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Erica G. (Echoes)

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Visto che sei stanca ti lascio andate, a domani. Buonanotte

Onioshi
Mi dispiace... Buonanotte. Rileggiti lo sfondo tutte le volte che puoi, mi raccomando.
Non sei sola.

di concentrati sulle tue passioni e te stessa. Coltivando i tuoi interessi, trovarne dei nuovi. Potrebbero essere buone distrazioni. Soprattutto concentrati su delle persone che sai non ti lasceranno, che hanno bisogno di te come tu hai bisogno di loro. Ma di cosa? Se non volessi, non lo farei.

Annie.
Le spiegazioni, nella famiglia, le ho chieste e forse era meglio non saperle. Non importa, comunque.
Sei molto dolce, cercherò per davvero di seguire questi tuoi preziosissimi consigli. I miei interessi, le mie passioni ci sono sempre e sono di ottima compagnia, più che distrazione. Sono amici, quelli di sempre, quelli che non abbandonano.
Ma anche quelle persone che so non mi abbandoneranno, se ne vanno. Poi magari ritornano, ma lasciano vuoti incolmabili.
Sei sempre molto gentile, ripeto.
E mi scuso per l'increscioso ritardo, ero al telefono con una persona che mi ha fatto riguadagnare un sorriso. O forse anche di più.

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Non si tratta di costringerle, ma almeno di capirne il motivo. "La famiglia non si sceglie", ma comunque proprio perché sono legami di sangue dovresti avere il diritto di sapere. Molto spesso, purtroppo, finiamo per circondarci di persone lunatiche e strane, incostanti. Ma sai che ti dico? -

Annie.
-

Ma non preoccuparti, spero solo per te che passi questo brutto momento, qualunque cosa sia. Io non credo di essere dolce, è solo che le persone come te mi colpiscono. Quanto le storie tristi che hai scritto tu, non so se riesco a farti capire con quanta intensità io le abbia lette e rilette.

Mia cara, perdonami ma ho passato questo tempo al telefono con una persona che ha saputo darmi un sorriso.
Sono contenta di averti colpita, in qualche modo.
Sei così dolce. Mi fai venire sempre voglia di scrivere, scrivere e scrivere. Spero tanto che un giorno tu possa leggermi ancora e, leggendomi, pensare di esserci anche tu un po' in quelle parole.

Sai, vorrei solo sapere se stai bene.

dany
Prima no, ora una dolce voce mi ha risollevato un po'.
Io invece voglio sapere di te. Come stai?

Ma si tratta di amici? Se non vuoi rispondere non farlo! In ogni caso, ogni volta che hai questa impressione, perché non provi a parlarne con la persona interessata? Non in modo troppo eccessivo, ma provaci. Così magari ci penseranno due volte.

Annie.
Sì, un amico.
Non ne parlo per paura di diventare troppo ossessiva o perché comunque non voglio costringere le persone a rimanere. E ad alcune di loro proprio non posso dire nulla, si tratta di persone con cui ho un legame di sangue e se mi abbandonano... posso solo accettarlo.
Sei molto carina, comunque, a consigliarmi e ad ascoltarmi, ti ringrazio.

"La paura è un'amica pericolosa: devi imparare a controllarla, ad ascoltare quello che ti dice. Se ci riesci ti aiuterà a fare bene il tuo dovere. Se lasci che sia lei a dominarti, ti porterà alla fossa." Che ne pensi di questa frase? Come ti comporti quando la paura si impadronisce di te?

Cassidy
La paura si impadronisce di me quasi costantemente, devo ammetterlo. Per ogni cosa: la scuola, la salute, le amicizie, in particolare le persone.
Mi ha portata alla fossa? Molte volte sì. Ma non sono mai riuscita veramente a controllarla. La conosco bene, potrei raccontarti tutte le sue particolarità, sai? Forse è l'amica che conosco meglio al mondo. Mi chiama per nome e mi accarezza le guance continuamente, con le sue mani fredde; mi abbraccia con un calore falso; mi colora con un pastello sbiadito.
Quando succede cerco di reagire, di uscire da quel baratro o di ignorarla, di fare come se non esistesse. Di apparire sicura e allegra davanti gli altri e lasciarla covare dentro di me. Se sono a casa e se mi avvolge così forte, mi nascondo sotto al letto. Sì, una reazione patetica, ma sotto al letto mi sento protetta. Un'abitudine che ho da una decina d'anni, quella di nascondermi lì, e che mi aiuta a darmi il tempo per tranquillizzarmi e tentare di recuperare un po' di forza e di autonomia, per allontanare quelle braccia fredde e così insistenti.

