@LuciaDAtri

Lucia D'Atri

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https://www.youtube.com/watch?v=EikicSEKi4M [NEGRAMARO - Meraviglioso]

CurvaNord_1907’s Profile Photo∞Centonovantesimi
Mi riporta indietro di qualche ricordo. Me la ascoltavo da ragazzina, proprio questa versione intendo.
Quando poi feci una scuola di teatro, con l'originale di Modugno, per originale intendo "non cover", ci insegnarono in parte il linguaggio dei segni per interpretarla... Tutto bene. Eppure in quell'esame (di movimento espressivo), subito subito mi ero tirata giù... C'erano praticamente tre fasi: Poesia interpretata anche fisicamente, coreografia inventata in due e poi appunto "meraviglioso" con quei simboli... Nella primissima parte, non si trovava più il mio CD di musica sottofondo, così improvvisai su un suono che non avevo scelto io, per non far perdere tempo. Si può pensare ora: "Lodevole dai", ma subito dopo diventai un macigno... Io, pischella di 21 anni, a cui le cose vanno allo scatafascio, perché mi ero tanto impegnata per non rendere quanto avrei voluto (nella mia testa)... Arriviamo alla musica di Modugno, come ogni altra parte di prova, eseguito ed è ok, però con una di quelle facce da lacrime, che se veramente un* sord* mi avesse guardata, mi avrebbe fermata subito... E magari detto: "Ma come non ti accorgi, di quanto il mondo sia meraviglioso?"
Ad ogni modo, stupenda la canzone.

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Ti è mai capitato di incontrare persone pensando di averle già conosciute?

andreaandreino823300’s Profile PhotoAndrea.
Questo no, ricordo mi capitò con un luogo di avere questo genere di dejavù (mentre era impossibile l'avessi già visto), con delle persone no. Secondo me, talvolta ci capita comunque di rivedere in persone appena incontrate, qualcosa di qualcheduna conosciuta in passato... Per tratti fisici o caratteriali. Nel mio caso almeno, credo pure più di quanto potrei immaginare, visto che all'occorrenza, a parer mio, avviene pure inconsciamente.

Le tue decisioni sono dettate maggiormente dai sentimenti o dalla ragione?

andreaandreino823300’s Profile PhotoAndrea.
Questa domanda a cui normalmente troverei una risposta semplice, per quanto condita da complessità per come son fatta, sul momento e forse anche poi, mi ha resa confusa.
Farei un sunto di quel che ne è uscito fuori: Per largo tempo credo siano stati combattuti, coi sentimenti che tuttavia hanno sempre guidato alla fine... Come trovo pure in larga parte, giusto sia. E sarà per questo, proprio con tale causale intendo, che ora in cui almeno su un fronte, sono piombata nella ragione ed in svariate ragioni, mi ritrovo in quel caos, che si è traslato pure in lati più generali.
Può essere che codesto motivo, mi abbia persino portata anche a quello spaesamento al principio della visione del tuo quesito.
Però le sensazioni di tipo emotivo, esistono sempre, parallele alle ricerche di decisioni in tutti i sensi e ho notato si siano manifestate in maniera infame, probabilmente a causa degli accumuli di ragionamenti; Paure se non panico.
Rabbia, ma pure verso me stessa.
Tristezza quasi ridicola...
Fatto sta, che il cuore è sempre qui.

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Ho pianto e piango ancora, ma accetto la morte di questo amore. Fa male, lasciare ed essere lasciati, brucia, vorresti evaporare, scomparire.. tutto.. pur di ingannare la realtà. Tutto, pur di essere lì. Come si fa ad accettare che la persona che amavi starà con qualcun altro un giorno?

DavidFernandoPenna’s Profile PhotoIl Giannizzero Nero
È normale piangere e starci male, è normalissimo e va bene, fa anche bene. Ti consiglierei di non pensare ora al futuro... Ma ad adesso, a questo tuo momento, di analizzarlo. Perché non è andata? Perché magari non eravate più felici? E sappi, che quella felicità tornerà, che tu sia solo o con un'altra persona. Devi però accettare che se avete scelto di dividervi, anche lei potrebbe essere felice un giorno, con qualcun altro. Tuttavia senza preoccupartene, se ti sembra non riuscirci ora, un giorno comunque ce la farai 🌈.

