Direi di si, due o tre anni fa, mi misurai svariate volte (però, da sola) e qualcuna di quelle volte uscì fuori 1,61 o 1,62 m, però ho considerato giusta l'altezza più bassa che mi fosse risultata.
Sarebbe una cosa forte e sembrerei esageratamente esagerata, melodrammatica e proiettata verso un futuro, in realtà, incerto, per queste ragioni, preferisco non dirlo.
A parte che i miei mi avessero fatto interrompere gli studi, esistono più modi per diventarlo, anche senza Università, diciamo che mi destabilizzò una cosa che disse un mio docente, in merito al mestiere, lavoro che ancora un po' mi affascina, comunque.
? Anche se lo fossi diventata e lo fossi ad oggi, così come tutte le persone, avrei un cervello pensante, che ragiona a sé. Non capisco il tuo intervento (sembra quasi tu me ne dia una colpa, non so).
Da quel po' che leggo in giro e questa cosa che dirò l'ho letta proprio poco fa (dalla home di Instagram), mi pare ne abbia parlato come fosse l'ultima volta in cui l'avrebbe fatto, per cui, mi sembrerebbe, personalmente, un minimo scorretto, discorrerne io. Inoltre, l'ho detto, non ho visto il Festival, quindi, mi mancano dei tasselli.
Quello che ti interessa ora è bello oggettivamente o soggettivamente?
Ad essere sincera, credo rispecchi esteticamente i canoni che piacciono in generale, quindi penso sia una cosa, nel suo caso, pure un po' oggettiva. Sottolineo un po', perché c'è chi può avere un parere diverso, come per tutti.
lucia ma tu in un ragazzo guardi anche l'aspetto fisico? anche se penso di no
Non è così, in realtà. O meglio, può essere che un ragazzo mi piaccia talmente tanto di carattere da piacermi anche d'estetica, pure se, di base, non sarebbe il mio tipo. Può darsi io possa assumere gusti strani, per pure sensazioni positive di altro tipo, mi abbia dato un ragazzo. Però, li guardo fisicamente. Se non è la prima impressione, perché non ho notato inizialmente il ragazzo, viene, in ogni caso, poi. Quindi, mi colpisce anche quello. A volte poco, a volte molto. Talvolta, è un parere quasi oggettivo, talvolta è soggettivissimo.
Mi sembrava prendessi la stessa direzione della mia domanda ma mi hai stupita con la tua
Ma perché, davvero, se le persone sono tutte diverse fra loro ed è così, non sarebbe, come minimo, avventato, esprimere una preferenza, che non per forza ci dev'essere, basata, fra l'altro su apparenze? La penso così. Ogni persona è speciale e possono esserlo tutte per te, in maniera diversa fra di loro.
Un po' per qualcosa mi fai pensare che preferissi i compagni del corso che non ti piaceva, è cosi?
Be' il fatto che alcuni di loro mi chiamassero:"Lucy" e ora mi senta chiamare sempre:"Lucia" credo sia un valido argomento! Torno seria. Allora, avevano un modo diverso di farmi sentire integrata, qui, forse sbagliando, la avverto come fosse più una cosa che mi debba guadagnare. A parte questo, no. Tutte le persone sono diverse fra loro ed è giusto così, diciamo che, in quello, trovassi due o tre di loro, esposte verso la voglia di fare amicizia con me, qui, il fatto, lo trovo, in qualcuno, ma un po' più nascosto. Questo non vuol dire non ci sia. In cosa dovrei preferire qualcuno a qualcun altro, però?
Per non stare a intripparmi troppo il cervello, ti parlerò di cose automatiche. Non credo che mi veda come una che racconti sempre barzellette, che ai suoi amici fanno ridere e agli altri, no, per dire. Se fosse così, scazzerebbe di brutto. Non penso nemmeno servano particolari segni distintivi fisici, per quel ruolo, per cui, escludiamo anche questo. L'unica cosa, fra quelle che disse per altro, che rimarrebbe, è che vede quel tipo di carattere del personaggio, bene, addosso a me. Lo dico in modo approssimativo, ovviamente.