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Sì, posso comprenderti. Non è certamente una cosa bella, è come affidare tutto a delle insicurezze pronte a cadere improvvisamente. Non riesci più a fidarti totalmente di una persona e vivi nella paura. Non tediano, tranquilla. A me piace ascoltare le persone, qualsiasi cosa abbiano da dire.

Annie.
Il punto è un altro: mi fido sempre. Sempre. Così vengo delusa altrettante volte. E sono stanca, perché si accumulano, poi. Ora c'è una persona che dice mi starà vicino, ma lo farà veramente? Ci ho creduto e ora già la vedo allontanarsi; di poco, ma lo sta facendo.

- e pensa invece alle persone che continuano a starti accanto. Sono certa che ne sono parecchie. A volte le persone cambiano, semplicemente. Perderle è orribile, ma non possiamo sprecare la nostra vita aspettando. Bisogna andare avanti, sempre.

Annie.
Il problema è che vorrei qualcuno che mi stesse accanto e basta. Non dover ruotare sempre. Cioè: sì, c'è sempre qualcuno, ma poi se ne va. Arriva qualcun altro. Poi se ne va anche quest'altro. C'è sempre qualcuno ma non rimane. Perché non rimane? Perché fuggire da me?
Non sto aspettando nessuno, al momento, sto solo pregando per vedere dei ritorni e sto implorando per non subire altri abbandoni. Qualcuno che rimanga sempre, così, vicino. Ma non c'è, mai.
Oh, quanta malinconia. Parlami di te, i miei discorsi tediano.

Sì, infatti la s era tra parentesi: una sfortuna trasformata in fortuna. Si ricollega proprio alla frase nella tua bio. Mi piacerebbe rincuorarti dicendo che chi se ne va non ti merita, ma le frasi fatte sono banali. Non lasciare che certa gente ti faccia soffrire, non dar loro questa soddisfazione-

Annie.
-
Liked by: Titti Barbato.

Adesso anch'io ogni volta che leggerò questa parola penserò a te, mi verrà automatico, poi io tendo a fare collegamenti per qualunque cosa. Scusa, capisco se non vuoi scriverlo qui. Comunque la amo perché finisce male per entrambi e a me piacciono le storie tristi, penso che tu te ne sia accorta.

Sarebbe un onore se venissi ricollegata a un'eco, sai? Sei molto dolce, comunque, a pensare a me.
Scusami te, sei molto gentile a preoccuparti, ma io molto restia a espormi troppo, son problemi familiari.
Storie tristi... ah, non hai idea di quanto le ami io. Ti tirano fuori l'anima, vero? Ti spingono a piangere e a esternare qualcosa che nemmeno sapevi di avere.

Nulla di che, interrogazione a sorpresa di filosofia su Platone, non avevo ripetuto nulla ma ho preso 8. Forse perché mi piace tantissimo e riesco a memorizzarla. Perché stai sempre male? Non devi! Non so cos'hai, ma mi dispiace tanto. Se vuoi, ricorda sempre che ti ascolto volentieri.

Annie.
Mi fa piacere che tu abbia preso un così bel voto, dai, è stata molto più fortuna che sfortuna. Io di Platone ricordo poco, in terza avevo un professore di filosofia che non faceva nulla - è durato solo un anno, per fortuna.
Diciamo che c'è sempre qualcosa che arriva e mi brucia l'anima. C'è stato un momento, fino a un mese fa, in cui ero davvero contenta e niente poteva scalfirmi. Ora si sta sgretolando completamente il mio angolo di felicità, e quando cerco di rimettere su un mattone ne crollano altri dieci. Sono molti i motivi che mi fanno male. E sono tutti più o meno ricollegabili a una parola: l'abbandono.

