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Lucia D'Atri

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Della tua vecchia dottoressa avevi sempre un parere negativo anche prima?

No, te lo dico con certezza. Avevo sviluppato nella mente, un rapporto di "amicizia" con lei, che non esisteva, al punto che i miei spesso la criticavano duramente e io la difendevo sempre, in casa. L'esperienza mi fece svegliare e cambiare radicalmente, ma, per i trascorsi, mio padre, mi raccontò poi mia madre, aveva paura che io, nel momento in cui mi avessero chiesto se volessi rimanere con lei, invece del "No" secco e aspro, tanto da subire un rimprovero, che espressi, avrei detto di si.
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Ti hanno sedata altre volte?

Che io sappia, no. Non sicuramente tramite iniezione. In compenso, la prima volta, uscita anche dal secondo ospedale, andai a fare la terapia e, alla fine, l'infermiera disse, alla mia dottoressa:"Tutto bene. Non ha avuto bisogno di essere sedata." E io che tranquilla, tranquilla ero andata a farla, rimasi addirittura stupita della sua affermazione ahah
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Vista la tua brutta esperienza col medicinale vecchio come ti hanno convinta a prendere quello nuovo?

Quando ero ancora nel primo ospedale, il medico a capo, venne, mi pare il secondo giorno, cioè, la mattina dopo, la mia entrata in ospedale, a dirmi qualcosa come:"Mamma e papà mi hanno detto che non prendevi il medicinale perché ti faceva ingrassare. Questo, è un farmaco che non fa ingrassare, lo vuoi prendere?" "Si." Fine.
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Ti ricordi qualcosa di divertente in ospedale?

Mi ricordo una cosa divertente per il lui della situazione. Fra i tentativi di fuga miei iniziali, un po' nello stile di Willy il Coyote che insegue la sua solita preda, ce ne fu uno paticolarmente pacifico. Dei ragazzi del pronto soccorso, vennero a prendere un paziente, io mi misi sottobraccio, quatta quatta e sorridente, a uno di loro e lui non riusciva né a trattenersi, né a smettere di ridere, mentre diceva solo:"No, noi dobbiamo prendere ahah... Ahah", però oi, di staccare, non si staccava ahah
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C'era qualcosa che non potevi avere nel portafoglio?

Sarebbe improbabile, ma ho scoperto poi di si. Avevo due Enantium e nonostante prendessi già medicinali lì, ne ingoiai pure uno in ospedale, per farmi passare i dolori di pancia. Scoprì che non potessi averne, solo nell'altro ospedale, perché, appena chiesi se lo potessi prendere, me lo strapparono dalle mani, mi chiesero se ne avessi altri e poi mi diedero qualcosa loro.
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Ma i tuoi in ciò?

Non erano presenti, quando lo raccontai, anche molto tempo dopo a mia madre, non posso dire come si espresse, ma mi disse che se ci fosse stata, mi avrebbe dato una mano ahah mio padre era presente solo durante lo svuotamento della mia adorata Freitag, non si sa quanto necessario, dato che non la potessi comunque tenere. In quel momento, ricordo che in tono poco convinto, però insistente (era per farli smettere, sono abbastanza gelosa delle mie cose) dissi:"Papà, ma mi stanno derubando!" Ahah anche in questo caso ruppi loro le palle al punto che quando videro il portafoglio dissero:"Questo lo puoi tenere" e me lo diedero sbrigativamente, senza controllarlo.
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Poi capisco non fossero psicologi ma possibile che ne nessuno si sia reso conto tu avevi preso giustamente un bello spavento tale da fare quello che volevano?

Possibile, se consideri che ero stata sfrontata, quindi non davo l'immagine di una persona paurosa, forse. Inoltre, l'ho detto, se la memoria non mi inganna, qualcuno tentò di non farmi passare attraverso quella cosa.
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Ma possibile che tu non li viva come traumi queste cose? Menomale che ti dicevano lagnosa

Mettiamo i puntini sulle i, qualcuno mi diede qui della lagnosa, in pratica, come dici tu, ma solo prima disse fosse per le risposte, poi però si corresse e incluse solo i video, per infine aggiungere fosse puramente una questione di tono di voce. Per la prima domanda, non chiedere spiegazioni, non ce ne sono :-)
Nel senso che, in teoria non è sbagliato ciò che dici, nella pratica, non so nemmeno io perché non li viva così.
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Il gesto dello sputo lo avevi fatto per dispetto?

*Sputone.
Avevo messo tutto il liquido o comunque gran parte in bocca e poi lo avevo completamente gettato a terra. Comunque no, non per dispetto. Un po' per ribellione, un po' perché in quel momento, mi avevano servito su un piatto d'argento, l'occasione per fare quello che mi sembrava più giusto e devo essere sincera, anche figo, fare in quel momento e questo lo rende un atto molto stupido. Mi correggo, perché non mi ricordo se ci fosse anche un minimo di dispetto nel gesto, ugualmente mi sembra di no. Ma questo delle goccie, lo avevo fatto anche con la dottoressa sconosciuta, che il giorno prima, dopo più di un'ora, era riuscita a convincermi a prendere il medicinale di prima, solo che le avevo risputate nel pattume e non per terra, quindi forse era proprio un atto spontaneo. Aggiungo, che forse lei, a differenza di altri che si sono dimostrati a favore di altre metodologie forzate, aveva capito che, su di me, la paura, in quel periodo, potesse fare moltissimo.

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Oddio ma questo casino immane cos'era?

