@ellymidg

Metamorphomagus

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Non ho intenzione di farti del male. E ti assicuro che non ti conviene ingaggiare un duello con me. *Mi avvicinai piano alla ragazza, il cui volto mi risultava familiare. Si trattava di Eloise Midgen, Serpeverde, fidanzata con Pucey. Adesso ricordavo dovevo l'avevo già incontrata. In Sala Grande, --

AlexanderTGoldstein’s Profile PhotoAnthony Goldstein.
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di Gazza, mi avvebturau nel parco per poi raggiungere la Foresta, immobile e scura. Mi inoltrai tra gli antichi tronchi fino a raggiungere uno spiazzo che reputavo abbastanza appartato. Peccato che una Serpeverde dagli strani capelli mi avesse preceduto, aggiudicandosi il luogo.*

AlexanderTGoldstein’s Profile PhotoAnthony Goldstein.
*un rumore di passi mi fece rizzare in piedi, facendomi sbattere la testa contro l:albero. Imprecai in silenzio, carezzandomi la cima del cranio e tenendo gli occhi ben aperti. Solo qualche momento dopo mi resi conto che un ragazzo biondo -molto biondo- mi stava guardando. Non sapevo chi fosse, non indossava alcuna divisa. Che fosse uno di loro? Che ancora mi stessero cercando? Strinsi tra le mani la bacchetta, spostando lievemente la mano da dietro la schiena al fianco, pronta ad un suo eventuale attacco.*

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*La voglia di evadere dalla confusione della Sala Grande mi suggerisce di andare a fare una passeggiata nella Foresta.* 'Ottima idea.' *Silenziosamente mi alzai dal tavolo e andai a cambiarmi, mettendo dei jeans neri e una maglia con sopra una felpa. Dopodiché, eludendo la sorveglianza "accurata" --

AlexanderTGoldstein’s Profile PhotoAnthony Goldstein.
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Cosa possono imparare le persone dagli animali?

Oh, molte cose. *camminavo nel bosco, affianca a Julie, i capelli legati, struccata, vestiti comodi. Quella mattina non avevamo lezioni, così decisi di mostrare alla ragazza cosa amavo fare.* Per esempio, io li osservo così da imparare le loro espressioni e poterle copiare al meglio. *accennai alla mia natura da Metamorfomagus, mentre uno scioiattolo fece capolino dalle fronde di un albero. Imitai il suo musetto, prendendo le sue somiglianze, e questi tornò a nascondersi, spaventato.* È divertente per me.

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{Poi boh, scoprì che a Barletta-Andria-Trani c'è un partito che si chiama "Peppa Pig". Questa è la serietà degli italiani che poi si lamentano del governo, complimenti.

*Sentì una voce familiare che la chiamava. Alzò lo sguardo, e la vide. I capelli spostati qui e lì dal vento, le braccia congelate dal freddo. Eloise.* Hei El. *Bisbigliò accennando un sorriso. Fece per alzarsi, stando così a qualche passo di distanza dall'amica.*

Amolecioccorane’s Profile PhotoDemelza R. Robins.
Hai freddo Dem? *mormorai, vedendola tremare. Le passai le mani su e giù lungo le braccia, in modo da riscaldarla un po'.* Che dici, entriamo? Fa freddo qui.

|| Mh, oks c: || *Era una fredda sera di febbraio. Nonostante avesse parecchio freddo, e fosse molto annoiata, decise di andare a fare un giro per la scuola. Uscì a passi lenti dalla Sala Comune, dirigendosi verso il cortile. Giunta lì, si sedette sui gradini, guardandosi intorno.*

Amolecioccorane’s Profile PhotoDemelza R. Robins.
*Blaise era appena andato a farsi un giro, così tornai verso il portone che dal giardino conduceva all'interno del castello. Alzando lievemente lo sguardo, scorsi la figura di una ragazza dai lunghi capelli, che in un primo momento non riconobbi. Strizzando poi gli occhi, realizzai che era Demelza.* Dem. *bosbigliai sperando mi sentisse. A quell'ora non saremmo dovute essere in giardino, quindi preferii non fare troppo rumore.*
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- || Sono stra incasinato, starti?

