#animemanga

Un buongiorno tardivo a te

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Per discostarmi un po' dalla mia solita visione anime/manga, quest'oggi risponderò alla tua domanda portandomi dietro un personaggio iconico ma probabilmente spesso sottovalutato. Uno dei primi villain cinematografici che mi hanno trasmesso il significato vero e proprio dell'antagonista. Il suddetto altri non è che l'agente Smith del film Matrix. È un gran personaggio, non credo abbia bisogno di ricche presentazioni.
Sotto un profilo psicologico, Smith rappresenta molto quello che è l'essere umano, l'evoluzione che può subire e spesso senza accorgersene. Essere colui che deve ripulire i problemi fino a diventare egli stesso il problema, la minaccia. Ciononostante, ti mette davanti ad una di quelle realtà crude, come sono soliti fare gli antagonisti: ed è proprio sull'essere umano, e lo spettatore non può che accettare questa tacita verità.
È un personaggio coi fiocchi, fermo e deciso nelle sue azioni e nelle sue formule di pensare. Suscita ansia, non si sa come combatterlo, lo schiaffo morale è tosto: come lo fu per Neo, anche per chi ha saputo comprendere la sua testa.

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Buongiorno Melissa 🌞
Inizio col dire che ho un bel rapporto con entrambi i genitori. Come per ogni relazione, subentrano i litigi e le discussioni, ma sono piuttosto fiera e felice del nostro rapporto.
Ho sempre avuto un legame profondo con mio papà, condividiamo molteplici passioni e grazie a lui ho scoperto ciò che per me, oggi, sono quelle cose che mi fanno stare bene come la musica, gli anime/manga, la scrittura...
Diversamente è stato con mia mamma. Non condividiamo moltissimo io e lei e abbiamo avuto un periodo di rottura piuttosto critico, dovuta ad una mia tremenda fase adolescenziale, ma con il tempo siamo state capaci di risolvere tutto, e capendo i nostri punti di vista, abbiamo imparato a venirci incontro, come dovrebbe essere!
Non nego e non negherò mai che ho un certo attaccamento a mio papà, ma non lo riterrei complesso di Elettra - sebbene le teorie sviluppate da Jung mi abbiano spesso fatto confusione negli anni passati. Ma con il senno di poi, sono entrata nell’ottica che preferire l’uomo più grande non è necessariamente dovuto alla figura paterna - anche perché io e mio papà ci togliamo solo 19 anni e lui è tutto fuorché il tipico uomo quarantenne che si vede in giro; lo scambiano spesso per il mio fidanzato, per il mio amico o addirittura per mio fratello, idem per mia mamma.
Perciò il complesso di Elettra non mi riguarda assolutamente.
Mio papà incarna l'ideale del classico principe azzurro che immagina ogni figlia, il proprio super eroe, e lui lo è stato davvero per me.

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1. De igen is kellek, sőt, nem is egynek :D
2. Az anime és a japán iránti szeretet nem korhoz kötött te gyökér :D Menj és ugasd le a PC stb. játékok tesztelőit, mind a harmadik vagy a negyedik X-et tapossa, akkor ők is gyerekesek?:D Vagy aki a rajzfilmeket rajzolja az is gyerekes, mert animét rajzol vagy képregényt? :D IDIÓTA.
3. Huh te jó ég, júliusban ért véget a szinte egy éves kapcsolatom, nyilván most újra, kapásból arra van most szükségem. Igen, biztosan bazd+!
4. Igen, valószínűleg 26 évesen majd összeházosodok csak a te kedvedért, gyártok három gyereket, hogy aztán ne tudjam eltartani, miközben az ország lakosainak nagy része a mélyszegénységben fetreng, és nem, nem azért mert ne lenne meg a megfelelő iskolai végzettsége és szakképzettsége ;))))
5.Örülök neki, hogy ilyen sok szabadidőd van és nekem írsz, ahelyett, hogy az elég gyatra lelkeddel foglalkoznál, ami igen szegényes, ahogy elnézem. Ha nem volna az, akkor nem egy idegen (mert neked tutira az vagyok) askjara írnád a szubjektív véleményedet, ami igazából senkit sem érdekel. De vagy annyira "érett" hogy ezt ne vedd észre és felesleges egyoldalú beszélgetésbe keveredj valakivel, akit nem érdekel, hogy mit mondasz. Javaslom a könyveket unaloműzésképpen, mert úgy látom nem leled a békédet. Nem mások ócsárolásával kéne magadat önmagad előtt fényezned, hanem inkább rálelni az eléggé eldugott erényeidre, hogy normális öregember legyen belőled, és ne egy takarító, aki a lakásom előtt szedi majd fel a szemetemet. Hát nem volna jobb inkább a saját lelki szemetedet kiürítened, mint később az utcáét? Ne rabold az időmet. Ha a tiéd ennyire olcsó, akkor pazarold másnál.