Persone giovani erano state più di mezz'ora a convincermi, con pazienza, a prendere il medicinale, quello che prendevo prima, senza successo. Avevo, invece, accettato, stranamente e prontamente, delle goccie, solo per risputarle in mezzo agli uffici e qui, il casino immane di cui parlavo e evidentemente, qualcuno si era rotto le palle. Mi scuso per la franchezza.
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Non poteva essere evitato?

Sarò franca, dal mio punto di vista, mi aveva talmente "spaventata" l'idea che mi iniettassero qualcosa, che, a quel punto, sarei stata veramente disposta a fare quello che volevano. Però ripeto, da tranquilla, avevo provocato un casino immane, quindi, come io ho detto di non essermi fidata di loro, per loro fu la stessa cosa. Forse lo videro anche come l'unico modo per farmi entrare. Se ben rimembro, comunque, qualcuno di giovane, tentò un:"Adesso è disposta a..." Ma si sentì rispondere:"No no".
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Perché ti eri molto agitata proprio quando volevano sedarti? Se non lo facevi magari ci ripensavano

No no, fidati, il culmine della mia agitazione, che prima non c'era, arrivò proprio, quando mi stavano tenendo ferma in cinque o sei, per poterlo fare. Dissi, anzi urlai, che cazzo fosse, perché ero in uno stato confusionale e non sapevo veramente cosa mi stessero per iniettare, per quanto mi riguardava, sarò esplicita, quanto assurda, poteva anche essere un'iniezione letale, non mi fidavo di loro. Inoltre, il fatto che nessuno mi avesse risposto, non faceva che pormi maggiore preoccupazione, alla fine mi dovetti convincere io fosse solo un tranquillante, per questo mi calmai tutta d'un colpo e solo così, l'infermiera, riuscì nella puntura.
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Quindi nemmeno i tuoi amici?

Probabilmente è molto così. Però, ti posso dire che non è proprio vero, non se ne fosse accorto nessuno nessuno, a parte i miei, che è normale, in uno degli apici raggiunti, ero all' aperto e ricordo che una sconosciuta, che era su una panchina con il suo fidanzato, a un certo punto, fece una faccia incoraggiante verso di me e mi fece un gesto con la mano, a segno di raggiungerli, probabilmente, quella mano, voleva tendermela, perché resasi conto che qualcosa non andasse, io però, se non ricordo male, le feci cenno di no con la testa.
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Ma è inguaribile?

Spero di no e aggiungo anche un altro fattore. Non dipende solo dal medicinale, a quanto mi è stato detto, dalla persona, ma anche dal dottore. Ti faccio un esempio, lo sarebbe probabilmente stato col medicinale che mi era stato prescritto prima, perché la vedo dura condurre una vita normale e di benessere con esso, inoltre, mentre all'inizio tale dottoressa, questo particolare mi fu ricordato da mia madre, disse che potessi guarire in sei mesi, con me, dopo non molto tempo, quando le chiesi dei tempi, mi parlò di una terapia luunga, che sarebbe durata anni e da come si espresse, probabilmente, tutta la vita. Mentre ora, non credo ci sia chi non punti, alla mia guarigione. Mi è stato dimostrato, tramite frasi e fatti e, ovviamente, non posso non esserne felice.
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In che senso non è una cosa passeggera? Non mi sembri soffrire di qualcosa di fisico o di altro tipo sinceramente, in passato non so

Ti sbagli, ma è comprensibile. La mia stessa dottoressa, l'ultima volta, con un minimo di orgoglio, mi ha parlato del fatto che il benessere, non dipenda solo dal medicinale, ma anche dalla persona. Questo, per dire, che mi trovi bene. Di conseguenza, può essere sia così, anche per altre persone, che però, non sanno del problema.
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Perché non puoi essere specifica?

Fra i tanti motivi, che mi sono stati fatti presenti, quando volevo parlarne pubblicamente, uno indubbiamente valido è che non sarebbe né bello, né giusto, che persone a me amiche, lo venissero a sapere tramite internet, senza che io ne abbia prima parlato a loro. Se ho detto di essere stata eccessiva, sotto un punto di vista, nel rispondere, è perché comunque, se mi è stato detto di non parlarne al momento, è stato per il mio bene, per svariati aspetti.
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Qualcuno potrebbe capirlo da quel che hai scritto fino ad ora?

Al punto, che sarei stata disposta stamattina a disattivarmi da ask, nel caso in cui avessi intuito che qualcuno ci fosse arrivato. Che so, mi sarebbe bastata una domanda "di troppo", che fortunatamente, non è arrivata. Prometto comunque, che proverò a gestire le cose in altro modo, magari risponderò ad eventuali quesiti intuitivi, sotto ad altre domande, oppure cercherò, come non ho praticamente mai fatto, di evitarle. Quindi si, sono stata abbastanza eccessiva nel rispondere, sotto un punto di vista. Mi ha fatto molto piacere, visto che evidentemente sto comunque perseguendo nel mio sentiero tortuoso, la breve frase interrogativa, ricevuta prima. Non mi sento di aggiungere altro.
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Reagiresti così se ti portassero in ospedale adesso?

Peggio, perché straconsapevole che non ce ne sarebbero ragioni. Lì, forse, un po' ne ero convinta, che è diverso, un po' no, una cosa strana. Se, invece, ci dovessero essere, per come la penso adesso, sarei la prima a cedere la mia coperta di Linus, detta anche Freitag, invece di farmela strattonare e strappare dal braccio e sarei accondiscendente. È un caso ipotetico.
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