Guarda, forse mi sottovaluto, perché ricordo di aver retto litigate, anche con più persone, in passato. Però un aneddoto me l'hai fatto venire in mente. Una volta, in prima superiore, mi ingelosì del fatto che un mio compagno stesse scherzando con una ragazza, ignorandomi. Così, per attirare l'attenzione ahah come lui faceva spesso, gli ribaltai l'astuccio, lui, di risposta, mi ribaltò lo zaino, rifiutandosi di metterlo a posto. Io non conosco più, che stato d'animo avessi, ma mi precipitai fuori dalla classe, con lui che mi rincorreva, mezza classe affacciata a guardarci e dopo avermi frenata nel mio cammino, mi abbracciò. Poi, a rovinare quest'atmosfera pseudoromantica, dico pure che, dopo, non mi riservò, ma in faccia, aggettivi positivi per questo (ma nemmeno pesanti e no, non si era reso conto l'avessi fatto da "ingelosita") questo è quanto mi è venuto in mente. Per chi si chiede, nel frattempo, la prof che fine avesse fatto, me lo chiedo anchio, dato che non ricordo. Rimembro solo, fosse altrove in quell'ora. A tal proposito, quando ebbi la litigata iniziale con più persone, questo ragazzo, mi disse all'orecchio:"Menale tutte, Lusio" ahah.
Quindi pensi che qualcuno ti direbbe qualcosa o per un giudizio?
Per un giudizio, no. Se non notassi qualcosa di anomalo, come tutti che mi vengono contro. Se ho avuto quell'immagine è, si, perché qualcuno mi direbbe o farebbe percepire qualcosa di negativo, aggiungo, palesemente. Quindi, se non succedesse nulla, non farei questa pazzia, solo perché ne ho avuto "sogno". Purtroppo, è puramente che, la domanda di prima mi abbia rimandata a quello e mi è venuto da dirlo. Poi, non so se questo mi renderebbe più vulnerabile a farlo sul serio o se, invece, mi frenerei per non far avverare questa ""profezia"", pure ce ne fossero le circostanze. Fatto sta che, sono consapevole, certe cose non mi piacciano e forse, quindi, dovrei agire di conseguenza.
Tu ti ci vedi a sbattertene o a rimanere sempre fragile?
Sarò sincera, ho solo un'immagine. Io che, per qualcosa, me ne vado durante una lezione. È così da giorni. È solo un'immagine, però un po' "spaventa". Pensa che, l'anno scorso, a causa delle mie assenze e di avere avuto un breve diverbio, che avevo interrotto sul nascere, con una mia ex compagna, proprio per questo, non andai a lezione e mi ritirai direttamente, nel corso che non mi piaceva, perché mi ci vedevo benissimo, ad andare lì, litigare con qualcuno ed andarmene subito e io non sopporterei queste scenette. Considera che, però, attualmente, tolto il fatto che nessuno mi risponda mai, non ho cose concrete, per pensare lo farei sul serio. Cioè, le mie impressioni, non si fermano e non si possono che fermare ad essere tali.
Ma da quel che ho capito ti basterebbe solo vederli e capire che veramente ti parlano dietro e gli stai antipatica per andartene quindi da quello che dici perché lo trovi improbabile?
Non so, se attualmente, basterebbe quello. Ho comunque, almeno due persone, che mi darebbero filo da torcere e che prima di farmi mollare, mi farebbero provare un senso di colpa assurdo, involontariamente, verso me stessa, rendendo ogni cosa più difficile. Comunque, sia chiaro non è il "parlarmi dietro", piuttosto che lo "stare antipatica", è essere in un ambiente ostile, principalmente. Anche perché, se te ne sbatti, bene. Se sei fragile, nella situazione, è difficile tu riesca a crescere. Certo, se poi ce la facessi, tanto di guadagnato, pure per il carattere.
E tu sei felice di essere come sei rispetto a loro?
