Certamente.
*Sorrise e le diede un bacio sulla guancia. Possibile che stava diventando sdolcinato? Nessuno lo doveva venire a sapere. Al pensiero ridacchió lievemente, passandosi una mano frai capelli*.
||Non è disturbo, è più che altro che l'altra Daphne è una mia cara amica e sapendo cosa si prova quando creano un'altro pg come il tuo sto dalla sua parte.
{...} Metamorfomagus? *Chiede. É quasi sicura che sia quella la causa dei cambiamenti di colore dei capelli della ragazza, ma vuole comunque esserne certa.*
*Entra in Sala Comune e si guarda intorno, subito la sua attenzione viene catturata dai capelli rosa di una ragazza. Le si avvicina e prende una ciocca di capelli fra le mani; questa, subito, cambia colore. Lascia ricadere la ciocca dietro la schiena della ragazze e va a sedersi accanto a lei.* {..
*-atlete babbane. Fece la ruota e ritornò a cavallo della scopa. Infine roteò varie volte su sè stessa e scese in picchiata, lanciandosi dalla scopa a qualche metro da terra, atterrando poi con un'altra ruota.* Ta daaan! *Disse, facendo un gesto teatrale.* Brava, eh?
*la guardai sbigottita, aveva un talento davvero fenomenale. Applaudii fragorosamente, sorridendole.* Perfetta!
Sissignore! *Scoppiò a ridere e salì nuovamente sulla scopa. Andò al massimo della velocità molto in alto, per poi scendere in picchiata e fermarsi a qualche centimetro dal prato. Nuovamente andò al massimo, si fermò a mezz'aria, salì sulla scopa e fece una ruota, cercando di imitare le-
Grazie! *Disse, abbracciandola forte.* E ancora non hai visto niente, appena riprenderò un po' il ritmo, devo farti vedere le mie acrobazie! *Disse, unendo le mani.*
*Gli scappó una risata, che poi trattenne roteando gli occhi. Era davvero un tantino sdolcinata con lui, e questo lato lo nascondeva agli altri, come del resto faceva lui.*
Hai visto? Dico davvero, hai visto? *Disse esaltata. Era al settimo cielo, aveva forse ritrovato la forza per giocare a Quidditch?* Santo Salazar, è stato stupendo!
Sei stata fantastica. *ammisi sincera, strigendola forte.*
*Avvicinó il viso a quello di Eloise e gli sorrise calorosamente*.
Anche io. Vorrei passare con te tutto il giorno. Tutto.
*Sottilineó la parola, per farle capire che alla fine tutto era poco. Voleva passare tutta la vita con lei, fianco a fianco, ma forse era una cosa troppo sdolcinata da dire*.
*Roteò su sè stessa per la felicità. Santo Salazar! Ce l'aveva fatta, non era caduta! Scese velocemente in picchiata e balzò giu dalla scopa, correndo verso gli spalti tenendo in mano il boccino.*
*mi alzai velocemente, correndole incontro mentre ridevo.*
Sono due ore che stiamo così.
*Ridacchió fissando l'orologio a pendolo sul muro della camera. Si raddrizzó, seduto sui cuscini e la fece sedere davanti a lui*.
*Non riusciva a tenere salda la presa sulla scopa, tremava. Era molto in alto, e se fosse caduta da li su, avrebbe dovuto smetter di giocare per sempre.* Dai Dem. *Mormorò, allungò di qualche altro centimetro la mano e afferrò il boccino, riprendendo il controllo della scopa con entrambe le mani.*
WOOOO! *urlai entusiasta, vedendo un'amica raggiungere il suo obbiettivo.* Vai così Deeeeem!
*Ribaltó la situazione e si appoggió al materasso. Le volse uno sguardo, davvero allegro, come del resto ogni volta che lei pronunciava quelle due fatidiche parole*.
Anche io,tantissimo.
*Mormoró dandole un bacio ancora, e un altro ed un altro*.
*sorrisi, continuando a baciarlo a ripetizione. Per Salazar, ero felice, felicissima, avrei voluto urlarlo al mondo. Urlare quello che provavo per lui, urlare che finalmente stavo bene.*
*Era a qualche centimetro di distanza dal boccino, che faceva di tutto, pur di non essere preso. Sbagliava sempre in questo punto, c'era sempre qualche movimento strano che le faceva perdere il controllo della scopa. Affiancò il boccino e sporse il braccio, allungando la mano verso di esso.*
Vai Dem.*sussurrai tra me e le, tenendo giunte le mani.* Dai che ce la fai.
*La incominció a baciare con foga, stringendola a sè. La amava tantissimo. Troppo. Se i suoi sospetti erano veri gli sarebbe caduto il mondo addosso. Non voleva perderla e tantomeno essere usato*.
T-ti amo. *mormorai in un gemito, senza riuscire a separarmi dalle sue labbra nemmeno per un secondo. Farfalle allo stomaco, brividi lungo la schiena, pelle d'oca. Questo mi faceva provare quel ragazzo, come solo un'altra volta nella mia vita, ma molto di più.*
*Andò molto in alto per poi scendere in picchiata, liberò il boccino e partì all'inseguimento. Ogni tanto roteava su sè stessa, per schivare il bolide che le stava attaccato, essendo l'unica giocatrice in campo.*
*sorrisi alle sue acrobazie, battendo le mani e incitandola con urletti.*
*Prese il baule, lo aprì e liberai la pluffa e un bolide. Salì a cavallo della scopa e sfrecciò in aria. Doveva iniziare piano, rispetto ai suoi livelli standard, doveva riprendere il ritmo.*
*osservai la ragazza iniziare a prendere confidenza con la scopa, il campo, tutto. Non ci capivo una pluffa, di Quidditch, ma capivo quanto lei fosse brava.*
*Arrivò di corsa nei sotterranei, indossò le protezioni e la scopa e corse di nuovo verso il Campo. L'adrenalina la stava facendo impazzire, non giocava da circa un mese.*