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Premessa: di solito qui sopra cerco di far vedere la parte più spontanea e autoironica di me, ma in questa risposta cercherò di essere seria (solo per la cosa che hai scritto in parentesi).
Inizio ponendoti una domanda: leggere un manga, non è forse più o meno come leggere un libro? Guardare un anime, non è forse più o meno come guardare un telefilm? Ovvio che ci sono tante differenze, ma la base è sempre quella: una passione che ti porta a usare il tuo tempo attaccata al pc o a un foglio di carta. E allora perchè guardare un telefilm o leggere un libro sono definite cose "normali" mentre i manga e gli anime no?
Voi partite dal pregiudizio che "sono cose per bambini", ma vi assicuro che non lo sono. Tra gli anime di questa nuova stagione che sto guardando ora, tre vanno in onda dalla mezza alle due di notte in Giappone: significa che non sono adatti ai bambini. Per questo li danno così tardi. "Anime" non vuol dire per forza Pikachu, gli anime/manga possono trattare anche di tematiche forti, profonde, in maniera analizzata, psicologica, ben pensata. Possono essere molto migliori di quei film e quei libri che voi considerate normali. E poi, anche se gli anime fossero solo pokèmon o digimon, scusate, chi vi dice che solo per questo non vale la pena di guardarli? Voi vi fermate al "sono disegni su carta" e non cercate di apprezzarne la bellezza, la profondità, ma io vi assicuro che C'E' in ognuno di essi. Sì, anche nei Pokémon.

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Dopo aver puntualizzato questo, volevo dire un'altra cosa. Una cosa da psicopatica eh, ti avverto, ma io personalmente la sento molto. Gli anime sono un mondo di magia. E' un modo per scappare dalla realtà. Con questo non intendo dire, bada bene, che non bisogna vivere la propria vita. Voglio solo dire che, se in un momento ti senti triste e hai voglia di liberare la mente e pensare a qualcosa di diverso, ti basta prendere in mano Kuroshitsuji e ti ritrovi nell'antica Inghilterra dell '800, oppure apri Bleach e ti materializzi alla Soul Society, e vivi per poche ore un'altra vita, in un altro mondo. Ti affezioni ai personaggi. Ti ritrovi in un posto caldo, sicuro, leggi frasi che ti commuovono, vedi immagini che ti fanno ridere, ti fai prendere da qualcosa di esterno alla tua vita che ti rilassa e ti fa sentire bene almeno per un po'.

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Io HO una vita al di fuori degli anime/manga. Ho dei problemi, ho delle faccende da sbrigare. Studio, esco con qualche amica. Sono innamorata persa di un ragazzo. Il fatto che io legga manga non significa che io pensi solo ed esclusivamente a quello, significa semplicemente che ho una passione. Ci sono tanti tipi di passioni, c'è chi ama la danza, chi la recitazione, chi i film di Hollywood. Io, come passione, ho il calcio e i manga. E non ci vedo nulla di male.

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