#sensualità

Esplosioni d'ira, pareti che tremano e si crepano, e nel sopra suolo scatta l'allarme terremoto.
-RIDAMMI/LA MIA/NESSIE!-
/alcuni minuti prima/
La rossa, alzò l'asticella della malizia e della sensualità, lo alzò talmente tanto che il biondo, non solo iniziò ad impazzire di bramante desiderio /avendo la propria asticella molto più che alzata/, ma stucchevolmente colpito restò quasi senza parole. Era la materializzazione dei sogni recenti, una versione evoluta della sua amata rossa. Sia messo agli atti signor giudice, che Kaede non aveva nulla da ridire o di che lamentarsi, nella loro inesperienza, quanto fatto con Renesmee fino ad oggi non solo l'ha sempre appagato, ma è andato persino oltre ogni più rosea aspettativa. Ma nelle ultime settimane, Kaede si era chiesto spesso se non fosse..come dire, troppo insistente(?), troppo fogoso(?), troppo ossessionato(?) da lei. Spesso, aveva come l'impressione di osare troppo e che lei, forse per troppa educazione o amore, non aveva la forza o il coraggio di mettere dei freni alla libido del biondo. Quindi, questa parentesi hentai da gioco di ruolo improvvisato, era un qualcosa che Kaede da giorni sognava, sperava di vedere sbocciare nella rossa, e ora, ora che stava realmente accadendo tutto ciò, era una benedizione tale, da lasciare il biondo in estasi e, così commosso da ritrovarsi con gli occhietti lucidi di gioia.
-Principessina, stai iniziando un gioco che finirà con la tua disfatta-
Kaede era un fremito, era una carica ormonale vivente, era un motore da 600 CV di potenza pronto per essere liberato..e più si agitava e più lei alzava tiro. Femme fatale, aguzzina, boia mietitrice, regina del night club.
-Oh si principessina, lo senti quanto è grosso? È tutto tuo. Prendilo e punisci questo malfattore..perché ti voglio cäzzø! Ti voglio, qui, ora, adesso!-
E al suo concedersi, scattò il semaforo verde. Il motore venne liberato, tutti i cavalli nella loro potenza vennero sprigionati, e in un guizzo, Kaede scattò, afferrando la rossa con forza e, andando verso la parete la inchiodò lì, mentre lesto la spogliava, mentre lesto si spogliava, mentre lei continuava a soffiare su di lui, a sfidarlo, a provocarlo..eh troppo facile con lui.
-Si si principessina, urlerai così tanto che ti sentiranno anche nei regni vicini, mi supplicherai di smettere..ma io ti ammazzerò a colpi di cäzzø principessa!-
E senza indugi ne pietà, tenendola serrata a se la pênetrò, con virilità, con audacia, con foga e passione, col brivido del rischio. Oh il giovane come ci dava dentro in quella danza inusuale ma dalla carica ërøtïcä unica. Era un nuovo viaggio verso un nuovo mondo della passione, era amore e sëssø sfrenato, era..tutto così stranamente idilliaco che per un brevissimo attimo ebbe la sensazione di fare sëssø con un'estranea. E quella sensazione, prese sempre di più forma. Renesmee era lei, nel corpo, ma qualcosa nei suoi occhi, nei suoi tocchi, nelle sue frasi era diverso.
Pt.1

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*Si mørse il labbrø, accusando il colpo come mai le era successo prima. Tirò appena indietro la testa, mostrando il sënö in tutta la sua maestosità. I søspiri agitati prendevano tono ad ogni møvimento.*

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- metti due ditä dentrø, ti prego∼

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*Le sue suppliche smorzavano l'angustia che si abbatteva su Astrid. Il viso imporporato suggeriva il piäcere intenso e incontenibile.*

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- sì, così. Ora... ora più veloce
Ah! Sì sì

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*L'esplosione raggiunse l'apice, esplodendo. Era un fiume in piena da troppo tempo e bastò il solo tocco per inondare i terreni aridi, campi minati dai proiettili del passato. L'odore della polvere da sparo è ancora nell'aria ma Astrid sentiva che il tifone avrebbe spazzato via tutto. Si abbandonò al piacere dei tocchi. Le gambe tremavano e l'aria si riempiva della sua essenza vibrante, fino a raggiungere la vetta.*

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- ah! V-vėngø Cloud

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*Esclamazione, appartenenza, passione. Il cielo si tinge di questi colori, l'aberrazione abbandona - per ora - l'aria, lasciando solo il dolce sapore di miele.*

