#calabrese

Paradossalmente tante cose sono rimaste congelate e uguali a prima. Frequento sempre l'infermiera e Giuseppina, lavoro (quando non è chiuso da Conte) al solito posto e... i miei sogni vengono costantemente infranti :D
Va be' qualche episodio te lo sei perso.
Nel 2016, dopo anni di bullismo al lavoro, ci fu una svolta.
In realtà se io subivo è perché sapevo di avere a che fare con un perfetto idiota, e, come diceva mi padre "gli scemi sono più pericolosi delle persone cattive. Perché uno cattivo di solito ragiona e sa quello che fa. Lo scemo invece può fare qualunque cosa, anche una che nel farti danno si ritorce peggio contro di lui, perché appunto, è scemo"
Sicché cercavo solo di 'contenerlo' evitando uno scontro aperto.
Poi un giorno mi ruppi le palle e decisi di chiudere questa faccenda. Così quando fece una delle sue solite cazzate risposi duramente (come avrei sempre dovuto fare in realtà) e come immaginavo quello la buttò in rissa.
E io lo presi a cazzotti nel muso.
Questo durante l'orario di lavoro :D
Insomma calcolai bene le cose, perché alla fine non mi licenziarono e anzi diventai l'eroe dell'intero locale perché questo lo odiavano tutti. Odiavano anche me, ma lui di più :D
Dopo questo episodio ci fu una certa tensione ma poi tutto si risolse e successe il miracolo: questo calabrese ignorante cambiò :o
non dico che diventò 'bravo' ma da quella volta divenne un'altra persona. Sempre stronzo ma almeno non dava più noia a nessuno.
Considera che trattava male e ricattava anche i miei capi con vari stratagemmi e nessuno aveva mai avuto il coraggio di dirgli nulla..
Io infatti poi chiesi anche un aumento per il nuovo corso che avevo creato :D
Però non me lo dettero.
Quanto a ora diciamo che ho molto tempo libero.
Però razionalmente intuisco che questa condizione "magica" così bella non può durare.
Finirà e non solo per me.
Finirà per tutti e finirà molto male.

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Io ho incontrato l'autore di Shantaram, un romanzo abbastanza famoso, opera di G.D Roberts.
In realtà per me quel libro è un capolavoro.
Mi pare che l'incontro fu a un festival della letteratura o qualcosa del genere.
Credo che andai col treno, diversi anni fa.
Arrivato in città conobbi una ragazza, proprio come nei film!
Si offrì di aiutarmi e fare da cicerone etc... poi però non ci furono baci..né interludi amorosi di altro genere.
Tanto meno chiavare naturalmente :\
La cosa somigliava ai film solo all'inizio.
Però mi ricordo che la sera ci si rivide.. ma insieme a un sacco di suoi amici.
Uno mi mi agitava davanti un pupazzino a farma di cazzo e rideva.. io non capivo le sue intenzioni ma mi incupii parecchio. Ero già nella fase pre-gancio alla mascella.
A quel punto mi ricordo in modo indelebile come intervenne quella ragazza e cosa disse.
Si avvicinò a quel tipo lo allontanò con dolcezza e gli disse " Lascialo stare.. è un toscano.. :\ "
Io ni dissi "MA UN SONO MICA UN CALABRESE EH?!?! Guarda che allo scherzo ci si sta, noi, ma il tu amico mi sembrava che avesse passato la misura.."
Però questo incidente gettò un'ombra oscura su di me davanti a tutta la compagnia... e finì che non si chiavò quella sera.
E neanche dopo.
L'avevo già detto?
No, non è che c'ho l'ossessione per questo argomento eh..
MA TORNIAMO ALLA CONFERENZA IN CUI VIDI E ASCOLTAI IL MIO MITO, ROBERTS!
La sua fu una conferenza in inglese.
Ogni tanto si interrompeva e una traduceva ma io capivo tutto al volo.
FINE.
....................
EPILOGO: mi ricordo di tanta gente in coda alla fine che voleva andare da lui a farsi firmare il libro o a ricevere un autografo.
Io vedevo che aveva un'aria un po' stanca ma si sforzava di essere gentile e sorridere accontentando tutti.
Per la grande stima e rispetto che avevo per lui decisi di non unirmi al numero di questi stressatori e andai via.
.............
Nel viaggio di ritorno conobbi in treno una ragazza.
Ma non chiavai neanche quella.
E lì fu grave perché m'aveva lasciato anche il numero di telefono.

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Lungo il litorale tirrenico calabrese, presso Taureana di Palmi nella zona nota come Pietrenere, nasce la leggenda di Donna Canfora.