Hai fatto un paragone molto comprensibile, invece, ho capito perfettamente come ti senti, se vuoi parlarne sono qui. Ti piace particolarmente il mito di Eco e Narciso? Io lo adoro tantissimo e sono felice che ti abbia fatto piacere la mia associazione!

Sei molto gentile, ma ci sono cose che qui su Ask non voglio scrivere. Per di più ho la sensazione che qualcuno si stia allontanando da me, e io sono piuttosto sensibile agli abbandoni.
Il mito di Eco e Narciso mi piace molto, sai? Però è diventato "importante" nella mia vita solo da un mese a questa parte. Diciamo che qualsiasi cosa con il nome "Eco" sembra essermi molto vicina. Eco. Ogni volta che leggo Eco e ora non posso fare a meno di pensare a me, in qualche modo, di sentirmi partecipe.
A te invece perché piace così tanto?

Sto abbastanza bene,a parte il mal di testa, tu? Comunque oggi c'era il compito di latino e la versione era sulla storia di Eco e Narciso, quindi mi è venuto spontaneo pensare a te, ecco tutto c: figurati, l'associazione era fin troppo ovvia!

Presente quegli orribili file che trovi nel computer, come qualche orribile canzone di un gruppo che non puoi sopportare, che vorresti prendere e cestinare all'istante per non vederli più sott'occhio, ma non puoi farlo perché sono di tua sorella/tuo fratello/tuo padre/tua madre/per un'amica? Ecco, la mia giornata è esattamente come quel file: vorrei cancellarla dal desktop della mia esistenza ma non posso farlo. Scusa il tristissimo paragone.
Comunque. Eco e Narciso! Che dolcezza! Sono veramente contenta che tu mi abbia associato a questo. Eco... Eco. È un nome molto importante per me, non potevi collegarmi ai tuoi pensieri in modo migliore, fidati.

Piuttosto bene, grazie! A scuola sono stata molto (s)fortunata, ahahah. Per il resto un giorno abbastanza monotono. E tu? Come stai? Spero tu abbia avuto una bella giornata.

Annie.
Oh, raccontami di questa tua (s)fortuna, riempimi di parole su questa giornata. Se è stata monotona, sarai stata avvolta dai pensieri.
Io non sto bene, purtroppo. Mi rendo conto di non star quasi mai bene, ma oggi... oggi proprio no. Ma ora sono qui. Comunque ti ringrazio di cuore.

Erica, oggi a scuola è successa una cosa che mi ha fatto pensare a te, sai? c:

Cara Ilaria, come stai?
Che dolce ad aver pensato a me!
Dimmi tutto, sono curiosa di sapere cos'è accaduto.

Fa niente, tranquilla..

Onioshi
No. Raccontami. Per favore.
Mi dispiace, avrei voluto esserci, ti giuro che non ha dipeso da me, problemi piuttosto gravi.

Se ti dicessero: “ realizzerò ogni tuo desiderio, ma in cambio dovrai rinunciare a qualcosa di te stesso a cui tieni molto, virtù, pregi e qualsiasi cosa ti renda la persona che sei” cosa fai? Rinunceresti mai ad una parte di te – che ti rende speciale- per realizzare qualcosa di irraggiungibile?

Penso di no, sai?
Cioè, voglio essere me stessa e per raggiungere i miei sogni irraggiungibili è necessario che io tenga quei pochi talenti/pregi/virtù che ho, perché sono strettamente necessari per rendere i miei sogni reali, concreti e veri. Poi vorrei che ciò che desidero diventasse realtà per merito mio, non per una magia di qualcun altro.
Inoltre, che sogno è se non sono più me stessa? Per sentirmi realizzata completamente dovrei avere qualcosa in più nella mia vita attuale, non effettuare uno scambio, perché altrimenti continuerei a sentire quel vuoto e probabilmente anche un enorme rimorso.

Ciao, Erica. Come vanno le cose?

dany
Ciao, Daniela, perdona il ritardo, giornata intensa.
Vanno, nella direzione che vogliono loro, ed io assisto impotente. A te invece?

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