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- tocca a te∼

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*Il viso accaldato, gli occhi lucidi, la mente instabile. Sembravano montagne russe, scossa dal terremoto. Si portò su di lui, un ultimo sguardo, una ricerca: era pronta? Le sue mani la perlustravano come un antico artefatto, un quadro tutto da ammirare, una scultura da osannare. Mentre lui, erøticø canto, la schiera angelica che sorvola il firmamento, concedendo a loro questo angolo di mondo, un momento che suggellerà la promessa. Dammi le tue mani, riversa il tuo amore, lo senti il profumo del piacere? Una scommessa che trafigge le carni, che marchia la schiena di graffi. Lo baciò, ennesimo atto prima di accogliere definitivamente il mëmbrø pulsante, atto che ne disignò il ristoro: banchettate, oh dèi, in questa notte di festeggiamenti e vizi.*

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- è la tua prima volta, vero? Grazie per... avermi onorata così

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*Astrid rivelò il suo lato maturo, una femme fatale che danza su carboni ardenti, mostrando l'eleganza femminile, l'essenza della donna, i suoi oli essenziali che ubriacano la gola maschile. Un movimento, il sangue ribolle.
Su e giù.
Le voci si intrecciano, suoni e rumori creano l'armonia. Il Fato dona loro l'ërøtismø. Le mani si legano, incarnazione primitiva, accenno burbero, apostrofo selvaggio. Astrid sapeva come muoversi, armeggiare la sensualità. Tutto di lei danzava, piroettava dinanzi agli occhi del maggiore.*

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- tøccami

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*Un semplice ordine, lo invitava ad abüsärë di lei, a scoprire quelle cärni che solo in un frangente tale assume un sapore differente.*

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- brämami Cloud. Voglio che mi fai tua. Stringimi

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*Richieste ansanti, che alternano gëmïtï insaziati, frenetici, incontrollati. Accoglila prima che il tempo scada, prima che le fiamme si espandano in un incendio che mai più alcuno fermerà.*

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- muøviti anche tu

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Lascia cadere le passioni e l'odio, come il gelsomino lascia cadere i suoi fiori appassiti. Indifferente agli allettamenti del mondo, metti pace nel tuo corpo, metti pace nelle tue parole, metti pace nei tuoi pensieri. Risvegliati da te, sii l'osservatore di te stesso, onsapevole e autonomo, vivi felice.
C’è un luogo dove la pace della natura, dei sensi, dell'essenza stessa della persona filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi, dove i venti ci comunicano la loro forza e gli affanni si staccano da noi come foglie. Non è difficile arrivarci: basta guardarsi dentro ed avere un cuore pulito, e il volto di chi lo mantiene tale.
Renesmee Bailey era l'artefice del suo cuore pulito, della sua anima in pace, della sua stessa pace col mondo.
Ella era l'inizio e la fine, il tutto e il niente, era gioia, era amore, era felicità nello stato più puro.
Appisolato, assorto nei suoi pensieri di pace, tuttavia non dormiente, percepì lo spostamento della rossa e, nel riaprire gli occhi, il suo cuore perse alcuni battiti, forse perché non si aspettava di trovarla così vicina, forse per il sobbalzo stesso avuto dalla ragazza, tuttavia non si agitò, e nemmeno reagì, si limitò semplicemente a guardarla con espressione serena, ignaro di quanto di lì a poco sarebbe accaduto.
Sogno o son desto?
Una domanda legittima. Se stava sognando, quel sogno avrebbe potuto solo che avere un lieto fine, ma se fosse stato sveglio invece, in cosa sarebbe sfociato quell'assalto tanto inatteso quanto sperato?
/Aò! Ma che davvero dici? Ma che pippe te stai a fà?? Dajecazzo! Dajeee!!/
Chi sei tu? Ingenua ragazza, timida ed impacciata, genuina e solare che ora si mostra sotto la figura di una donna passionale, decisa, focosa al punto giusto, che sa quello che vuole, che sa soddisfare. Donna..per l'uomo che non deve chiedere, mai!?
Kaede, ancora una volta, si ritrovò spiazzato e al contempo compiaciuto, esattamente come nella mattinata di quel giorno era vittima designata delle avance audaci della rossa, ma questa volta avrebbe preso il controllo, questa volta sarebbe stato lui a dettarne i ritmi, a prender la situazione in mano, a fare ciò che voleva e come lo voleva. E come in un perfetto copione, ella, avvinghiata al suo corpo, venne portata fuori dalla vasca, e usciti dal bagno si ritrovarono adagiati sul letto, lo sguardo di Kaede su di lei, affamato di desiderio e passione che non poteva lasciare spazio ad altre interpretazioni..lei sarebbe stata suo!
/Dimme un po', e com'è che da 50 sfumature de DajeKaede semo passati a stranger things?/
Con un colpo di reni e di gambe, di schiena e di cosce, il biondo /ancora una volta/ si ritrovò messo sotto /in ogni senso/.
L'istinto e razionalità, le due facce della stessa medaglia, e mentre una urlava, sapendo esattamente cosa fare, l'altra, quella più pacata e accondiscendente si arrese all'irrefrenabile sensualità schierata dalla rossa.
Pt.1

