Parlami di te
Pensavo a quanto la città sull'acqua (e nell'acqua e all'acqua, come dice w.) mi faccia sentire sicura, nonostante siano passati anni. Forse perché è stata la prima, perché ero più giovane, perché era casa lontana da casa, una casa profondamente diversa. Arrivare a conoscere ogni angolo di santa croce san polo dorsoduro e sapere dove trovare il miglior soufflé caffè cous cous. Essere ricordata da persone ai margini e parlare per la prima volta con volti antichi di lingue ormai morte (ma è davvero morta se già la parliamo in due, anche se è solo l'incipit di un poema che conosciamo con il cuore?). Mi sembra di lasciare un pezzo di cuore in ogni città e chissà quanti ancora me ne restano, l'ultimo se lo tiene stretto la medicea con i suoi cieli così grandi e così puri e la pioggia che scende troppo forte. Fa ridere perché da vent'anni w. vive in tre città in tre continenti quasi contemporaneamente e ha detto la stessa cosa, il mio tedesco è verbesserungsfähig ma il sentimento è lo stesso, con meno parole.