@CaosMinervaAndromeda

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Penso sia successo a tutti nella vita di sentirsi soli...quali pensieri sviluppi quando ti capita? come la vivi? in che modo riesci a sentirti di meno solo?

Le poche volte che mi è successo, non ho sviluppato alcun pensiero. Ricordo che quella volta pensai semplicemente a un concetto generale di solitudine, che mi ci fece sentire completamente. Era tipo un vedersi dall'alto, completamente distaccati dal resto del mondo - ma era tutto a livello di sensazioni. I pensieri e i collegamenti erano molto più interiori.
Però boh, sinceramente durò poco, ed è una cosa che non mi è mai successa più di due/tre volte in tutta la vita.
Quando mi sento sola, di solito, è perché voglio esserlo: ed è una sensazione che mi piace. Prendersi quel momento (lungo o breve) per sé e basta.
Non lo so, lo trovo liberatorio.
Non che io convivi troppo bene con me stessa, ma con l'insonnia impari a farlo.

Oggi inizio la dieta!! dopo aver mangiato due panini con cotto, sottiletta e maionese, mi chiedo come sia possibile mangiare così poco per il resto della VITA? ..voi a dieta come state messi? ne avete una speciale che mi da risultati e soddisfazione? baciotti e abbracciozzi

Nessuna dieta.
Sono una di quelle "mangio un casino ma non ingrasso", sì, non me picchiate.
L'aspetto negativo di questa cosa, è che (proprio per questo motivo) non ti regoli.
Mia madre dice che morirò a breve di diabete o colesterolo alto.

un novembre che non sembra novembre. un sabato che non sembra più un sabato. cosa è cambiato nel modo di passare il fine settimana nel corso degli anni? avete smesso di "divertirvi" o avete appena iniziato a farlo?il sabato per me è un abbraccio,un sguardo ed un sorriso.una cena,una birra e un bacio

Diciamo che quest'anno ho perso il mio coprifuoco iniziale - che è stato a mezzanotte fino ai 17 anni e qualcosa, praticamente. Boh, per una che soffre d'insonnia e ama la notte (anche soltanto camminarci dentro, per le strade, guardando il cielo e rimanendo soltanto col silenzio), è stata parecchio sofferta come cosa. Litigavo spesso con mia madre, per questa stronzata.
Adesso ammetto che continuo a tornare parecchio tardi, specialmente il sabato sera. Non che io vada in discoteche o simili: mi diverto semplicemente in un pub del quartiere a caso, con i soliti amici, o in una piazza a parlare di ogni cosa, fino a tardi.
Questo sabato è stato credo il primo che ho passato a casa. Avevo voglia soltanto di mangiare schifezze davanti a un film con Paul Newman, e non ero dell'umore adatto per uscire. Un'altra "me" sarebbe uscita proprio per affogare i famosi dispiaceri nell'alcol, ma no.
Cazzo, hai un film di Hitchcock con Paul Newman completo su youtube, e non ne approfitti?

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Come rispondi ai call center che ti propongono offerte?

«Non mi interessa, buon lavoro»
Ammetto che spesso ho risposto con "pronto?", e appena hanno iniziato a parlare di offerte varie sono rimasta in silenzio a lungo, per poi attaccare senza dire niente. Non è stato il massimo, ma vabbè.

La vostra miglior arma, qual è?

Non credo di averne una. O perlomeno, una che vada bene sempre.
Contro l'aggressività o l'ignoranza, uso l'indifferenza.
Contro l'odio, l'ironia. Contro la malinconia, uso il disegno o la scrittura - ormai pochissimo la musica -, ma mentirei se dicessi che funzionano sempre. In realtà mi fanno sentire "svuotata" delle cose negative per un attimo, ma poi è tutto come prima.
E non so, da un anno a questa parte ho notato che uso in continuazione armi contro i sentimenti. Come se non volessi provarne, e anche quando li provo cerco di sentirli "attutiti". Quando non vuoi che ti tocchino troppo, per paura, o non so nemmeno io cosa. Armi stupide, come l'autoconvincimento, il distacco emotivo, e molti di quei mezzi che di solito l'essere umano usa per "evadere".
Non è una gran cosa.
Un passo avanti è stato accorgersene.

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Buon fine domenica, quale è stato il cibo più strano mai mangiato e quale il più cattivo in assoluto? domani faccio una serata orientale, siete tutti invitati .

Strano: pasta con una salsa verde mai vista prima, in un ristorante. Mi sa che fu anche il più cattivo in assoluto, ma non ricordo affatto il sapore - probabilmente il mio cervello ha eliminato tale informazione per autodifesa.