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Per il comodante Zen, la prerogativa assoluta era la totale obbedienza o sottomissione alla sua persona. In lui, non vi era sempre una logica o un senso, era una creatura molto capricciosa e viziata, se gli balenava un'idea in testa, essa doveva essere portata a compimento, e lo stesso accadde quella mattina. Perché quella mise sexy? Non c'era un perché, ne un senso, (forse, chi può dirlo) semplicemente gli girava così, ma nonostante il suo non interesse sëssüälë, non poté non ammirare l'avvenenza della giovane, alla quale palesò l'apprezzamento.
Z: sapevo saresti stata bene, ma non immaginavo così tanto. Ragazzo fortunato quel Cloud!-
E ora? Quale compito avrebbe spettato la giovane? Allietare il comandante con qualche arte particolare? O forse, qualcosa di anche peggio? La piccola creatura, scese dal suo trono e lentamente si portò verso la giovane, girandole attorno, osservandola, scrutandola, era davvero un'opera d'arte di sensualità fatta persona, una pelle liscia come seta, forme sode e giuste, una figura ben modellata dagli dèi dell'eros, si, era dannatamente attraente e perfetta. La piccola mano del comandante, schiaffeggiò quel sedere marmoreo, e una risata compiaciuta sfuggì dalla sua bocca, risata dovuta tanto all'imbarazzo della giovane quanto al suo non aver avuto reazioni isteriche o stizzite, sicuramente non aveva apprezzato, ma come si poteva vedere malizia o perversione in una creatura dalla parvenza di un infante alieno?
-Puoi chiamarmi Zen-
E bada bene cara Astrid, che su tutta Tera, le creature che avevano avuto il privilegio di poterlo chiamare per nome, si potevano contare sulle dita di una mano. Quindi, il potere del fascino di un corpo ben modellato era in grado di ammaliare persino un comandante come Zen? Assolutamente no! La verità era molto più semplice, Zen era una creatura molto potente, e come tutte le creature del suo calibro, percepire entità potenti era un gioco da ragazzi, e l'essenza di quel Sukuna sprigionava un'aura così potente che avrebbe potuto percepirlo a chilometri di distanza. Forse Astrid da sola poteva essere debole e ingenua, ma con uno spirito del genere era meglio non scherzare.
-Il tuo compito per oggi è molto semplice, starai sul pontile ad osservare come lavora la mia ciurma, poi, al tuo ritorno mi farai un resoconto-
Semplice, doveva solo osservare i marinai lavorare..o, essere oggetto di osservazione da parte di tutti.
-Ora vai, ho molto lavoro da fare-
E senza guardarla ne aggiungere altro, congedò la giovane. Fuori dalla stanza, Astrid venne accompagnata da un evidente marinaio imbarazzato, che non osò ne guardarla ne proferire parola, d'altronde, reggere la pressione d'innanzi a così tanto fascino non era una cosa per tutti.
Nel frattempo sul pontile, i marinai erano intenti ad armeggiare con le varie attrezzature per la grande pesca...
Pt.1

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Le amicizie che hanno secondi fini o conflitti di interesse indovina un po?
Non sono amicizie!
Primo , e dovrebbe essere una legge
Secondo , è normale provare dell'attrazione per qualcuno , se noi non trovassimo interessante una persona non ci approceremmo ad essa né ci costruiremo un qualsiasi tipo di relazione
Se purtroppo non si hanno dei principi morali , dei freni inibitori eh può approfittarsi non solo sessualmente di qualcuno ma anche emotivamente.
Da certe amicizie sfociano delle bellissime relazioni nulla in contrario, ma come ribadito all'inizio se ci sono secondi fini o conflitti di interesse purtroppo non stiamo più parlando di amicizia.
Succede di innamorarsi del proprio miglior amico o di quella ragazza bellissima che fa parte della compagnia, capita che ci si possa fare un pensiero.. una volta poi ognuno si fa l'analisi del tipo "è una fantasia, è un desiderio , mo che fo? Li reprimo, mi dichiaro"
Ed il sesso non può arrivare ad inzozzare tutto , nel senso se tu desideri una persona non la desideri solo carnalmente
E per capire di essere bramoso e volere l'altra persona (e di "inconsciamente" c'è poco alla fin fine se analizzi quello che provi e cosa ti succede) devono passare anni
Noi siamo attratti da quello che ci piace , per farci saltare il pallino "o mio dio la scoperei" ci deve essere un mix di "sensualità, magnetismo, consenso ecc"
Tu non ti puoi scopare una persona per prima impressione
Tu non mi puoi scopare chiunque perché vuoi scopare
Se desideri persona x che è in un certo modo non puoi andare con chiunque immagninandoti sta persona
Stai facendo del male a te stesso e stai giocando con qualcuno che non ne può nulla che potresti illudere e ferire
Oltre ad educazione sessuale fate anche educazione affettiva , vi prego
Io sono convinto che tanti amicizie sono false, sono solo legami di interessi, di convivialitá e sopravvivenza , e poche sono le amicizie vere
Basare tutto sul sesso può significare avere una dipendenza

