@echidiechi

Erica G. (Echoes)

Ask @echidiechi

Sort by:

LatestTop

Previous

Dico sempre che attraverso ciò che una persona scrive, la si può conoscere meglio di un 'piacere....'. Ti è mai capitato di pensarlo verso qualcuno e ti sentirti vicino a questa persona anche se non la conoscevi davvero?

Sì, mi è successo. Scrivevo sul sito di Efp e seguivo moltissimo un'autrice, la mia autrice preferita. Leggendola mi sembrava di conoscerla da sempre, anche per gli sfoghi che scriveva.
Anche lei seguiva me e, dopo un po', siamo riuscite a creare un legame anche oltre a ciò che scrivevamo.
Ed era bellissimo, perché tutto ciò che raccontava confermava solo le cose che già sapevo su di lei. In pochissimo tempo, anche senza rivelarci ogni dettaglio della nostra vita, avevamo creato un legame fortissimo. Ora esso si è rovinato drasticamente, quasi non c'è più.
Però credo d'averla conosciuta benissimo attraverso le sue parole.
Liked by: niknng

Più che una domanda.. vorrei un consiglio.. a giorni , capiterà un evento importante , il 18° compleanno della mia best.. qualche idea su qualche sorpresa?.. io sono proprio a corto di idee. Non so.. a te quale sorpresa piacerebbe ricevere , semmai dovessi festeggiare un compleanno?

Al diciottesimo della mia migliore amica le ho regalato una nostra foto a puzzle e poi l'abbiamo composto insieme. Inoltre con tutti gli invitati della sua festa avevo fatto stampare una coperta di foto (ma mi ero presa ancora un mese prima per organizzarle il tutto). Poi le avevo fatto un cartellone enorme con una frase della sua canzone preferita e gliel'avevo appeso sul cancello di casa alle sei di mattina di quel giorno.
Lei per il mio compleanno mi ha regalato un portachiavi con la nostra foto e a mano ha scritto in un cartoncino tutta la nostra storia, ricalcando alcune parole, che poi formavano la frase "All'alba di una nuova vita, dolce migliore amica, spero di poter continuare a volare insieme a te." Aveva ritagliato il cartoncino con dei pezzi a forma di puzzle, poi, così dovevo comporlo a mia volta.
Inoltre entrambe ci siamo fatte un calendario con tutte le nostre foto.
Come puoi notare sono tutti regali molto personali. Non abbiamo cercato qualcosa di particolarmente costoso, ma qualcosa che ci unisse e che ricordasse il legame che abbiamo.
Se volessi ricevere un altro regalo da lei, vorrei che fosse ancora su questa scia, perché sono quelli che personalmente io apprezzo di più.

View more

Liked by: Stefano

Oggi è venerdì 17, dicono che sia un giorno sfortunato. Tu credi a queste cose? Sei un tipo superstizioso che crede nel malocchio, ai portafortuna, ai giorni sfortunati, alle cose del tipo se rompi uno specchio avrai 7 anni di sfighe ecc.? Che ne pensi?

No, io non ci credo particolarmente. Venerdì 17 passa esattamente come tutti gli altri giorni della mia vita e anche il resto delle conosciute superstizioni.
Quando ero piccola proprio per prendere in giro chi ci credeva fermamente fingevo d'aver scoperto che il vero porta sfortuna fosse il lunedì 19 e avevo anche convinto tutta la mia classe. Ancora adesso un'amica ogni tanto mi dice: "Ehi, è lunedì 19..." e io scoppio a ridere.
Non penso assolutamente nulla. Sono coincidenze, se capita qualcosa di brutto un venerdì 17 o dopo aver visto un gatto nero attraversare la strada. Solo coincidenze di fatti che non eviteremmo comunque. :)
Liked by: Stefano

Related users

Guardavo mia sorella prendere l'antibiotico e mi è sorta questa domanda che,dopotutto, un lato 'poetico' ce l'ha: quando dovete bere qualcosa che non vi piace, preferite diluirla con l'acqua per alleggerire il sapore,ma, in compenso, allungarla, o sentirne il sapore deciso, però per un solo istante?

tua madre
Preferisco allungarla con l'acqua. Con ogni medicina, metto sempre più acqua del necessario se so di non sopportarne il gusto e subito preparo un bicchiere di qualcos'altro da bere immediatamente dopo, per cercare di toglierne il gusto dalla bocca.
Liked by: tua madre

Essere incompresi da coloro che amiamo è la condizione peggiore per vivere e affrontare ogni giorno gli impegni della vita - Battaglia. Ti è mai capitato di sentirti incompreso dalle persone che ami? Come hai reagito?

