#ferro

Ciao :) Premetto che io sono sempre stata un po’ anemica, da esami del sangue risalenti ad anni fa i livelli di ferro risultavano sempre bassini, diciamo che è stata colpa mia non aver monitorato negli anni questa cosa. Verso la metà dell’anno scorso ho iniziato a stare molto male fisicamente, ogni giorno avevo un sintomo diverso tra cui perenne mal di testa, sensazione di svenimento, dolori e fitte atroci al petto, respiro affannoso ecc, ma puntualmente questa cosa l’ho portata avanti per mesi (mea culpa ancora) senza fare i dovuti controlli. Questo perché avevo la fissazione per la salute, ho avuto un periodo di pesante ipocondria e quindi ero incerta se tutto questo fosse dovuto a convinzioni mie o reali problemi concreti. Finché poi a settembre, finito di pranzare, dopo l’ennesimo dolore allucinante al petto, presa dal panico, chiesi ai miei di portarmi subito al pronto soccorso. Mi fecero di tutto e di più e non uscì altro se non emoglobina e ferro bassissimi, ho scampato la trasfusione per poco. La cura la sto facendo tutt’ora con integratori di ferro ed esami del sangue ogni 3 mesi (a fine pastiglie), ora va meglio, ma comunque sarà una routine a cicli

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Erano passati due giorni da quando Jessica aveva avuto quel confronto con Sybil, e forse, in fin dei conti, era sembrato tale solamente a lei. Due giorni trascorsi nell’apatia più totale, in cui il soffitto della sua stanza era rimasta l’unica cosa interessante da osservare senza sosta. Le riflessioni si erano accavallate nella sua mente in maniera così disordinata da lasciarla con più domande dell’inizio, e, per la prima volta da quando aveva cominciato a frequentare Casper, quel senso di malinconia e disillusione che l’aveva da sempre caratterizzata era tornato a farle visita. Si era sentita strana. Nel profondo del suo cuore era già consapevole di quale fosse il motore fautore di tali, devastanti e negativi sentimenti, ma il suo subconscio, la parte più razionale e timorosa, si rifiutava categoricamente di accettarlo. Ne era derivato che non giungesse ad alcuna decisione concreta, convenne, assorta nell’ennesimo rimuginio mentre avanzava distrattamente in direzione della Plaza. Così che i passi compiuti lentamente dentro i pesanti anfibi sembravano causati da una forza che prescindeva dal suo corpo. Sentiva invece di non essersi mossa di un millimetro da quel bivio metaforico in cui era incappata quando Sybil le aveva sbattuto in faccia le sue intenzioni. Eppure lo sapeva bene, Jessica, cosa avrebbe voluto fare. Anche se si rifiutava di scendere totalmente a patti con la realtà, il suo animo protendeva verso una direzione specifica in maniera spontanea, quasi prepotente, in barba a tutte le paure che le davano il tormento. Forse era per tale motivo che i suoi piedi l’avevano condotta fino al cimitero, più o meno consapevolmente. La vampira sapeva che se voleva trovare Casper, quello del loro primo incontro sarebbe stato fondamentale da controllare per andare sul sicuro. Non aveva fatto alcun programma, anzi, più ci aveva provato più la situazione le era sfuggita dalle mani ed era piombata nello sconforto più totale; il suo intento era quello di andare lì e discutere a quattr’occhi con lui di quanto Sybil le aveva riferito, per capire quale fosse la sua visione in merito. E per quanto non si sentisse infusa di chissà quanta determinazione, avvertiva quantomeno l’esigenza di provarci, non importava come avrebbe fatto o come sarebbe andata. Però poi i suoi occhi cessarono di materializzare il vuoto e misero a fuoco ciò che stava accadendo a pochi passi da lei. Come il clima invernale che incombeva sulla sua figura, immobile a pochi passi dal cancello d’ingresso, il tempo parve ghiacciarsi di colpo e smettere di scorrere.
Per tutti, tranne che per lei.
Per / loro /.
Oltre le grate del pesante uscio in ferro, Jess scorse, di fianco alla stessa tomba su cui si era accomodato il ragazzo quella fatidica sera in cui tutto ebbe inizio, Sybil e Casper parlare. Lei le dava le spalle, ma alla vampira sembrò quasi di riuscire a vedere l’espressione lasciva e fintamente innocente che quasi certamente albergava sul volto di Sybil in quell’istante.