Oddio, "rispetto a loro", no. Perché mi metto sullo stesso piano, anche se, forse, il giudizio che do io vale di meno, visto che, comunque vada, dirò che una persona sia stata brava in qualcosa, ma non mi scambierei anchio con nessuno, mi dovrebbero proprio forzare a giudicare in negativo chi sta imparando, come me, oppure dovrei veramente stancarmi di loro, come dissi e quindi, poi, "accontentarli", anche. Quello che ho detto verso l'inizio, per inciso, mi fa pensare che mi sentirei meno in colpa, nel caso, per ora improbabile, che me ne andassi. Voglio dire, di una persona che ti fa comunque complimenti, fai anche a meno. Tutto questo ha minor valore, se si considera un copione in cui ci sono anchio... Ma dettagli :'-)
Non vederla sul lato artistico dicevo anche di carattere?
Credo siano felici di essere come sono, anche rispetto a me. Visto che questa risposta è fraintendibile, mi spiego meglio. Loro danno giudizi agli altri a 360 gradi, io vedo il meglio, a mio parere, di quello che ha fatto una persona e lo dico. Sicuramente, vedono in loro sincerità, verso a questa cosa e non scambierebbero mai, il loro modo di esporre, con qualunque cosa abbia io. Lo dico anche pensando a un discorso.
Lucia ma non è che i tuoi compagni ti invidiano un pochino per qualcosa?
Ahah no no. Non è un contesto dove le persone sono in competizione! A parte questo, non mi avrebbero fatto complimenti col sorriso sulle labbra, penso e anche la persona che mi criticava aspramente lo faceva perché i suoi giudizi erano sentiti, non per altro.
Ti è mai capitato di sentirti poco bene prima di uno spettacolo?
Be', solo nel senso di palpitazioni ed ansia, non svenimenti, per ora, o cose del genere. Poi, fisicamente si. Sia da piccolina, quando feci uno spettacolo di scuola con la febbre e via ai fazzoletti sul palco, sia a scuola di teatro, dove già non ero in condizioni fisiche ottimali, poi avevo mal di gola, mi mancava un po' la voce e il raffreddore, niente fazzolettini a questo giro, però. Dopo lo spettacolo, stetti in giro tutta la notte, fino alla mattina, con dei miei compagni dei tempi, fu la botta finale. Via la voce, si, al raffreddore e a uno stato di malessere fisico che è durato un po'... Ormai, però, il saggio era stato fatto.
La prima volta, fui io che gli dissi che non ci vedevamo mai e che per questo fosse meglio non sentirci neanche più. Lui provò a rispondermi che sarebbe venuto anche tutti i giorni a San Felice, perché non ce la faceva all'idea di non vedermi più, ma io ormai ero ferma alla mia decisione.
Ma tu avevi usato questa scusa dal nulla? Senza che lui ti dicesse niente?
No, aveva detto agli altri che se ne sarebbe andato e mi aveva guardata come a dire:"Dai!" poi, non rimembro se, anche prima, mi avesse detto qualcosa a riguardo.
Zero. La prima volta che ci vedemmo, inventai una scusa per staccarmi dagli altri, con cui ero e stare un po' con lui, il quale, prima mi sfotté per la scusa e per il tono che avevo usato, poi mi mise un braccio attorno alla spalle e mentre camminavamo, mi baciò.
Ahahah se posso essere esplicita, come qualcuno mi aveva chiesto ieri, dal modo in cui baciava, direi scherzasse (lo avrei detto anche senza, visto che comunque mi cercava eccetera, è per far capire).
Se lo confrontassi a quando mi scrisse sotto una foto, in cui ero distesa, in strada, che avesse appena visto una balenottera arenata, o qualcosa del genere, lo troveresti anche obbiettivo.