In realtà, ho appena pensato che, ogni qual volta, io dica qualcosa di ironico lì, non rida mai nessuno, per cui forse ci potrebbe stare ahah Parlando seriamente, sono, nell'effettivo, una che non si ricorda mai barzellette da raccontare. Però, non credo proprio sia quello il punto.
Perché era da due volte, che si portava dietro questi due libri e, in quella lezione, eravamo in due. (Scusa per la ripetizione della parola "due" ahah).
Perché voleva ci concentrassimo, io e il compagno, a cui aveva dato un altro libro, su quella e vari aspetti, tanto da dirci di non imparare a memoria i pezzi scelti, ma di leggerli molte volte. È quello che ho fatto, ma, inevitabilmente... (Sia chiaro, me le facesse fare, le leggerei comunque).
In teoria "di portare" nulla, nel senso, né un monologo mio, né scritto da altri. Dovrei solo essere preparata, a 360 gradi, su un mini copione, che ci è stato dato l'altra volta. Inoltre, io già due volte fa, dovevo portare letture a scelta fra due poesie o una lettera e una poesia, di Rimbaud ed ero pronta, ma poi nevicò. Ebbi, quindi, un'altra settimana per leggerli, tanto che, provai a fare un giochino e la poesia la sapevo interamente a memoria, mentre la lettera non alla perfezione, però, pure in quella c'ero. Il libro l'ho ridato, per cui, a differenza della poesia che avevo riscritto e stampato, per non rovinarlo, la lettera non potrei più rileggerla, in ogni caso, credo farò ugualmente con il testo non in prosa, pur avendolo a disposizione. Parlo di tutto questo, perché ha riferito me le potrebbe chiedere in qualsiasi momento.
No perché vedendo che mi sembra felice nelle foto con te mi sembra ingiusto
Non sto ben comprendendo fino in fondo le ragioni per la quali mi scrivi, ciò che scrivi, ma, in breve, se sembra in un modo, è perché, quando l'ho visto, ho fatto/gli ho detto qualcosa che ha apprezzato, di carino, oserei dire. Quindi, se lo era, non lo era a muzzo, insomma. Credo contino queste cose, oltre a quelle che non sa, non che tu sia un po' menefreghista verso il fatto che non abbia vinto una competizione, che ormai non ha vinto. Non so.
Quando l'ho visto ero molto agitata e palpitante, però, una volta volevo chiedere a un responsabile una cosa, dopo averlo già incontrato e, senza ascoltarmi, mi disse che dovevo mettermi in fila (pensava non avessi fatto ancora la foto).
Avresti potuto dimostrati un po' dispiaciuta visto che sei una sua fan
Per quanto mi possa piacere, ho anche i fatti miei a cui pensare (che sono, fra l'altro il motivo per il quale lo sto un po' trascurando ultimamente), non so cosa dire, se non di provare ad accettare la sincerità.
Ma de che ahah però, fate paragoni sbagliati, secondo me. Nel mio caso, si sta parlando di due cose in cui credevo già in primis di fare o avere fatto veramente schifo. Quindi è normale che nel primo caso fossi stupita e contenta e nel secondo, lo trovassi più prevedibile, della cosa più scontata al mondo, per dire.
Non ricordo se sesta o settima, ma in una gara di corsa, incentrata sulla velocità, a cui un'amica mi aveva obbligata all'ultimo a partecipare, si. Se arrivai sesta, eravamo in sei, se arrivai settima, eravamo in sette :'-) però, mi diedero lo stesso una coppina, che ho tuttora.
In pratica ti hanno detto che eri una ragazzina quando lo facevi?
Lo lasciò intendere, io non me la prenderei, anche perché ripeto, avevo continuato perché mi piacesse farlo, ma, all'inizio era la precedente che mi aveva dato gli incipit, per cominciare a farlo. Non sarebbe comunque la prima volta, anche per il fisico mi è stato detto, io non possa tornare a quello che ebbi, prima di prendere 20 kg, perché sembravo una ragazzina e ora sono una donna.
Non proprio la mia psicologa, ma credo sia d'accordo, mi aveva riferito che se proprio avessi voluto esprimermi in altri modi, avrei potuto farlo, ma non fosse necessario, lasciando intendere l'avrebbe visto come una ragazzata.