Ella_♦

Sembra che ci ho messo secoli a rispondere a questa domanda..è che non sono mai sicura di dire tutto, o che tutto quello che mi viene da scrivere sia abbastanza per descrivere quello che ci unisce.
Hai mai provato quella sensazione che ti coglie quando vedi o conosci qualcuno e magari ci parli (o anche no), e la prima cosa che ti balena in testa è tipo : "è così famigliare" o simili?
Bene, è più o meno quello che ho provato io.
I suoi gesti, il suo modo di fare, il suo modo di parlare..di essere. Era come se ci conoscessimo da sempre senza però conoscerci abbastanza. Era come se avessimo vissuto insieme in altre mille mila vite prima di questa. Come se in ogni vita fossimo fatti l'uno per l'altro. In ogni epoca, in qualsiasi parte del mondo, qualsiasi cosa facevamo.
Sarà destino? Saranno coincidenze?
Chissà.
Quello che so per certo è che ci siamo salvati la vita a vicenda, e continuiamo a farlo ogni singolo giorno.
Ogni minuto ci amiamo sempre più, ogni secondo viviamo ancora di più.
Nessuno dei due si immagina l'esistenza privo dell'altro. Io senza di lui sono un mucchietto di polvere ; macerie..dopo una guerra durata fin troppo e finita in una sconfitta. Lui..lui è la mia vittoria, lui..è lui. Tutto ciò che ho sempre voluto, che ho sempre cercato.
Credo che non ci siano parole all'altezza per descrivere una cosa che potrebbe andare anche oltre all'amore stesso. Credo non ci siano parole degne di una persona meravigliosa come lui.
Tra noi c'è tutto ciò che ci si possa desiderare, un agglomerato delle cose migliori e "peggiori" (per gli altri) che ci siano nell'universo.
C'è pazzia, complicità, passione, dolcezza, tenerezza, risate, possessione, gelosia, preoccupazione.. SENTIMENTO VERO
Ci completiamo e ci fortifichiamo a vicenda; la metà di noi uguale si unisce e si ingrandisce, la metà di noi diversa si congiunge e si completa.
C'è equilibrio..e rispetto.
Rispetto per noi come persone e per le nostre passioni, aspirazioni, obbiettivi.
Proprio oggi pomeriggio, stavamo su una panchina e io gli stavo seduta sulle ginocchia..e lo guardavo.
E pensavo.
A cosa? Al futuro.
Ne ho sempre avuto paura..sempre..ma con lui è impossibile.
E' il mio uomo, MIO per tutta la vita, e mi sta accanto sempre..anche quando sono una stronza cinica e insopportabile. Mi difende e mi fa sentire protetta..
Come potrei mai avere paura con lui accanto?
(sinceramente non..so ..insomma..sto piangendo disperata quindi mi dispiace se non continuo..scusa)

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Io ho sempre pensato che fosse inteso come una speranza/augurio per "preservare la specie".
Sono sempre stata convinta che questo modo di dire fosse strettamente legato al fatto che sono proprio i maschi a dare il cognome ai figli, quindi sono proprio loro a mandare avanti il "nome di famiglia" che loro stessi hanno ereditato dai loro padri e prima ancora dai loro nonni.
C'è stato un periodo in cui mi ci sono depressa tantissimo per questa cosa, perchè papà avrebbe sempre avuto avere almeno un figlio maschio, invece gli son capitate due ragazze..
Però alla fin fine la trovo una cosa carina, come trovo carino il fatto che nel mio paese d'origine la donna possa scegliere di prendere il cognome del marito.
Ma io sono tutta strana..la vedo come una cosa dolce e c'è chi può pensare che sono una psicopatica xD