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Donna Canfora era una giovane donna di grande bellezza, amata da tutti, molto ricca ed estremamente generosa con i bisognosi che, rimasta vedova troppo presto, decise di onorare la memoria del marito deceduto dedicando a lui la propria vita. La sua fama iniziò a diffondersi non solo nelle contrade vicine ma arrivò oltremare giungendo fino ai porti più lontani.

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I saraceni non poterono resistere a tale notizia e sotto le mentite spoglie di mercanti di stoffe pregiate, tappeti, pietre preziose e raffinate maioliche, giunsero al porto allestendo un mercatino a bordo della loro imbarcazione. Tutte le donne del posto si recarono a curiosare e anche Donna Canfora, pur se titubante a causa di uno strano presentimento, si fece convincere dalla sua cameriera di andare ad ammirare tale mercatino ricco di rarità. Giunta sulla spiaggia, la folla fece largo per farla passare e facilitarle la salita a bordo della nave, dove il capitano, accogliendola con un sorriso, la invitò a seguirla per mostrarle la merce esposta. Immediatamente, fece un cenno alla ciurma che si precipitò ad issare le vele e levare l’ancora.. La gente in spiaggia iniziò a urlare, Donna Canfora, capito l’inganno e resasi conto del rapimento, chiese di essere lasciata un attimo sola per dare l’ultimo saluto alla sua terra. Dirigendosi a poppa, guardò gli amici disperati, chiese perdono a Dio alzando gli occhi al cielo e si lanciò in mare gridando:

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“Impara o tiranno, che le donne di questa terra preferiscono la morte al disonore!”

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Donna Canfora annegò tra le onde e nel punto in cui sparì, il mare prese i colori indaco, blu, turchese e smeraldo, delle sue pesanti vesti, in quella nota come Costa Viola.
Costa Viola-Scilla

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La Costa Viola si estende lungo la fascia tirrenica calabrese da Palmi a Villa San Giovanni, detta così per i particolari che assume il mare e della quale già Platone scriveva:

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“Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi ad una visione sempre nuova”

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Si narra ancora oggi che quando il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia arriva fin sulla terraferma, è il lamento di Donna Canfora che saluta la sua terra.

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Aaaaaaaahh è successo davvero, proprio al mi ristorante :D
Era venuto Del Piero tempo fa, l'avevo anche raccontato!
Ma chi sa dov'è finita la risposta quindi lo ri-racconto.
Insomma tutto cominciò con una telefonata.
Rispose il calabrese ignorante.
"Buonasera, c'è un tavolo libero per quattro persone? :)"
"NO."
"Ma guardi.. lo sa chi sono io? Sono un amico di Alessandro Del Piero e anche lui è qui con me e vuole venire a cena :)"
"E IO SONO IL PAPA. MA VAFFANCULO, VAI!"
E tira giù.
Poi richiamò Del Piero in persona e questa volta il calabrese ci credette.. e alla fine arrivò davvero.
Praticamente mandarono via di forza una tavolata che tanto era già al caffè e sistemarono i nuovi arrivati.
A quel punto il calabrese era al settimo cielo, lui oltretutto è anche juventino.
Così decise di chiamare il su figliolo per farsi fare un autografo... e quello dopo un po' arrivò.
Giustamente anche gli altri camerieri volevano che loro e i loro figli avessero questa grande occasione e di lì a poco il povero Del Piero fu sommerso da ragazzini e gente del personale, tutti che volevano scattarsi una foto o un autografo...
Vedendo tutto quel movimento la gente cominciò a chiedersi cosa stesse succedendo e i camerieri lo spiegarono.
"A quel tavolo là c'è alessandro Del Piero! :o"
"NOOO... DAVERO?!?!"
Così anche i clienti cominciarono ad andare da lui.
Insomma sto disgraziato non ebbe un minuto di pace.
Alla fine gli arrivò la bistecca ma non riuscì neanche a mangiarla perché c'aveva tutta la gente addosso che lo tartassava...
Preso dall'esasperazione a un certo punto si alzò con i suoi amici e andò via.
Non si sa se pagò o no.
Il mi capo però si incazzò a bestia.. voleva anche richiamarlo per scusarsi e farlo tornare ma poi non lo fece.
Mancava solo Giuseppina a quel tavolo e poi c'erano andati tutti..

