"L'hai fatto apposta?" E pare propenso all'arrabbiatura. Io:"No" ahah. Che poi non so come faccia certe volte, dati gli scivoloni più che spontanei fatti anche naturalmente e normalmente.
Già, però la mia è solo fortuna, lui invece se la cava bene. A un certo punto, quando la mia stava durando un po' troppo, ho cercato di levargli il viso corrucciato con qualche mossa, ma se ne accorge ahah.
Stai venendo meno ai patti (?) No, ok, però per gli insulti da pagine di internet, amici su Facebook, rottura della relazione e l'essere sbattuta fuori di casa, la nuova psicoterapia, un'altra, per il ripudio delle due dottoresse attuali, a quello provvedi tu? Se si, comunque il mio ragazzo potrebbe essere Mark Caltagirone per quanto magari ne sai, onde per il quale svelo ora e subito l'inganno a voi rivolto e non sarò così ipocrita da fare un profilo di coppia.
Ahah no, rispondi prima tu, amore. Ahah. Esattamente che dovrei dire? Non sono così vissuta, ma le caratteristiche negative che secondo pregiudizio comporterebbe, le dovrei avere tutte.
Non fare la difficile Lucia lei ti avrà chiamata così per molto meno se l'ho inquadrata
Che non lo so? Un prof non mio mi riferì di quando stava non più credendo al trattamento riservato a me, ma aveva intuito fosse vero in un dato momento, in quanto un'altra prof, diversa dalla precedente gli avesse domandato, mentre lui la metteva alla prova, abbastanza assatanata di sapere:"E cosa dicono di lei i ragazzi a scuola? Come si comporta con loro?" Figurati se non lo so, per cui.
Al femminile invece la possibile denominazione di un topo, a Napoli? Capito capito. Non è il caso scomodare brutti termini, diciamo fosse quel che era, parola tua inclusa o meno e la chiudiamo.
Indubbiamente il tuo gesto fu più simpatico del suo
Scusatemi per il cattivo gusto di ciò che esporrò, ma a risultare più simpatica di una donna che vede un certo disegno alla lavagna e afferma:"È il tuo? Così piccolo? Ahahah" non ci vuole molto. Almeno a quanto mi fu riferito.
Ho tempo massimo di un esempio, anche se già l'avevo scritto. Avevo dimenticato il quaderno di una materia, così rifatto da sola i compiti su un foglio, messo nel libro. Appena entrò la prof, vide il mio banco ed i suoi occhi si illuminarono, venne lì e contro la mia volontà mi strappò il libro con il foglio in mezzo dalle mani e cominciò a sventolarlo asserendo fosse il mio quaderno e a sfottermi, non rideva nessuno. Io piansi poi, da sola. A casa, ricopiai tutti gli appunti del quaderno effettivo, su un altro quadernone e ristampai ogni singola fotocopia. Lezione dopo, appena mi vide andare da lei con lo stesso, mi scacciò più volte, fin quando lo aprì sotto i suoi occhi e affermò:"Lo so, tesoro, lo so. Vai al posto."
Solo negli esami di maturità, che se sei un normodotato, su cui qualcuno nutre dubbi, ti dovrebbero capitare una volta nella vita. L'importante è essere seri in quelle situazioni. Se poi scrivi la parola: "Andazzo", metti da sfondo una foto in cui avevi la linguaccia e aggiungi una foto del film di "Titanic", in un discorso di una tesina in cui non era nemmeno menzionato, non se ne accorge nessuno.
Perché incappare nell'errore, più per me che per te, di sopravvalutarmi? O perché invece rischiare una figuraccia, offendendo fra l'altro forse molto del genere umano? Stai così bene come sei ed abbi fede, tutto passa. Considera molto a caso le ultime cose scritte.