Mi capita molto spesso. Più di quanto possa sopportare.
Veramente, è dura andare avanti con la consapevolezza che le persone a cui tu vuoi più bene non riescono a capire le tue scelte e i tuoi pensieri. Reagisco sempre male quando succede; mi si forma un nodo all'altezza dello stomaco e comincio a diventare involontariamente più rigida nei loro confronti. Purtroppo non lo posso evitare: quando una persona che amo non mi capisce - e nemmeno prova a capirmi - comincio a chiudermi a riccio.
Liked by: Delp.

Buongiorno!Cos'è che ci spinge ad avvicinarci a gente sbagliata per noi?Perché spesso ci sentiamo attratti da un certo tipo di persone,anche rivelandosi poi non adatte?

Alessia 會議 اجتماع
Accade perché molto spesso siamo attratti da ciò che pare magari bello agli altri o da ciò che semplicemente è diverso e ci sembra solamente "intrigante", sebbene siamo consapevoli non faccia per noi. Questo anche perché spesso vogliamo uscire dagli schemi e vedere se riusciamo a cambiare oppure se siamo in gradi di cambiare l'altra persona. Non ci rendiamo conto che probabilmente non potrà affatto funzionare, come nella maggior parte di questi casi.

Ogni stagione ha un rumore, e ogni rumore ha un colore. Quali sono i suoni e i colori che percepisci maggiormente dalle stagioni? Spiegane il senso.

Autunno: come colore l'arancione e come suono la pioggia contro le finestre. L'arancione perché mi ricorda il colore delle foglie che ormai cadono, mentre la pioggia autunnale è l'unica che realmente mi piace.
Inverno: come colore il blu e l'argento, perché di solito sono i colori che utilizzo per addobbare l'albero di natale, mentre come suono direi i campanelli, sempre per una questione natalizia.
Primavera: come colori rosa e bianco, poiché fioriscono degli alberi accanto a casa mia che sono di questi due colori. Come suono il cinguettio degli uccellini, sempre presente quando esco di casa.
Estate: come colore il verde e come suono le risate dei bambini. Infatti in estate in questi ultimi anni ho sempre fatto l'animatrice e oltre a giocare nei prati con la mia squadra, amavo sentirli ridere per qualsiasi cosa.

View more

Liked by: JOHNNY-

Rubo un minuto e ventisei secondi della vostra giornata per mostrarvi questo video sperando magari di strapparvi un sorriso: https://www.facebook.com/photo.php?v=400275863419953 ne vale davvero la pena! Appena finito, se volete, rispondete alla domanda commentando il video! :)

Ohw, sì, mi hai sicuramente regalato un sorriso!
Bellissimo; è stato veramente bellissimo da vedere. Cogliere alcuni attimi rubati, che dimostrano che al mondo c'è ancora affetto e amore, gioia, sorrisi, disponibilità. Questo video mi ha ricordato quante piccole cose bisogna apprezzare e quanto queste siano le più belle che si possano vivere.
Grazie mille, Riccardo! :)

Se fossi una farfalla come sarebbero le tue ali? Forma, dimensioni, colori, ornamenti? Dove andresti appena ti saresti schiusa dal tuo bozzolo, sapendo quanto poco vivrà una farfalla?

Allora, sarei molto piccola. Le mie ali sarebbero un po' a punta, colorate con un blu scuro verso l'interno che si sfuma e schiarisce fino a diventare bianco nell'esterno.
Se potessi volerei fino a Roma, perché vorrei vedere quello come ultimo luogo nella mia vita. Rimanere appoggiata alla Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona e ammirare quel posto meraviglioso.
Liked by: Michele D.

“Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.” (Giacomo Leopardi). E, per te, qual è la parola più bella del vocabolario italiano?

ValentinaL
Secondo me la parola più bella è il verbo "potere". Infatti ti permette di sentirti capace, di essere bravo, di valere qualcosa e di darti quindi il coraggio e la stima necessaria ad andare avanti giorno per giorno, nonostante tutto.

Una fila enorme di persone, d'innanzi ad un centro commerciale che sta per aprire i battenti, mettendo a disposizione dei saldi estremi. All'apertura le persone corrono, si accalcano, si calpestano, sembrano delle bestie con il sangue agli occhi, che corrono verso una falsa luce. Amplia...