Come sono le tue doti nel disegno?

andreag_99_’s Profile PhotoAndrea
Di solito non provo neanche a disegnare, mi metto a fare scarabocchi... E ne escono fuori robe così:
A parte questo, sono cosciente di non essere molto abile in materia e lo considero un peccato 😅. Anche se ovviamente ognuno poi in generale, sarà capace nel suo.
Come sono le tue doti nel disegno

Se venissi tradita perdoneresti il tuo partner?

Già successo. Fu complicato, per riassumere, ma alla fine scelsi di perdonare.

Hai mai scøpato senza essere fidanzata?

Certo che avete bei parametri per "conoscere" le persone.

Tu e il tuo ragazzo siete in crisi?

Assolutamente no.
Anzi, ieri con una tenerezza unica, tanto da farmi quasi commuovere, mi ha detto si innamori sempre più.

Per conquistare una ragazza potrei farla ridere??

Mi pare una buona idea, ma non fa tutto da sé... O meglio, se è un modo per farti notare da lei e hai la battuta facile di natura, secondo me è ok, però piano piano conoscila e fatti conoscere. A parer mio può fare molto l'ironia, ma se non accompagnata da altri tuoi lati, potresti diventarle semplicemente simpatico, però sarebbe già un inizio e magari un punto a tuo favore.
Un appunto, occhio solo a non cadere nella comicità becera e/o irrispettosa e/o che tocca suoi nervi scoperti, potresti ottenere l'effetto opposto.

Pensi mai che la tua strada potrebbe più essere la scrittura della recitazione?

È quello tramite voti che è emerso anche dopo l'audizione ad una scuola di livello nazionale.
Monologo scritto da me 10.
Tema particolare 8.
Tutto il resto 6, tolto il colloquio motivazionale non gravemente insufficiente, ma tale comunque.
Anche proprio in quell'occasione, in qual modo, me lo fecero capire.
Però ho preso con precauzione quanto di ascoltato, ho rispettato il parere, ma non lo sottoscrivo a pieno.
Ho tanti limiti nella scrittura, specialmente quando vorrei scrivere un qualsivoglia tipo di testo lungo. Mi conosco insomma e non è che si sbagliassero, in fondo continuerò a stilare poi... Potrebbero anzi avere ragione, magari nella recitazione in sé sono sul basso mediocre (non volevano dire quello, lo so benissimo), però la sento come direzione, l'altra attività stessa non è esente, da questo concetto, tuttavia per il momento la preferisco praticare da "autodidatta". Ho cercato negli anni dei corsi, dei laboratori... Ne feci uno di sceneggiatura e ne cominciai un altro di scrittura creativa e forse quello nel deludermi, per vari motivi, mi portò a smettere di provarne... Tutto sommato in ogni caso, va bene così. Posso sempre cambiare idea, per il momento la penso nei versi lasciati intendere.

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Il pezzo che hai scritto prima di questo lo puoi mettere invece?

Non ci azzeccava assolutamente nulla, tuttavia lo scrissi sempre ieri sera, così come appena dopo lo cancellai.
Era molto un'associazione di concetti, che partiva da "A" e non finiva in "Z", bensì in "300". Al principio c'era un concetto, al concludere uno che non centrava nulla con il primo... In altre parole. Di mezzo, tanti tasselli collegati, ma avrebbe mandato parecchio in confusione, penso specialmente chi non è attento nel leggere e chi vuole esserlo su di me, che non sono manco un'aspitante scrittrice in erba?
Però mi ha aiutata... Da lì partì verso l'altro testo, quello di cui si parlava prima. Che si vede, a differenza, volessi veramente scrivere. Un punto piccolo a favore di quello eliminato potrebbe essere che certe cose io preferisca viverle.

In realtà sembra abbastanza interessante il tutto, sono seria...vorrei leggerlo, ma ok. Si capiscono tutte queste cose che hai detto mentre lo fai?