Mi sono resa donto che la maggior parte dei sogni che faccio sono incubi e/o mettono angoscia. E voi sognate? Prevalgono gli incubi o i bei sogni? Raccontatemene uno (che sia bello o brutto) che vi é rimasto impresso e/o vi abbia colpiti.

Spesso sono sogni ambigui che dimentico soprattutto a causa del loro essere troppo contorti. Non ne ricostruisco mai del tutto il filo logico, quindi smetto di rifletterci non appena finisco quel cappuccino/latte e nesquik mattutino.
C'è stato un periodo in cui avevo incubi seri praticamente ogni notte - e, diversamente dal solito, li ricordavo tutti anche a distanza di giorni. In realtà sono contenta di dimenticarli presto: tendo a psicanalizzarmi da sola, e a volte capisco cose che preferivo non sapere così tanto.
E non saprei davvero quale raccontarti, perché molti ormai sono davvero troppo confusi.

Qual è la migliore vacanza che potresti immaginare?

Prendere un'harley, portarmi pochissime cose dietro (da stare in uno zaino), e girare così per il mondo, con solo soldi in tasca. Senza telefono, contatti con le altre persone, nulla.
Io, l'harley, una città diversa al giorno, un motel diverso a notte.
Sentirei quel tipo di estrema solitudine che di solito detesto, ma che in quel caso mi farebbe sentire libera sul serio, libera così come lo intendo io.

Prima di andare a dormire vorrei chiedervi: vi legate facilmente alle persone o avete bisogno di molto tempo per iniziare ad aprirvi con una nuova persona? quanto in fretta e quanto spesso vi stancate della gente? notte..

Dipende sempre dalla persona, ma diciamo che mi diverto a dire tutto e niente. Nel senso che mi apro tantissimo, ma su cose che io non reputo affatto serie - magari invece l'altro sì.
Quanto al legarsi... Dipende anche quello. Mi lego con estrema facilità, e riesco a sentire la mancanza di una persona incontrata anche una volta soltanto. Ma è un legarsi particolare, un legarsi che prescinde dall'aver bisogno o meno di quella persona, e via dicendo.
Ogni volta che mi lego a qualcuno in modo serio e definitivo, tendo sempre a "rinnegarlo". Fingo un po' anche con me stessa di non tenerci davvero così tanto.
Non lo so, odio sentirmi vulnerabile, forse è per questo che ogni tanto ho bisogno di periodi "soltanto miei".
Per il resto, mi stanco abbastanza spesso delle persone. Ma questo quando capisco che le avevo soltanto idealizzate, o stimate senza motivo. Magari succede proprio qualcosa che me le fa "calare" in modo irreparabile.

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Ti piace la fotografia? Ti piace farti fotografare?

CurvaNord_1907’s Profile Photo∞Centonovantesimi
La fotografia tantissimo.
Diciamo che ora va molto di moda fare foto artistiche/comprarsi macchinone fotografiche costosissime (a volte giusto per cambiare immagine del profilo e mettere l'ashtag con la marca della macchinetta). Questa cosa mi ha provocato (come al solito) l'effetto contrario: più vedo persone che tendono verso la stessa cosa all'improvviso, più non mi va di fare lo stesso. Da che chiedevo una macchinetta fotografica seria a ogni natale, sono passata a farmi bastare telefoni (per quanto mi piacerebbe ancora tantissimo averne una).
E no, non amo farmi fotografare. Anzi, spesso fuggo alla velocità della luce. Però anche questo dipende dal momento.

c'è un gioco o un videogioco del presente/passato che crea/ha creato dipendenza? vi piacerebbe poter avere l'età per giocare ancora senza dover pensare a "sopravvivere"??

Ho ancora quell'età, dai.
Anche se mia madre mi nascose la play, perché trovavo una qualsiasi scusa per non studiare (sì, tipo i bambini) - e avevo gli esami di riparazione a breve.
Comunque Kingdom Hearts e Final Fantasy. Non mi chiedere di scegliere tra i Final Fantasy, perché li ho amati praticamente tutti. Forse sono affezionata al VII/ Crisis Core - ma perché piansi anche solo quando morì Zack ahah

La penso come te in quella domanda e siamo simili se fossi nato donna e fossi di Roma mi piacevi xD

Ah
Okay, ho afferrato ahah

Come amate vestire? avete seguito anche voi la moda dei risvoltini? il prossimo anno . tornerà la zampa di elefante, organizzatevi. .io ho qualcosa in soffitta 😆

Non seguo molto le mode, semplicemente puo succedere che qualcosa che già mi piaceva, è diventato la tendenza del momento. Tipo gli anfibi: li porto dai secoli dei secoli, e ultimamente c'è stato un boom generale di gente che li usa.
Risvoltini mai fatti; credo di averli su dei pantaloni corti fino alle ginocchia estivi, ma manco ci ho fatto caso. Sinceramente guardo il tutto nel suo insieme: a volte stanno bene, a volte una merda. Quelli erano cuciti così, non sono tipo che si prende la briga di scucirli perché "OMG UN RISVOLTINO NOOO".
Io boh, mi vesto sempre uguale da tremila anni ahah
Diciamo che forse nell'ultimo anno sono "meno uomo" nel vestire - alcune magliette prima le bollavo come eretiche, soltanto perché magari avevano un innocente brillantino che magari manco si vedeva.
...
No okay, questo lo faccio ancora.