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Ciaooo!!! M'è sempre piaciuto Selfighino o come m'ha detto una mia amica Selfoss-senzaFigaRossi lol.
Il lavoro sta andando che prima lavoravo solo il sabato e la domenica.
Poi m'hanno fatto fare anche il venerdì, sabato e domenica.
Ora siamo arrivati che devo entrare domani, così farò giovedì, venerdì, sabato e domenica...
CIOE' QUI GLI DAI UNA MANO E SI PRENDONO TUTTO IL BRACCIO >.<
OOOOOOOHHHHHHHH
Mi chiedi dell'impasto :o
Ah no, me ne parli cmq è uguale. Il segreto dell'impasto è..... come lo tocchi!
A parte che io nei miei anni d'oro ne facevo anche trenta chili al giorno (che poi sono più di 30 perché i chili sono riferiti alla farina e non all'impasto: con l'acqua si deve considerare altri 15 kg circa) e ovviamente non lavori quelle quantità con le stesse tecniche di quando usi mezzo chilo di farina per casa.
Cmq è vero che esiste la cosiddetta 'mano'.
Quando ci insegnarono il lavoro -a me e a quell'altro calabrese ignorante- ci dettero gli stessi ingredienti, le stesse dosi, ci insegnarono le stesse mosse eppure l'impasto a lui veniva in un modo e a me in un altro...e a dire la verità veniva meglio il suo! >.<
Dopo essermici scervellato e avvelenato un bel po' il sangue credo di aver capito qual è il punto: come quando ti insegnano a scrivere poi crei delle piccole variazioni, che sono le differenze fra le varie calligrafie, così anche per fare l'impasto i movimenti SEMBRANO uguali ma piccole, impercettibili variazioni possono fare la differenza.
Senza contare che poi cambiano la forza e il peso da una persona all'altra.
Alla fine trovai dei cambiamenti che migliorarono la situazione però quella piccola differenza rimaneva sempre e io un l'ho mai mandata giù questa storia >.<
La cosa buffa è che eravamo soltanto io e quel calabrese a notarlo. Il mio titolare diceva che era una mia teoria e che non c'era nessuna differenza. Ma io e quell'altro sapevamo che non era così. E lui ha usato questo fatto a suo vantaggio per tutto il tempo che siamo stati in guerra.
.......
La pinsa ho scoperto che esiste solo qualche mercoledì fa, durante una gita con l'infermiera. Vidi un cartello con scritto PINSA e pensai fosse un errore di stampa! :D

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Mamma mia, sul terrazzo!!!
Non sono pronto per tutta questa trasgressione in una volta!! :o
Cmq ieri sono andato a trovare un tipo con cui giocavo a pallone. E' un tipo in gamba ma non abbiamo mai parlato più di tanto. Lavora in un negozio di abbigliamento ma quando sono arrivato stava chiudendo così mi ha offerto uno spuntino al bar... e poi siamo rimasti ancora un pezzo a parlare.
E insomma ho scoperto che è 'un fratello'!
A parte che su questa 'pandemia' e su tutto l'andazzo globale abbiamo punti di vista quasi identici, abbiamo in comune tante altre cose: anche lui discende da una famiglia di nobili.
Anche lui ha avuto un bisnonno che ha rovinato tutto il patrimonio... "Voi però non avete ospitato Dante!" Gli ho detto io. I suoi antenati avevano ospitato Napoleone!
Infatti lui discende dalla famiglia di Murat.
Anche lui ha avuto una relazione con una ragazza che per mesi è andata avanti solo a messaggini telefonici...
Solo che a lui poi è finita bene!
Sono anche finiti a convivere insieme.
Solo che lei aveva 18 anni, lui 38, la famiglia di lei era calabrese e l'aveva promessa al figlio di un mafioso locale..
E alla fine le hanno talmente rotto le palle che questa non ha retto la pressione e l'ha lasciato.
Ma siccome questo mio amico è bello e affascinante ha trovato subito un'altra >.<
Anche lui è andato a trovare un suo idolo -Paolo Barnard- riuscendo a parlarci e ad essere apprezzato da lui.
Io feci lo stesso con Stefano Montanari.
Insomma sul finale m'ha lasciato quella che doveva essere una perla di saggezza:
"Te devi capire che c'è differenza fra l'Amore e l'innamoramento: l'innamoramento è un capriccio..è una cosa passeggera. All'inizio ti può dare soddisfazione sì.. ma poi tutto svanisce in fretta.
Invece l'Amore è come un impegno, un lavoro, ma soprattutto UNA SCELTA". Al che ero abbastanza perplesso. Come fa a essere una scelta? "Eh.. lo so che sembra strano ma in realtà noi scegliamo di amare una persona. E poi iniziamo un meccanismo per cui te dai qualcosa e ti ritorna sempre aumentato, poi diventa meraviglioso.."
Io sempre più perplesso.
Alla fine mi fa "La donna giusta per te è Elena! Scegli di amare Elena!".
A quel punto lo volevo tirà giù dalle mura.
Le mura di Lucca non hanno nessuna protezione.
Se cammini sul bordo e uno ti dà una spinta vai di sotto con un volo di 12 metri.
Ma siccome è un fratello mi sono trattenuto e l'ho lasciato andare a casa.

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