Non l'ho ancora mai letto ad alta voce, ma posso rispondere, quelli espressi prima, non siano concetti espliciti. Se fatto bene, qualcosa si può capire, non penso comunque tutto, ma trovo giusto un pezzo lasci al suo passaggio interrogativi e se la fortuna proprio ti vuole assistere, una leggera curiosità.

Cosa può insegnare quel monologo? Quando l'hai scritto?

L'ho scritto ieri sera, dalle 22.30 circa, alle 23 e 40 (per gli aggiustamenti continui che facevo).
Sai, io non mi impongo di insegnare qualcosa a qualcuno, per me sarebbe troppo pretenzioso. Tuttavia, fra le righe, ognuno potrebbe trarne "la lezione" che sente già dentro.
La protagonista riconosciuta, ossia colei che parla nel pezzo, impara e forse ha sempre saputo, distinguere il piano sentimentale da quello dei rancori, preferisce augurarle il meglio alla fine, a costo di essere fraintesa (che l'altra capisca ossia che abbia possibilità con il ragazzo), piuttosto che andarsene via col marcio gusto, delle parole che le aveva proferito o riferito prima.
Magari poi è per essere in pace per la sua coscienza, dirai. In fondo ne è effettivamente in costante conflitto... Lì sta la difficoltà nel far capire non sia così, che l'augurio sia la cosa più sentita da dentro di tutto il discorso.
Si intitola "la verità sta nel mezzo" il monologo, perché prende anche il tema di una festività che si trova lì, la usa ovvero come metafora ed anche in senso stretto. In più il personaggio attivo prende e riprende gli argomenti dell'"inizio" e della "fine", insieme, tutt'uno, più che una volta, forse non puramente per il motivo detto prima, ma inoltre per esaltare le parti rilevanti del discorso... In più c'è in verso vero e proprio del concetto, una persona che idealizzava molto bene l'altra "come fosse al di sopra del mondo", salvo poi trattarla come una svalutata rivale ed in certi versi, con una rivalsa rispetto a come asserisce di essersi sentita trattata lei dall'altra stessa.
Capisci quando ho espresso potrebbe essere pesante? Ahahah.

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Qual è la migliore frase da rimorchio che hai mai sentito?

Quando sei talmente sveglia, dal pensare di stare salvando una nota e ti ritrovi una risposta pubblicata ahah non l'ho controllata, chiedo venia, spero si capisca.

Di cosa tratta?

Di due ragazze, la protagonista parla, l'altra è spettatrice passiva ed in realtà è molto più al centro del pezzo, di colei che discorre.
All'inizio la prima ne parla con ottimismo, celando comunque le sue negatività rispetto ad ella, ma che possono sfuggire... Al centro del pezzo tuttavia, c'è solo quello.
Emerge un personaggio attivo che ha si, dei sensi di colpa per quello che le sta dicendo ed in pieno conflitto con sé stessa, tanto da sentire di doverle assicurare lei sia una brutta persona, da avvertirla prima e dopo non le avrebbe detto cose carine, pur facendolo comunque...
Alla conclusione, viene però ripresa la positività iniziale, in parte gradualmente, passando dal giustificare di quelle asserzioni nuovamente buone, al fare dei giri di parole, tanti giri di parole, per dire all'altra persona che non la reputa come lei pensa ed al contrario augurandole di avere un domani, costantemente costellato da quelle buone impressioni, che lei stessa aveva avuto su di lei.

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ultimo pezzo che hai scritto??

Buongiorno, non lo metterò, premessa, perché non l'ho destinato alla lettura di persone che mi conoscono, quanto alla recitazione, che so, per un provino ad una scuola. È un monologo. Secondo me troppo lungo di per sé e pure per il suo scopo... Difatti oggi dovrei dargli una lettura, per vedere all'incirca quanto dura.
Non lo disdegno ed è già tanto. Quello che ho stilato ha le sfumature che volevo ed è anche un testo che si può leggere in diverse chiavi, però ripeto, con ogni probabilità lo accorcerò. Io mi interrompo sempre adesso, per aggiustare qualcosa del pezzo e di conseguenza lo sento di più, ma a mio parere rischia inoltre di essere pesante, per ciò che è ora.

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