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Michele, era un arcangelo semplice.
Non andava contraddetto. Non andava interrotto. Non andava insultato. Non andava deriso. Non andava minacciato.
Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia, e l'adorabile serafino, era riuscita a pigiare tutti i tasti dolenti uno dopo l'altro.
Michele, era un arcangelo semplice.
La sua parola è legge, e in quanto legge vanno applicati i vari metri di condanna.
In pochi, hanno osato tanto, chiedere a Lucifero e Satana (solo per citarne i due più famosi) la sorte che è toccata loro per aver fatto il jackpot con Michele. Quindi, quale sorte sarebbe toccata alla cara Anastasia per aver osato tanto?
-Tu, sei davvero indisciplinata serafino-
Offeso, più per permalosità che per una reale offesa ricevuta, Michele si alzò scostandosi da ella, postura eretta, fiera, sguardo intenso a scrutare un orizzonte sempre più buio e oscuro. Non solo la notte era calata, con essa anche la temperatura era particolarmente scesa. Il vento si era alzato a soffiare con forza e a pieni polmoni. L'oceano, svegliatosi dal suo quieto dormire si agitò bruscamente, infrangendo onde dopo onde, sempre più forti e sempre più alte verso gli scogli. Dense nubi iniziarono a danzare nel cielo e, per ogni passo, lampi sempre più accesi si manifestavano in tutto il loro splendore.
-Non devi temermi. A meno che tu non cada nel peccato-
Michele stava lì, fermo, immobile, pensante. Ancora una volta, quel serafino, dalle parvenze angeliche e, dalla furbizia demone, era riuscita a smuovere l'animo di ferro del Santo *Satana è fiero di te*.
Stava diventando, un po' una costante incostante. Lei parlava, chiedeva, alludeva, osava..e lui, in maniera appena percettibile tremava.
-Io, non ho mai paura-
Cos'è realmente la paura? Uno stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale, o immaginario, o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso. Più o meno intenso secondo le persone e le circostanze, assume il carattere di un turbamento forte e improvviso, che si manifesta anche con reazioni fisiche, quando il pericolo si presenti inaspettato, colga di sorpresa o comunque appaia imminente. È una condizione normale, presente in tutti *o quasi*. Ma non per lui.
Lui che era il leader dei guerrieri, il guerriero primo. Lui che era la mano punitiva di Dio, lui che combatte costantemente le orde del male, partendo proprio dai suoi re. Lui che abbraccia la morte ogni giorno da miliardi di anni. Lui, il Santo Arcangelo Michele, può realmente mai provare paura?
"Avresti paura di me?"
Ma, sull'ultimo quesito posto dalla giovane, in maniera del tutto innaturale, illogica, imprevista, un piccolo pensiero si insediò nella mente di Michele, provocandogli un brivido che partì dalla base del collo e scese violentemente lungo tutto l'osso sacro. E mentre il cielo danzò un ballo dai ritmi sfrenati, fulmini così accesi da illuminare a giorno la notte più buia..
Pt 1

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Absolutamente, NÃO!!! Não defendo tirania nenhuma, de que cor seja. Sou inteiramente contra os regimes totalitários que vigoraram na União Soviética e nos países da Cortina de Ferro, bem como na China, em Cuba e onde tenham se estabelecido. Sou um COMUNISTA. E tais regimes, de modo nenhum, foram comunistas. Economicamente foram um "Capitalismo de Estado" e, politicamente, autocracias abomináveis. Comunismo não é nada disso. Comunismo é um sistema ECONÔMICO, e, não, político, pelo qual são os trabalhadores que detêm a posse dos meios de produção em que trabalhem e, não, patrão nenhum, sequer o estado. Eles não são empregados e nem recebem salário. São SÓCIOS. Quanto ao regime político, o comunismo pode ocorrer em qualquer um, mas, certamente, não é legítimo que se dê em um regime autocrático e totalitário, cerceador das liberdades. Tem que ser em um regime verdadeiramente democrático e, melhor ainda, acrático, isto é, sem governo, o que consiste no anarcocomunismo, a melhor forma de se estabelecer politico-economicamente a sociedade humana. Fico aborrecido quando dizem que sou a favor desse chamado (incorretamente ) "comunismo" estatista e ditatorial. Isso é algo que abomino. Não me confundam. Estou cansado de ter que explicar o que venha a ser comunismo, verdadeiramente. Aprendam de uma vez por todas e não cometam mais equívocos dessa ordem.