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Risposta sotto la pensi come me peccato non sono nato donna è non sono nato a Roma xD

...aspetta, in che senso? Ahah

panettone o pandoro? sarà che in questo periodo inizio a farne a decine che la domanda mi sorge spontanea... ddr. avete mai desiderato di avere un'arma ?naturalmente non per far violenza, sia chiaro, ma come oggetto da possedere. io ho sempre adorato le sparachiodi 😬. potete rispondere ad entrambe

Ti avrei risposto pandoro, ma... ho scoperto il panettone al cioccolato. Quindi panettone.
Comunque sì. In realtà ho una fissa per i coltelli - no, giuro che non mi interessano pratiche sadomaso ahah
Però mi affascinano. Ovviamente mi riferisco soprattutto a quelli antichi, medievali, ottocenteschi, e via dicendo.
(Stessa cosa per quanto riguarda spade e archi.)

Dolce risveglio e buon giovedì, ci risiamo...parto per un viaggio, rotolando verso Torino con tanti pensieri e desideri. come passate il tempo quando siete in viaggio?l' ultimo viaggio fatto vi ha lasciato qualcosa di positivo?dove siete andati? ok..basta..caffè per tutti

Purtroppo non viaggio spesso - nonostante se dipendesse da me, starei perennemente in giro e probabilmente non avrei una fissa dimora. Sono dell'idea che viaggiare sia uno dei modi più diretti per conoscere, aprire la mente e cogliere il mondo in tutti i suoi aspetti, le sue sfaccettature.
L'ultimo che ho fatto, infatti, è stato in Grecia e grazie a un camposcuola. Da una parte, mi sarei voluta vivere di più il posto - girando per fatti miei, e via dicendo -, ma mi ha lasciato tantissimo di positivo in ogni caso.
Se tutto va bene dovrei andare a Parigi questo Natale, ma tanto sono tre anni che lo dico e ancora non riesco a farlo ahah

Il nuovo cibo del futuro sono gli insetti tu ne mangeresti per sopravvivere?

Sinceramente no. Ma non la trovo neppure una cosa così scandalosa come sembra: noi siamo abituati a mangiare determinati cibi e a schifarne altri. In futuro magari potrebbe non scandalizzare così tanto - specialmente se alla fine si tratterà di sopravvivenza.
In altre culture è normalissimo, in altre ancora (o secondo altri ideali) invece è scandalosa anche solo l'idea di mangiare la carne di un animale.

"Il selfie è l'istantanea di un pirla che immortala la sua vanità" ( Vittorio Sgarbi ). Tu che rapporto hai con i selfie ?

Sinceramente alcun rapporto: è raro che io mi faccia selfie, è raro che io li carichi poi da qualche parte, ed è raro che mi vada di rientrare in quelli di gruppo. Preferisco foto ricordo normalissime.
Per quanto riguarda quello che hai detto - per quanto io odi Sgarbi e lo reputi un eterno idiota - sono d'accordo con quella affermazione. Ma d'accordo a livello teorico, e non offensivo o critico. Non penso che chi si faccia selfie sia un "pirla". Penso che stiamo semplicemente nell'era del culto dell'immagine - e sto usando le stesse parole di una donna che mi fece il corso di fotografia in Irlanda.
Vogliamo il bello: vederlo, o esserlo.
Ci fissiamo a vedere l'armonia di un volto, la simmetria dei lineamenti, ci perdiamo in quell'immagine, se troviamo dettagli che ci piacciono. E allo stesso tempo, vogliamo che anche gli altri apprezzino noi.
Non ci trovo nulla di sbagliato, diciamo semplicemente che non sono il tipo.

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In cosa confidi?

Nel fatto che per quanto la vita sia un caos continuo, un ammasso di eventi casuali e privi di ordine che si accumulano e ti portano in determinate direzioni che spesso non prevedi... ogni volta che ti guardi indietro capisci che nonostante questo, un senso c'è stato. Bello o brutto che sia, lo trovi.
Confido in me, ma soprattutto in questo: riesce ad allontanare quella solita paura che abbiamo del futuro, dell'ignoto. L'idea che forse arriverai esattamente dove dovevi essere.

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