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Che conoscere se stessi fosse complicato le era ormai chiaro, do fatti aveva pian piano abbandonato l'idea di dover necessariamente analizzare ogni singolo comportamento e pensiero pronunciato e non.
Vivere d’istinto era stata forse la migliore decisione della sua intera esistenza, il che era tutto dire, dal momento che ormai aveva perso il conto della sua età anagrafica. Quella mentale ed emotiva non era mai andata oltre i venti, forse perché era cresciuta nella bambagia, tra il lusso e i privilegi che comportava la vita sull’Olimpo. E neppure il suo corpo poteva tradirla, avendo smesso di maturare una volta compiuto il fatidico ventennio.
Ma quando ogni sera si guardava allo specchio, spogliata dell’avvenenza di cui ogni giorno si vestiva, cosa rimaneva? Forse non era altro che una ragazzina sciocca, viziata, annoiata dalla vita e dall’eternità a cui era stata condannata; sua madre glielo ripeteva sempre, con quel suo tono colmo allo stesso tempo di saccenza e delusione.
E la semidea oramai pareva essersene convinta.
Sopperiva alla noia ricercando costantemente attenzioni, cedendo spesso ai piaceri della carne; le bastavano una carezza e un’occhiata suggestiva per provare l’effimera ebbrezza del sentirsi viva. Gli déi, in fondo, erano stati incredibilmente magnanimi con lei, donandole una bellezza mozzafiato e una sensualità senza eguali: la ricetta perfetta per una vita fatta di storie di una notte.
In soli due anni di college Electra deteneva il record di nasi rotti e cuori infranti, eppure quando si ritrovava da sola con i suoi pensieri non poteva far altro che avere / paura /. Paura di essere destinata a condurre un’esistenza nella più totale solitudine.
Dopotutto chi mai avrebbe potuto desiderare di avere accanto un essere tanto superficiale?

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Buongiorno Ila 👩🏼‍🚒
Mi hanno sempre affascinata le feste in maschera, dacché venivano organizzate nelle corti a quelle oggigiorno aperte al pubblico nelle discoteche, principalmente (anche se ormai, ahimè, vengono sempre meno). Mi piace, soprattutto, l’idea dell’estetica, il tempo e la cura impiegata nella scelta del costume, che sostanzialmente era quello che dava nell’occhio, il vero protagonista della serata - sfarzo ed eleganza, sensualità e nobiltà, la complicità di mettersi in mostra senza mettersi realmente in mostra. Sarebbe una delle poche occasioni dove lotterei per stare al centro dell’attenzione, mascherata ma non vestendo qualche costume sbarazzino, al fine di imitare qualcuno, mi impegnerei ad indossare un abito a tema ma versandoci il mio sudore, le mie idee, il mio gusto e sensibilità.
Sai, mi suscitano un senso di scoperta e ricerca, non soltanto nel vestito ma anche al momento della festa, individui celati dietro la maschera: una notte ove siamo noi senza essere noi - possiamo essere chiunque e non essere giudicati.

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Purtroppo non ho mai avuto l’occasione di partecipare, ma spero in futuro di riuscire ad entrare nel giro giusto – nell’eventualità, organizzerò io balli in maschera nella mia amata Versailles.

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La censura in alcuni contesti è doverosa. Purtroppo sul web si può trovare di tutto: animali maltrattati, uccisi brutalmente, bambini e anziani violentati, picchiati, pedofili, maniaci di ogni qualsivoglia genere e così via...
È bene filtrare i contenuti, ma è anche vero che, su Tumblr, come su altri siti e applicazioni (allego foto di un articolo recente riguardante la censura proprio su Instagram e Facebook; decisamente inutile a mio parere), questa politica è diventata un po’ troppo rigida. Tende a limitare molto cose riguardanti il contatto fisico, la sensualità, l’erötismø...oscura account che non ne trattano quotidianamente ma che, di tanto in tanto, postano qualcosa di nemmeno troppo esplicito (nella maggior parte dei casi). In sintesi, tutto ciò ostacola la stessa esperienza, portando al conseguente allontanamento dal social.

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