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Ah l'amore, la più potente delle magie, il più dolce dei nettari, la più devastante delle droghe. Amare è una molteplicità di emozioni, egual sentimento ma diverse interpretazioni. L’amore perfetto dovrebbe essere quello che tutto dona e nulla chiede in cambio. Un amore, beninteso, pronto ad accogliere in letizia tutto ciò che gli venisse offerto. E quanto più gli verrebbe dato, tanto meglio sarebbe, e per Kaede, questo concetto, questo sentimento accresceva in maniera esponenziale minuto dopo minuto.
-Tch! Preparati ad una lunga degenza, perché questo bronzo di Riace non conosce la stanchezza-
/Corpo: Aò namose piano cocco, che sì sei giovane, ma mica c'hai er fiato infinito. Er core rischia de collassà. E i polmoni? I reni? Er pitone la sotto? Eh no cocco, io a na certa me chiamo fuori!/
Era bellissima. Era il capolavoro dell'universo, la stella più luminosa del firmamento. Era una dea, imperlata di sudore la sua pelle sembrava ancora più luminosa, le gote rossastre facevano risaltare i suoi occhioni verdi, qualche ciocca davanti al viso a nascondere la sua timidezza, e quella calda voce sensuale..ah! Kaede non si sarebbe mai beato abbastanza della sua bellezza, così come del desiderio di lei, che mai avrebbe trovato fine, ne pace. Più la guardava e più si innamorava. Più si innamorava e più la desiderava. Più la possedeva e più ne voleva.
Scivolò appena sotto di lei, quel tanto che bastò per far incontrare nuovamente i loro sëssï ancora ardenti e desiderosi.
-C'è una cosa che puoi fare per me. Amami!-
E nelle successive parole -e provocazioni- della rossa, il fuoco di Kaede divampò.
Afferrandola per i fianchi, riprese quella danza tribale, afrodisiaca, virile.
Le loro bocche impattarono, poi si spalancarono liberando le fameliche lingue impazienti di toccarsi, sentiva il sëssø di Nessie accarezzare il suo, sentiva le sue pareti adattarsi al suo ingresso, riempiendola tutta, fino in fondo. I respiri erano interrotti dai baci e dal piäcëre. Con le mani avide di contatto fisico, si cercavano, le mani di Kaede le percorrevano la schiena fino al sëdërë..lo stringeva con forza spingendola verso di se, i movimenti aumentarono vertiginosamente, come il loro piäcëre anche le loro voci ora si alzavano..erano completamente persi nelle sensazioni che quel rapporto gli stava regalando. Sentiva le sue braccia stringerlo, le sue unghie sulla schiena, i suoi sënï schiacciati al suo petto, e lui di rimando la stringeva ancora più forte, aumentando la passione del loro ritmo. Era un incessante martellare, come un fabbro che con forza picchia sul ferro incandescente per modellare il suo arnese.
Il sëssø di lei era fuoco puro, il suo arnese si modellava all'interno di essa, quasi fossero stati creati per calzarci alla perfezione. E in quel perfetto caos, in quelle agitazioni burrascose, i loro corpi lentamente scivolarono giù dal materasso /di un letto precedentemente distrutto/..
Pt.1

