Erica G. (Echoes)

1) Scrivo sempre e solo con la penna blu;
2) Quando parlo con una persona che conosco non riesco mai a stare zitta, mentre se sono con qualcuno mai visto prima non spiaccico parola;
3) Non so mangiare il cono gelato senza sporcarmi completamente tutta la faccia (anche se hanno cercato di insegnarmelo);
4) Amo vestirmi di blu e vorrei che tutto ciò che mi circonda fosse blu;
5) Tutto ciò che voglio fare nella vita è scrivere;
6) Sono estremamente underground: mi piace musica che non conosce nessuno, adoro i tagli di capelli che ormai sono sorpassati, uso termini in disuso, conosco poco e niente di ciò che è mainstream e preferisco ancora un buon sano paio di scarpe da ginnastica a qualsiasi altro tipo di scarpa;
7) Adoro mangiare, ma non ingrasso mai neanche di un grammo;
8) Ho paura d'essere abbandonata e per questo mi assumo responsabilità che non ho, nel tentativo di non perdere certe persone;
9) Chiedo continuamente "scusa" e dico continuamente "grazie";
10) Ricordo tutte le date possibili e immaginabili sulle mie amicizie, storie, persone, fatti, luoghi, parole della mia vita, senza farlo apposta.

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Quella collana me l'ha comprata un'amica a cui tenevo molto quando è andata in Inghilterra.
Su EFP avevo iniziato a scrivere, all'epoca, una storia originale chiamata "Nient'altro importa" dove c'era come protagonista una certa Elena che andava in giro con una collana con la lettera D, che era l'iniziale del nome di suo fratello che non c'era più. Inoltre la saga Young Adult a cui sto lavorando si intitola Destiny e me l'ha sempre un po' ricordato.
Sara mi regalò quella collana appunto per ricordarmi di Elena di Nient'altro importa, una ragazza che aveva molto più di me di quanto fossi disposta ad ammettere. Il suo gesto mi era piaciuto tantissimo che, fino a un paio di mesi fa, ho sempre indossato quella collana. Stare senza mi sembrava surreale, poi sono riuscita piano piano a staccarmene e ora non la indosso più.

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I videogiochi mi piacciono moltissimo. Al momento non ci gioco più, però se ho l'occasione non disdegno mai qualche partita, li adoro proprio. Quello che ha segnato la mia infanzia... uhm, beh, ero già più grandicella, ma credo che sia stato Prince of Persia - Le sabbie del tempo, perché è quello a cui ho dedicato maggior tempo e che ho fatto e rifatto almeno mille volte. Mi ricordo che ci giocavo spesso con mia sorella: a lei lasciavo l'onore di andare a esplorare i luoghi, camminare, saltare e trovare i passaggi segreti, io invece mi dedicavo più che altro ai combattimenti.
Il mio gioco preferito è appunto questo, altrimenti mi piace molto anche Tekken. Ho giocato a Tekken per vario tempo; personalmente mi è sempre piaciuto, adoravo imparare tutte le combo di mosse e poi vincevo sempre!
Un videogioco che trovo stupido e che non mi piace... In realtà non ne conosco poi così tanti e quindi non ho mai avuto l'occasione di conoscerne uno di davvero stupido.
Vorrei vivere in Alone in the Dark: The New Nightmare e fare la parte di Aline Cedrac. Credo che mi divertirei moltissimo a vivere lì, nonostante il clima sia un po' inquietante e i mostri siano innumerevoli; mi piace l'idea di una donna che combatte così temeraria. Inoltre è stato il primissimo gioco a cui ho mai giocato e vi sono perciò incredibilmente affezionata.
Mi piacciono molto i videogiochi d'avventura ma dove c'è sempre uno sfondo di combattimento, in quanto mi piace troppo alternare momenti di tranquillità dove bisogna solo ragionare e interrogarsi su dove andare e come comportarsi per poi venire assalita dall'adrenalina quando è ora di tirare fuori le armi e lottare come si deve.
Il mio personaggio preferito è appunto Jin di Tekken. Probabilmente perché è un anti-eroe: nel corso della serie dei Videogiochi sviluppa infatti un comportamento negativo, anche dando vita a una serie di guerre solo per espandere la propria azienda. Questo suo lato mi piace moltissimo perché dimostra, in un certo qual senso, la sua umanità. Credo che sia un personaggio molto verosimile e per questo lo apprezzo davvero tanto.
Credo che se dovessi inventare un videogioco sarebbe qualcosa di fantasy/horror/noir/d'intelligenza. Poter mescolare un'avventura fantastica e surreale in un ambiente cupo e che richieda un po' di ragionamenti per poter proseguire. Farei come protagonisti sia un uomo che una donna, in modo da poter far scegliere al giocatore chi preferisce utilizzare. Lui avrebbe più forza di combattimento, un carattere molto deciso e forte, freddo e distaccato; lei invece sarebbe dotata di una grande intelligenza e destrezza, capace di correre veloce e nascondersi con più efficacia. Le storie sarebbero distaccate, chiaramente; scegliendo uno o l'altro personaggio si vivrebbe la trama in modo diverso, in luoghi differenti e difficoltà diverse, facendoli interagire solo in determinati momenti della trama.
Vorrei giocare a Alone in the Dark, ora e no, niente vita virtuale, mi piacerebbe rimanerne fuori.

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