AlexanderTGoldstein’s Profile PhotoAnthony Goldstein.
*Arrabbiata, confusa, indecisa. Sola. Assurdo come un giorno solo possa mandarti all'aria tutto, smentire tutte le certezze, mandarti in confusione tutto. Sembrava che nessuno, in quel momento, potesse capire come stavo. Una volta in camera, mi tolsi la divisa, senza curarmi affatto di sistemarla ordinatamente sulla sedia, e presi un paio di jeans e un maglione, un abbigliamento comodo e perfetto per quello che stavo per fare. Come ultima cosa, presi il giubbotto e uno zaino contenente del cibo, dell'acqua e una coperta. Lo misi in spalla, guardandomi bene intorno prima di uscire dal dormitorio. Per fortuna, essendo orario di cena, non c'era molta gente nei corridoi. Riuscii ad uscire facilmente -stranamente- e iniziai ad avviarmi verso la Foresta. Non mi aveva mai fatto paura, anzi, era sempre stata un nascondiglio per me. Per fortuna, non ero mai stata scoperta ad andarci, e questo mi aveva portato a farlo ancora più spesso. Mi incamminai tra gli alberi, sentendo solo il rumore che i miei passi sulle foglie e i rami secchi. Dopo una buona ventina di minuti arrivai al mio obiettivo, un albero cavo che con la bacchetta avevo scolpito internamente per permettermi di starci più o meno comodamente. Da li, avevo una stupenda visione sulle stelle. Tirai fuori la coperta e un sacchetto di coccorane, osservando i dintorni.*

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Quello stupido vecchio cappello, si certo. *Dissi ripetendo esattamente quel che mi disse mio padre quando gli comunicai dello smistamento, con un aria quasi sarcastica anche se ero infinitamente seria.*

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
Non è affatto stupido. Hai almeno un'idea del perché tu sia stata smistata in Tassorosso? *mormorai guardandola, capendo che non era ciò che pensava lei, ma probabilmente il pensiero dei suoi genitori.*

...forse hanno ragione..e la mia vita qui è esattamente come quella con loro, in più non si dimenticano mai di mandarmi una lettera.. *Dissi stringendomi nel maglione.*

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
Non puoi dire così. Il Cappello non sbaglia mai, lo sai vero? Se sei finita in Tassorosso ci deve essere un motivo.

I miei genitori...*Dissi a bassa voce, non curandomi dell'avvicinamento della ragazza.* Loro..preferiscono ripudiarmi che ammettere che sono stata smistata tassorosso..*Aggiunsi, quasi in un sussurro.*

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
Erano dei Serpeverde, vero? *mormorai, stringendo le labbra. Cosa altro avrebbero potuto essere se avevano questi bassi livelli di tolleranza?* Non devi pensare a loro, davvero. La tua vita è qui, non con loro.

*Scossi la testa mentre riprendevo a fissare il suolo davanti a me e con voce neutra, che nel mio caso significava tanto, mi rivolsi nuovamente a lei.* Non lo so...

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
*annuii lievemente, avvicinandomi a lei.* Cosa succede? *chiesi piano, consapevole di poter sembrare invadente e sapendo che sarebbe stato normale se non mi avesse riposto. In effetti non avevamo alcuna confidenza, perché parlarmi dei suoi problemi?*

*Mi voltai lentamente, ma sempre e solo fissando il terreno, alzai lo sguardo di poco e solo per qualche istante, vidi che era una ragazza e solo dopo riconobbi i colori verde e argento sulla sua cravatta, rilassandomi un poco.* Si *La mia voce risultava incerta e tremante.*

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
Tutto..tutto bene? *mormorai mordendomi il labbro inferiore, senza però avvicinarmi a lei. Magari non voleva vedere nessuno, soprattutto una Serpeverde, ma al contrario di molti miei compagni di casata avevo un senso di preoccupazione anche verso persone sconosciute che mi divorava.*

*Sarebbe stato il momento perfetto per un crollo emotivo con i fiocchi, ma non ci riuscivo, non sapevo più piangere o esprimermi in qualche modo, mi limitai a rimanere immobile frustrata, dall'esterno potevo sembrare tranquilla o semplicemente pensosa, ma dentro mi sentivo esplodere.*

SShpri’s Profile PhotoScarlett Summerby
Scarlett? *azzardai con voce esitante, pur sapendo di non conoscerla affatto. Sapevo cosa volesse dire stare male dentro, non sapere più chi sei, e presumevo si sentisse così. La ragazza sobbalzò al sentire la mia voce, sicuramente non si aspettasse che ci fosse qualcuno nei dintorni.*

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