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Porque quem elaborou os currículos não é alguém, de fato, conhecedor de Matemática. Porque querem ter bastante conteúdo para se poder fazer muitas questões em exames. Isso vale para as demais áreas de conhecimento. Somente com o susto que os Estados Unidos levaram com o lançamento do satélite Sputinik, em 1957, é que o governo americano (o presidente Eisenhower) tomou consciência de como a população norte americana era ignorante em ciência, em comparação com a soviética e do resto da "Cortina de Ferro". Isso levou a serem nomeadas comissões de notáveis das melhores universidades americanas para produzirem textos didáticos em Matemática, Física, Química, Biologia e Geociência, constando dos livros para os alunos, do manual do professor, que não era, apenas, um livro do aluno com as respostas, mas outro livro, completamente diferente, com instruções de como apresentar os conteúdos e, principalmente, como argumentar para convencer de que o que se apresentava fosse verdade. Além disso, havia uma coleção de filmes mostrando experimentos realizados em laboratórios sofisticados, inacessíveis aos colégios, bem como um material completo de laboratório, exceto para Matemática. O Brasil, já no governo do João Goulart, em que o Ministro da Educação era, nada menos, do que o Darcy Ribeiro, filósofo e fundador da Universidade de Brasília, criou um instituto, o IBECC, para traduzir e editar todos esses projetos de ensino, bem como produzir e vender, barato, os equipamentos de laboratório, tendo instruído a todos os Colégios de Aplicação das Universidades Federais a adotá-los, bem como as escolas militares. Isso foi uma reviravolta fantástica. Tive o privilégio de participar dela como professor de Matemática e Física da Escola Preparatória de Cadetes de Ar (EPCAR), em Barbacena, tendo sido levado à USP para fazer cursos de treinamento na aplicação do material. Trabalhei oito anos com ele, na Física e na Matemática, tornando-me um fã do projeto. Em Matemática também havia a coleção do Primeiro Grau (hoje Fundamental II). Os laboratórios de ciências da EPCAR tinham uma sala para cada série do Ensino Médio, como mesas para cada dois alunos e réplicas do equipamento em quantidade suficiente de um kit para cada dois alunos e um para o professor, que fazia os experimentos "antes" que o conteúdo teórico fosse dado em classe, bem como a assistência dos filmes, em número de um para cada duas semanas. O resultado foi excelente. Preciso notar, também, que tínhamos, para o segundo semestre do terceiro ano, os "Suplementos de Tópicos Avançados", que não fora traduzido pelo IBECC, mas por nós mesmos, da EPCAR, em que a Física Moderna (relatividade, quântica, atômica, nuclear, de partículas, do estado sólido, astrofísica e cosmologia), bem como momento angular e lei de Gauss, eram abordados, considerando a necessidade de todo adulto culto saber como funciona o mundo físico em que está inserido. (continua)

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Sai un signore avrebbe una proposta per ridurre lo smog. Cercare di Programmare le nascite cercando di fare diminuire all anno circa 25 milioni di persone. Ma il punto è che comunque pare che so possa diminuire le persone da otto miliardi a quattro Miliardi. L Italia sta diventando una vera e propria discarica umana. La religione cristiana sta perdendo sempre più valore e poi ci saranno più mussulmani che cristiani.poo voglio dire che comunque lo smog perché si ridurrebbe molto se cercassimo di trovare un modo. Poi prr risolvere il problema della di siccità creare delle deviazioni a canale vicino alle piante fare conduttore idriche. Poi fare un isolamento dei passaggi pedonali e poi bisogna pensare di ridurre lo smog. Poi creare ponti più sicuri senza fare metà sabbia e poi metà ferro. Insomma sembrano cose complesse

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Essendo una persona molto spirituale mi piacerebbe risponderti dicendo che essa può avere tantissime interpretazioni e sono anche personali, quasi intime, e non va assolutamente confusa con la religione.. (non che tu lo abbia fatto infatti ci arrivo tra poco al tuo punto).. secondo il mio modesto parere addirittura chi è credente (cristiano in questo caso come tu hai specificato) può e ha il diritto di rivendicare una propria dimensione spirituale perché per l’appunto il tutto consiste in un rapporto che solamente tu individualmente e introspettivamente possiedi in correlazione a ciò in cui credi.. io ad esempio non sono credente ma credo nella connessione che noi umani in quanto esseri dotati di coscienza abbiamo con tutto ciò che ci circonda.. lo puoi notare prima di tutto fisicamente: da dove comincio ahahah allora se tagli un albero noterai sulla parte piatta una forma geometrica a girella che se noti è identica a quella che abbiamo sulle impronte digitali, respiriamo l’ossigeno che gli alberi contribuiscono a darci, e poi il classico delle stelle, nel quale possiamo notare che abbiamo nitrogeno o mi pare azoto nel dna, il calcio nei denti, il ferro nel sangue che in parte sono tutti comunque elementi che fanno parte di una stella collassante.. perdona il monologo gigante ahahah ma comunque questo era riferito alla parte esterna per poi non parlare di come ciò che abbiamo dentro è connesso a come noi vediamo la nostra realtà esteriore, ad esempio la citazione famosa “non vediamo il mondo per com’è, ma per come noi siamo” quindi il fatto di praticare magia o meno a questo punto diventa soggettivamente indirizzato alla persona in questione; non so se mi segui ma è una relazione personale intima che uno ha di vedere e di essere quindi il poter praticare magia non si associa alla credenza in se.
Detto questo voglio anche precisare che l’alchimia nella sua forma più pura vuol dire trasformazione, tutti siamo alchimisti, quando tu mangi il cibo non esce allo stesso modo dalla galleria posteriore ahahha ma cambia oppure quando decidi di maturare e compiere un lavoro interno su di te, sei in tutto e per tutto un alchimista che si osserva si conosce e cerca di guarire i propri traumi e infine di conoscere qua l’è la qualità della sua anima per poi portarla in realizzazione.
Fa tutto parte di un cammino e di una ricerca interna.
Sei hai letto fino a qui ti faccio i complimenti ahahahah ecco un biscotto 🍪

