@echidiechi

Erica G. (Echoes)

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Si, scrivi bene cara Echoes, permetti agli altri di entrare nei tuoi spazi in un modo molto coraggioso, non hai paura di farti leggere, di far capire che vivi quello che imprimi sulla carta. Leggendoti ho riflettuto sul fatto che siamo molto più animali di quanto crediamo, che la nostra filosofia..

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"non credevo che un'assenza fosse così presente!". Ti capita di trovare questa emozione ? Se sì qual'è la tua reazione ? I sentimenti si sono mai trasformati in "odio" ? sei una persona che resta o che va via di fronte alle mille difficoltà ? Insomma il tuo pensiero riguardo l'argomento.

Di assenze presenti ne ho a migliaia, sai? Provo continuamente questa emozione e, come avevo scritto in un pezzo di un mio racconto, passare del tempo senza una persona è come passarlo con quella persona, perché "i pensieri ti tengono ancorato, ancora più di quanto lo eri prima, a me".
La mia reazione è stare male sia fisicamente che psicologicamente. Cerco di recuperare quella presenza, tentando di ristabilire un rapporto con quella persona in tutti i modi e, se non ci riesco, comincio sinceramente a soffrire questa presenza assente. I miei sentimenti non si trasformano mai in "odio": a volte mi arrabbio per qualche momento, perché non trovo corrette certe sparizioni, ma poi sono più la tristezza e la malinconia ad avvolgermi, che rabbia e odio.
Io sono una persona che resta sempre, non me ne sono mai andata, finora. Sono gli altri che se ne vanno.

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Liked by: Panphobia—

Sei destro/a o mancino/a? La mano che usi per scrivere la usi anche per tutte le altre cose (tipo mangiare, soffiarsi il naso, tagliare con il coltello) ? Oppure ‘distribuisci i compiti’ fra le due mani? :)

Meegara’s Profile PhotoMeg
Sono destra e uso sempre e solo la destra, per ogni cosa.
Non me ne voglia la sinistra, ma sono già abbastanza imbranata di mio, se usassi lei per tagliare con il coltello, ad esempio, penso che farei dei grandi disastri!
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Ma no, sono sicura che siete bravissimi :3

Ehm, mah, chissà! A me piacciamo (?) però sono di parte, ovviamente. E riconosco che abbiamo delle pecche. Ma ci mettiamo il cuore, sai com'è.

..e cosa ti succede quando vieni lasciata sola? (so che è pesante come domanda, se non ti va non rispondere)

E non credi che nel momento stesso in cui vai ad "improvvisazione" tu sia veramente te stessa? Cioè, come potresti fingere in poco tempo di essere qualcun altro? La prima reazione che hai, quella spontanea, secondo me potrebbe celare molto più di te di quanto tu possa credere. Almeno, io la penso così: nell'istante stesso in cui improvvisi, sei più vera che mai. Ci hai mai pensato?
Oh, davvero credi che io scriva bene? Oh, io-io... grazie, ne sono davvero onorata, mi fa tanto piacere, sei gentilissima.
... cosa succede quando mi abbandonano. Uhm. La domanda, sì, è pesante, ma ti rispondo lo stesso, perché credo che qui ci sia me stessa.
Hai mai avuto un attacco di panico, Sabrina? I brividi di freddo, tremare incontrollabilmente, piangere, cominciare a tirarsi i capelli e far fatica a respirare, mentre immagini confuse ti passano per la mente, urla terribili ti avvolgono le orecchie, e allora cerchi di tappartele per non sentire, non svenire.
Quando qualcuno mi abbandona, all'inizio reagisco così, malissimo: fa male, non immagini quanto, soprattutto perché ultimamente capita spesso. Poi mi nascondo sotto al letto e tutto migliora, sì, va tutto meglio. Comincio a stare tranquilla e mi impongo di non farmi prendere dall'ansia. Però ne soffro tantissimo.
Comincio a chiamare, mandare messaggi e implorare il ritorno della persona. Cerco di riaverla come posso, la inondo di parole dolci e sofferte, le dico quanto ho bisogno che sia accanto. Ma se il suo è un vero abbandono, anche queste parole saranno ignorate. E sai io che faccio?
Aspetto. Comincio a contare i giorni dal suo addio e aspetto che ritorni, continuando a cercare. Continuando a vivere quella persona per giorni e giorni. Mi dico: "Aspetto un mese, e poi se non torna ci do un taglio", ma non lo faccio mai, non ci do mai un taglio. Così vivo sempre persone che nemmeno associano più un volto al mio nome.
E ho trovato un'immagine, recentemente, che descrive benissimo questo, ecco qui.