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Che domandona iper lunga, ora ti rispondo come mezzo posso cercando di non essere acida o cinica, ecc
La penso esattamente come te, nel senso, se non hai il fisico e ti metti determinate cose sei proprio ridicola/o
Nel profondo ho sempre sorriso un po nel vedere persone abnormi indossare vestiti attillati tipo catwoman.
So che è crudele da parte mia, ma è più forte di me. Insomma, mi chiedo "Ma uno specchio non lo hai? Non lo vedi che non sono cose per te?"
Quando ho letto la domanda ho immaginato settordici mila persone che mi sono capitate davanti in questi ultimi anni, e non nego che una risatina mi è sfuggita.
Una piccola parte di me però le ha sempre ammirate le ragazze che pur avendo tanto grasso si mettono i leggings e se ne vanno in giro come nulla fosse. Io per esempio mi faccio sempre un sacco di problemi mentali quando li metto, e cerco sempre magliette iper larghe e lunghe per coprire il sedere e un po le cosce. Loro invece se ne vanno in giro così, come fosse niente, idem con le gonne...io faccio pippe mentali galattiche e poi non le metto e loro neanche se ne accorgono di non poterle proprio portare..o almeno non sempre..perchè ci sono dei casi in cui dovrebbero proprio essere tassativamente vietate.
Forse non dovrei neanche parlare io, visto che comunque sia non ho un corpo perfetto, non sono magra e ho le mie curve..e nonostante tutto porto leggings, pantaloncini e gonne. Insomma..quello che dico io potrebbero benissimo dirlo gli altri di me no?
Forse per qualcuno rientro anche io nella categoria "sei troppo grassa per portare questo"
Per quanto riguarda i genitori, nella città dove vado a scuola la maggior parte devono essere ciechi per forza, ma non sono per questo ma anche per altri tanto, troppi motivi
scusa se magari non è molto esauriente e non si capisce un granchè

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Sinceramente non saprei dirti.
Non ho chissà quanti amici, men che meno qui.
Avevo un gruppetto abbastanza numeroso di buoni amici ma a causa della distanza ci siamo un po allontanati, e molti si sono trasferiti lontano.
Comunque, gran parte delle persone con cui parlo (e in generale a scuola) hanno gusti ben diversi dai miei. Ma anche io, non discrimino nessuno, perchè ognuno è liberissimo di sentire ciò che vuole. Tuttavia un po' mi dispiace quando magari si mettono a parlare del nuovo singolo di un loro cantante e magari io neanche posso partecipare perchè non ascolto il genere. Ogni tanto sarebbe carino poter parlare con qualcuno che abbia i miei stessi gusti, anche solo per confrontarsi un po'.
Nel mio vecchio gruppetto invece si stava alla grande.
Non ascoltavamo tutti lo stesso genere ma c'era comunque molta "complicità".
C'era qualcuno che preferiva il rap, qualcuno che preferiva il metal e così via, ma nessuno disprezzava gli altri generi. stando insieme eravamo aggiornati sulle novità di tutti i generi che ascoltavamo, e se capitava qualche seratina con qualche concerto non molto lontano ci si andava tutti insieme.
Non penso che la musica possa dividere le persone (tranne in rari casi), tuttavia credo che se i generi sono compatibili ci si trova anche meglio a stare insieme no?
O almeno, bisognerebbe provare a venirsi in contro.
Per esempio, il mio ragazzo non ascolta la musica che ascolto io, ma non mi ha mai detto di cambiare canzone, o che non ne vuole sentire una che mi piace. Non è il suo genere ma è apertissimo ad ascoltare e a dire la sua, come io lo sono con lui. Anche questa è un ottima cosa :)

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Credo di aver fatto una domanda simile tempo fa xD
Comunque è molto bella come frase :3
Sai, è una domanda più che giusta quella di chiedere chi siamo noi per stabilire cosa sia "normale"; una domanda che andrebbe usata in mille mila altre occasioni ma che molti si ostinano ad ignorare.
Noi siamo solo delle piccole persone che abitano un pianeta, e la pazzia non è che un concetto estremamente soggettivo, almeno secondo il mio punto di vista.
Non possiamo affermare con certezza che una cosa non è normale, e non possiamo far si che tutta l'umanità accetti questa affermazione come veritiera. Strano il mondo vero?
Ho sempre pensato che la normalità e la pazzia fossero strettamente collegati al concetto di giusto e sbagliato; altro motivo che rende questa cosa soggettiva ai miei occhi. Insomma, tu puoi dire che una cosa è giusta o sbagliata per te, ma ciò non può estendersi a tutti, e credo che valga lo stesso in questo campo.
Forse la "normalità" esiste, forse è solo una parola inventata da qualcuno che considera non normale tutto ciò che è diverso da lui. Chissà.
Tuttavia sono fermamente convinta che non esista una definizione di "normalità" che sia completamente universale; ognuno la vede a modo suo (:

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