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con voce incerta e questo ha catturato il suo interesse. Allora di nascosto ha cominciato a fare lo stesso. E col tempo quelle lettere son diventate sillabe, le sillabe parole, le parole frasi e le frasi libri interi. Non ha mai smesso di divorare testi da quel momento. Romanzi, saggi, poesie; non ha preferenze, va un po’ a periodi. Perciò non è bizzarro trovarla di tanto in tanto in biblioteca, intenta a scovare la prossima opera a cui dedicarsi o nel pieno della lettura, con i suoi occhioni stretti stretti dalla concentrazione. Vi si è recata anche oggi, ché ha del tempo libero. Sta girovagando tra i numerosi scaffali quando il suo sguardo cade inavvertitamente sulla corvina che le sta vicino. Le pare di averla già intravista lì qualche volta, Charlie ha una memoria di ferro. Poi getta un’occhiata veloce ai volumi che ha le fra mani e la bocca le si schiude d’impulso. « Quelli non sono male. » esala semplicemente, monocorde, le labbra tese in una linea retta che proprio non vuole saperne di piegarsi in un sorriso. Be’, è già un traguardo il fatto che abbia deciso d’intavolare una conversazione per prima.

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Sono poche, veramente poche le cose che accendono l'animo di Jessica; la storia, la letteratura e l'arte sono tra queste. E' una da materie umanistiche, lei, e ha sempre trovato bizzarro chi preferisce a quest'ultime i calcoli o le provette da laboratorio; ma, essendo cresciuta a suon di racconti del nonno, immersa nel castello più famoso e vetusto della Transilvania, immagina che non sarebbe potuta andare diversamente. Dracula le ha fatto sembrare le epoche passate così invitanti, che adesso per Jess è relativamente difficile non desiderare di svegliarsi un giorno catapultata in una di esse, ben lontana da un mondo a cui non sente fino in fondo di appartenere; e forse sarebbe stata pure ben lieta d'essere immortale, se fosse nata in un periodo storico diverso. Ma a renderla cupa è invece il pensiero che, visti i presupposti della società in cui si ritrova a vivere, l'umanità non potrà andare che peggiorando, attraverso i prossimi secoli. A tale slancio del suo solito ottimismo segue un sospiro tirato; per alcuni potrebbe essere vista come una benedizione, la sua, ma per la giovane è peggio di un girone dell'inferno dantesco. Conviene con sé stessa che è probabilmente arrivato il momento di intraprendere un nuovo viaggio, per ripulirsi l'anima — i vampiri ne hanno una? — da tutta quella negatività, così da darle l'illusione che ci sia ancora qualcosa che può fare per distrarsi e non cadere vittima dei suoi stessi pensieri. E' una voce sconosciuta a riportarla alla realtà, mentre tenta di focalizzare nuovamente l'attenzione sulle pagine del libro che tiene tra le mani, "The twins of Auschwitz"; alza lo sguardo vagamente sorpreso verso la fanciulla che ha parlato, poi lo punta sulla copertina del libro. ⧼ L'hai letto? Stavo per cominciarlo, sono andata a sentimento perché non ho letto la trama sul retro; mi ha attirato il titolo. ⧽

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