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Adesso va meglio (: Dopo aver sbattuto sull'ombra del muro e essermi fatta male va meglio ma è difficile, improvviso molto spesso. Sei una ragazza che si legge dentro, per questo scrivi così bene, sei chaira e tutto quello che è chiaro nasconde in seno la complessità..come diceva Einstein (continua)

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http://25.media.tumblr.com/tumblr_m96o68fyT81qztheko1_500.jpg al lavoro non dovrebbero assumere per le capacità e professionalità? Se una persona magari dopo diversi anni di buon lavoro, confessa di essere gay, perché licenziarla? Che ne pensi?

Penso che questo sia un motivo in più per pensare che le persone facciano sinceramente schifo. Ora mi chiedo cosa c'entra l'orientamento personale di una persona con il suo lavoro, perché non cambia assolutamente nulla. Se qualcuno ha un lavoro e ha delle capacità, che cazzo c'entra di che sesso è la persona che ama? Mica il lavoro si basa sulle relazioni sociali che un individuo ha! Il posto di lavoro dovrebbe essere qualcosa che ti permette di vivere, non in base alle persone che frequenti, ma alla disponibilità manuale e di pensiero che tu offri!
Al giorno d'oggi, pensare di licenziare qualcuno perché è gay è una cosa che mi dà la nausea, davvero. Questo fenomeno è come il razzismo culturale e religioso: semplicemente vergognoso.

...e si sa, quando l'anima è assente il corpo si ammala. Puoi andare avanti, fingere, ma prima o poi, in un modo o nell'altro, ci si trova a fare i conti con quello che si è e con gli altri. Ti trovi in queste parole? (:

Io credo di sapere più o meno chi sono, sai? E la mia anima è talmente presente, dentro al mio corpo, da farmi quasi male per come vive tutto intensamente. Ogni parola, ogni gesto, ogni spazio in più del previsto.
Capisco quello che intendi dire: ora com'è? Sei riuscita a tenere più unite queste due parti di te?
Sai, è difficile, a volte, però credo che affrontare se stessi sia necessario per poter vivere. Almeno con la consapevolezza di essere qualcuno, e non solo un'ombra proiettata nel muro.
Per quanto riguarda la paura d'abbandono, beh... è la mia vita. Ho una lista di chi mi ha abbandonato. Ho il terrore di essere abbandonata. Sento una minima distanza non prevista e subito cado nel panico e, beh, puntualmente vengo lasciata sola.
Cerco sempre di ricredermi, ma sai, è difficile, perché ogni volta che affido il cuore a qualcuno torna con dei grandi vuoti, pezzi mancanti che qualcuno ha pensato bene di portare via con sé.

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Liked by: Aghi

MI ha colpito molto quando hai parlato della paura di essere abbandonati..credo che dietro questa frase si nasconda un mondo...Si, sono anche io insicura, insicura delle mie reazioni. Vedi, è difficile da spiegare ma ho vissuto molti anni come se il corpo fosse un'entità divisa dall'anima -continua.

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Grazie mille, davvero, lo apprezzerei moltissimo!

Figurati, sarà un piacere! Ma dovrai fingere che siamo bravi anche se ti facciamo schifo, ahahah

Che bello, adoro il fatto che le componiate voi, mi piacerebbe tanto sentirvi!

Per Pasquetta in teoria dobbiamo fare una serata, magari chiedo a qualcuno di fare qualche video e te lo mostrerò.

E con questo gruppo che genere fai? Mi ricordo cosa suoni con l'altra band, ma non ricordo se mi parlasti anche di quali canzoni fate con questo...

Canzoni nostre. E siamo molto vari, per certi versi assomigliamo a Toto, Pink Floyd, Dire Straits, ma abbiamo anche influenze più rock come Led Zeppelin. Componiamo io e il chitarrista, quindi più che altro seguiamo i nostri gusti musicali.
Liked by: Assenzio

Capisco, ma nell'altro gruppo siete solo tu e il chitarrista?

Oh, no! Siamo io, lui, un altro chitarrista, un bassista e un tastierista. Niente cantante perché cantiamo noi, una canzone a testa

Che tesoro(: mi viene in mente che quando si va in un posto nuovo si riscontrano sempre problemi nuovi e ci sembra che gli altri non capiranno mai come ci sentiamo...in realtà, anche se diversi, siamo tutti uguali ed è forse la cosa più difficile da assimilare. Ti definiresti più decisa o insicura?