Sono tutti così impegnati a cercare di arrivare per primi, senza neanche quasi accorgersi delle persone che oltrepassano. Quel vestito blu è più importante della bambina con gli occhi azzurri, quella borsa griffata ha molto più senso della signora anziana che cammina con difficoltà.
Le persone sono diventate così: stanno in fila ad un centro commerciale in attesa di acquistare qualcosa approfittando dei saldi di stagione e non si guardano nemmeno tra loro, troppo concentrate sull'oggetto dei loro desideri che stanno per portare a casa.
E non sanno che accanto a loro stanno persone con lo stesso pensiero, con gli stessi bisogni, con una vita alle spalle che li ha portati proprio lì, a lottare per comprare quel vestito.
Ma cos'è più importante? Osservare la gente che sta attorno o comprare il mondo?
Ormai, al giorno d'oggi, la domanda non si pone più. Si pensa solo a quale sarà il prossimo acquisto.

View more

Prova a scrivere un racconto ispirandoti a quest'immagine: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m8821feuSY1rd35v2o1_500.jpg PS. L'immagine può essere forte dal punto di vista emotivo, quindi mi scuso in anticipo se può dar fastidio.

Aveva sofferto per seimilacinquecentoottantadue giorni.
Quasi riuscivo a contarli nelle dita, mentre lei mi raccontava tutti i dolori di cui aveva dovuto portare il peso, fino a disintegrare se stessa.
Aveva sofferto per seimilacinquecentoottantadue giorni, prima che la conoscessi.
Non aveva mai rivelato ciò che le stava distruggendo l'anima, perché riteneva fosse un peso che le fosse dovuto. Soffrire e tacere, continuando a creare cicatrici sul suo corpo debole.
Aveva sofferto per seimilacinquecentoottantadue giorni, dalla nascita a quel giorno, senza mai lamentarsi.
Una persona come lei, colma di ferite, avrebbe potuto distruggere il mondo per la rabbia, invece preferiva continuare a distruggere se stessa.
"Che fai?" mi chiese in poco più di un sussurro, quando finì di raccontarmi di quei seimilacinquecentoottantadue giorni di lacrime. "Piangi? E perché?"
Indicò le mie guance, rigate da acqua che non mi apparteneva.
"Perché avrei voluto salvarti seimilacinquecentoottantadue giorni fa," risposi.
Non fiatò. Non disse nulla, mentre la stringevo a me e tentavo di ascoltare il battito del mio cuore contro il suo. Non cercò nemmeno di allontanarmi, come tanto avevo temuto potesse fare.
La raccolsi così, fragile e debole, promettendo di regalarle due sorrisi per ogni giorno passato a soffrire. Tentai di asciugarle le lacrime, baciarle le ferite, cancellare le sue insicurezze, affrontare le sue paure; la amai, semplicemente, come nessuno era riuscito a fare prima del mio arrivo.

View more

E' normale che l'umore di qualcuno dipenda dal sentire o meno una persona che si ritiene importante? Non si finirebbe per perdere di vista sé stessi?

Credo che sia abbastanza normale. Io vedo che nel corso della giornata anche solo leggere un nome nel cellulare mi rende più serena, mentre a leggerne altri mi rattrista un po'.
Sono quelle persone che rendono la nostra giornata degna d'essere vissuta che ci permettono di modellare a loro piacimento il nostro umore.
Bisogna comunque cercare di non dipenderne poi così tanto, altrimenti sì, si perde di vista se stessi. Però ritengo abbastanza normale che sentire una persona influenzi in un modo o nell'altro il nostro umore, perché negli affetti che proviamo per le persone risiede molta della nostra gioia.

Ti voglio bene. P.s. Salutami fiocco di neve.

Oh.
Fiocco di neve mi ha detto di dirti che sei una persona meravigliosa.

Facciamo un piccolo gioco: dipingi la tua faccia in due metà: da una parte quello/a che eri e dall'altra quello/a che sei adesso o che vuoi diventare. Adesso, attraverso questa immaginazione, ti chiedo: noti tante differenze? Se sì, in cosa?