Non si dimostrava come un ragazzo smielato, anticipo. Direi quando gli riferì che mi sentissi fallita e lui mi disse che al limite potessi essere un'inetta pirandelliana. Sto scherzando. Meno, quando dico che, anche se sembrerà, mi chiamasse "ciospa" e cose del genere ahah la trovavo una cosa carina e dolce... Vaa be', comunque, facevano piacere i "mi manchi" ricevuti ogni tanto e queste cose qui.
Per capire perché spariva, si faceva sentire solo per uscire? O quando spariva si faceva sentire lo stesso?
In realtà, le tue domande, portano risposte diverse. Non si faceva sentire solo per uscire, quando ci sentivamo, ci sentivamo molto spesso e direi tutti i giorni. Però, quando spariva, spariva completamente. Tutto questo, se non erro.
Vi siete visti più delle tre volte in croce in cui hai visto FM?
Dell'ultimo, non ho mai incluso, quando ci si vedesse in maniera casuale e/o con altre persone. Comunque ci saremmo visti per matematica quattro o cinque volte, per cui, già solo per quella, direi proprio di si.
Per quanto tempo vi siete visti tu e il ragazzo di ieri?
"A intermittenza" si parlerebbe di anni. Oserei dire tre o quattro, se si include quando ci vedemmo le ultime volte, dove io volevo semplicemente uscire con lui, mentre lui fu prettamente professionale (e si vede, dalla media in matematica, alzata in maniera spropositata). Lo dico perché iniziammo a sentirci, direi, quando ero in terza al Selmi, ma mi ero già ritirata e ci vedemmo, l'ultima volta, prima che io iniziassi la quinta superiore. Forse, quindi, tre anni.
Ma non pensi di essere quel tipo di persona da cui tutti vorrebbero un parere positivo? Non lo so eh quindi che a dire così per forza se ti leggono cambiano atteggiamento ma continuano a parlarti dietro e nell'antipatia?
No, non mi credo "sto cazzo". Se una persona non mi stima, le da addirittura fastidio che io abbia un opinione positiva su di lei e io ne ho di persone che non mi stimano, per cui, il tuo discorso lo trovo, con tutto il rispetto, sbagliato sin dalla radice. Inoltre, a mio parere, è errato pure nella sua seconda parte, perché dovrebbero essere positivi con me, se gli stessi su? Sarebbero incoerenti.
Non credi che questo comportamento umano faccia cominciare una reazione a catena d'odio senza fine?
Premessa, odio è un parolone e reazione a catena senza fine è sbagliato. Ora, ti spiego anche perché. Nel caso precedente, venni a sapere, in modi non volti al mio bene, che questa persona mi sparlasse dietro, oltre ai contenuti legati alle sue parole. Io non ho cominciato a parlare male di lei a qualcuno. Non ne discorrevo e non ne discorro tuttora. Solo una cosa è cambiata, prima ero la scema, che qui, la riempiva di belle parole, mentre lei faceva tutt'altro. Ti dico che, però, se la situazione fosse rimasta così, la brutta figura, agli occhi degli altri, forse, l'avrebbe fatta solo lei. Io, invece, ho scelto di espormi in un altro verso, rischiando di passare a questo punto, anchio, in cattiva luce, scegliendo ciò che la mente mi raccomandasse di fare. Non so, penso sempre che, alle persone piacciano, in fondo, i bonaccioni che rimangono tali, invece di quelli che cambiano, anche se ho sempre agito in sincerità, quindi, se prima la difendevo a spada tratta, non era per questo, era ciò che mi veniva da fare. In quest'altro caso, per il mio parere siamo agli inizi, ha un certo senso quello che dici, ma se fossero contro di me, io non lo vedrei come una cosa irreparabile, come nel fatto precedente ed è vero che il mio mettermi contro di risposta, rallenterebbe tutto, ma è questo che l'istinto mi dice farei. Se, per loro, l'antipatia e il parlarmi dietro, nel caso ci fossero e a tal proposito, io non replicherei allo stesso modo, fossero irreparabili, allora, per una volta, cambierei e ti direi che sarebbe diventato un problema loro.