Io mi definirei più insicura. Non so mai nulla, né cosa fare, né chi sono, né dove sono, né perché sono.
Ho sempre la paura di essere abbandonata, di sbagliare; anzi, di essere sbagliata.
Penso che l'insicurezza potrebbe essere il mio secondo nome, sai?
E tu, invece?
Liked by: Assenzio

Credo che sarà così, ora ci possiamo vedere tutte le domeniche :) tu invece ogni quanto tempo suoni con i tuoi gruppi?

Yup, che bello allora!
Io ogni venerdì con il gruppo di cover e ogni sabato e domenica con l'altro. Solo che questa settimana a causa della gastrite e colite hanno fatto senza di me.

Spero proprio che ti passi, mi dispiace sentirti dire che stai così. Col gruppo va sempre tutto bene, con le altre mi sento a mio agio, mi succede di rado, ma se sto con loro è diverso. A prescindere dal fatto di suonare insieme, che è una cosa bellissima, mi piacciono come persone.

Sì, con un po' di tempo passerà.
Che bello! Amo quando c'è tanta intesa in un gruppo, la stessa musica sembra più bella, non trovi? Spero vivamente anche che riusciate a trovarvi più spesso, allora.

Abbastanza bene, il compito non è andato proprio benissimo, ma non fa niente, e sono di buon umore perché oggi sono andata a provare col gruppo dopo parecchio tempo che non ci vedevamo. Come mai questa stanchezza?

Oh, e com'è andata con il gruppo?
Mi dispiace per il compito, ma sono contenta che tu stia comunque bene.
Mmh, perché dormo poco ultimamente con i dolori allo stomaco e i crampi mi stancano un po'. Non importa, comunque, tranquilla, niente di grave. :)

Erica, come stai?

Oh, cara Ilaria, buongiorno!
Non sto tanto bene - sempre per lo stomaco - ma per il resto sono abbastanza indifferente, sono troppo stanca per preoccuparmi di altro.
Tu come stai?

Esattamente, così devi fare.

dany
Il punto è che sono troppo buona. Va beh, devo imparare ad esserlo solo con chi se lo merita.

A questo proposito mi ricordo le parole di un filosofo studiato alle superiori. Diceva che la nostra anima conosce già gran parte delle risposte che cerchiamo in altri, solo che preferiamo continuare a porre domande per aver più punti di vista ^^

Sempre più belle le tue parole, davvero.
E concordo su quanto hai appena scritto del filosofo che diceva così: le risposte, le abbiamo solo che abbiamo bisogno di sentircelo dire per essere sicuri di non sbagliare, per sentirsi dire quello che speriamo di sentirci dire.
Oh. Davvero, sono contenta di aver trovato qualcuno di così vicino, comunque.

Grazie, sei molto gentile (: Mi sposto tra due luoghi, uno più grande e uno decisamente più piccolo ma entrambi sono abbastanza vicini a Treviso di cui conosco la stazione e la libreria vicino alla stazione (; Si, si legge per cercare qualcosa di sè, conferme, smentite, zone d'ombra...(aspetta ^^)

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Non è colpa tua, son io che non ci ho pensato! Comunque, non credo. Io spero per te che lui torni, non può mandare tutto a fottersi così.

dany
Ultimamente sembra che la gente non sappia far altro che mandare tutto a fanculo, sai?
Oh, se vuole tornare torna. Se non torna, però, mi sa che cambierò un po' radicalmente e che la smetterò di essere così buona e dolce, mi sto un po' rompendo di essere mandata a fanculo.
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quali sono ? c:

Gianluca
Ne ho moltissimi, i più disparati.
Invece di chiamarmi "Eri", c'è chi mi chiama Harry, ancora dalle elementari, per la mia ossessione su Harry Potter.
La mia migliore amica mi chiama Yaka dalla terza elementare, se l'è inventato lei e mi ha persino inciso un braccialetto con questo soprannome.
Il mio migliore amico mi chiama Elly, una fusione tra Erica e Olly, che era il nome della protagonista del mio primo racconto.
Un amico a cui tengo molto mi chiama Eco, perché dice che sono la sua Eco, l'Eco dei suoi pensieri.
Il mio chitarrista mi chiama semplicemente D., perché ho una collana con la lettera D che porto sempre (non ha mai capito il suo significato, nonostante glielo abbia spiegato diecimila volte).
Ed infine, il più recente: un'amica ha cominciato a chiamarmi Evryluccia, un misto tra Ericuccia e Evil, visto che dice che sono dolcissima e che devo diventare più "evil", appunto.
Questi sono i più importanti, per me.

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