freehug.
Noto moltissime differenze, oggi come oggi.
Descrivo quella che ero: avevo i capelli biondi sporco, lunghissimi; il volto era pallido, le occhiaie ben evidenti. Possedevo un telefono con una sim Vodafone, avevo 360 numeri in rubrica e cercavo di stare dietro a tutti, di ascoltare ognuno di loro senza proferire una parola. Coltivavo silenziosamente sofferenze derivate dai pesi che mi davano tutti, ma non lo dicevo perché ritenevo fosse molto più importante stare ad ascoltare gli altri e aiutarli come potevo, piuttosto che pensare a me stessa. Sognavo di andarmene da casa ma non avevo il coraggio necessario per farlo, perché avrebbe significato dover abbandonare persone a cui ero morbosamente legata. Non credevo in me stessa e non sorridevo: veli di malinconia ricoprivano il mio volto ed il mio cuore, che riportava crepe in più e più parti, senza dare segni di guarigione. Stavo male.
Descrivo ciò che sono: ho i capelli rossi scuro, molto corti, una frangetta che mi copre l'intera fronte; il volto è sempre pallido, ma le occhiaie molto meno evidenti. Con questo nuovo taglio risaltano molto di più i miei occhi azzurri. Ho lo stesso telefono, ma una sim nuova, Tim, dove ho solo 18 numeri salvati e sono le uniche persone che sono disposta ad ascoltare e tenere con me. Ho detto addio anche alla persona più importante della mia vita, tagliando quel malsano legame che mi stava distruggendo. Sto cominciando a pensare un po' a me stessa, cercando di conseguire i miei sogni. Sorrido: c'è chi infatti mi regala sorrisi a tutte le ore, incoraggiandomi a essere orgogliosa della persona che sono, e mi permette di vivere al meglio ogni giornata. Inseguo i miei sogni: ho comprato quel biglietto e partirò molto presto, nel luogo dei miei desideri, per riprendere in mano la mia vita e abbandonare questo passato. Sto bene, ho fiducia, ho abbracci da dare; sto davvero bene.
Non descrivo ciò che vorrei essere perché credo che come sono adesso mi va bene. Sarò chi voglio essere, proprio con un bel sorriso, quando prenderò quel treno, ormai imminente.

View more

Prendiamo in considerazione il nostro olfatto: che odore/profumo associ alla tua pelle? e quale alla tua stanza?

Alla mia pelle ormai associo il profumo del latte d'avena del mio shampoo.
Alla mia stanza, invece, associo l'odore di chiuso: infatti è molto piccola e ha una finestra sola: è difficile arieggiare, specialmente quando piove - il che capita fin troppo spesso dalle mie parti. Ormai sono un po' abituata a quell'odore - nonostante sia poco piacevole e cerchi sempre d'evitarlo - e so che lo riconoscerei ovunque.
Liked by: Puciuf.

La diffusione del social network: pensi che la nostra generazione stia abusando di questo strumento sminuendo così la concezione del "conoscere una persona" e limitandola a dei 'mi piace' dietro uno schermo? Credi che ci debba essere un equilibrio fra la nostra vita "virtuale" e quella reale?

Credo che conoscere una persona non si potrà mai limitare al tasto "mi piace", perché per poter dire di conoscere qualcuno bisogna innanzitutto stabilire un dialogo, poter trovare una sorta di complicità che ti permette di scoprire quella persona in tutte le sfaccettature possibili.
Purtroppo i social network ormai assorbono la vita di molte persone. Io stessa a volte mi riscopro esserne quasi dipendente... ma fortunatamente riesco ancora a trovare un equilibrio tra la vita reale e quella virtuale e sono allo stesso modo sicura che conoscere una persona si vive in un modo diverso da quello di un "like". Ancora sono alla ricerca di un dialogo e un confronto: questo mantiene equilibrata la mia vita online e quella di tutti i giorni.
Liked by: Delp.

Ci sono momenti in cui la noia assale così tanto da deprimere. Fai qualcosa di particolare in questi casi?

La noia, ah... spesso sì, fa deprimere.
Solitamente quando mi annoio cerco di fare qualcosa di nuovo. Magari provare a cercare una nuova ricetta e tentare di cucinarla, o anche solo cercare lo spartito di una canzone e impararla. Oppure, molto più spesso, scrivo: le parole non procurano mai noia, ma solo fantasia di cui cibarsi. Posti dove volare, da esplorare e di cui non stancarsi mai.

Hai mai avuto la funzione di trait d'union tra due persone?

Molto spesso sono stata un trait d'union, tra due e anche più persone! C'è stato un periodo in cui proprio facevo da tramite per cinque persone e alla fine mi sono anche stufata e ho smesso di farmi usare in quel modo. Non credo infatti che fare da trait d'union sia una bella cosa, né per chi lo fa, né per chi è coinvolto.
I rapporti tra persone non stanno in piedi così.

Chi è Michele? E' importante per te?

Un amico che mi ha insegnato l'importanza di sorridere; la mia torcia in mezzo al buio.
Sì, lo è.

Ritorna la serie! 10 fatti (o quanti vuoi) sui tuoi momenti di relax.

1. Quando voglio rilassarmi, bevo sempre un caffè;
2. Ascolto sempre un album diverso dei Toto o dei Pink Floyd;
3. Mi distendo sul divano e, anche se ho caldo o comunque sto bene, mi metto una copertina sopra, che mi fa sentire in qualche modo "cullata";
4. Non riesco a guardare la televisione: anziché rilassarmi, mi stanca ancora di più;
5. Se ho qualcosa da leggere, lo faccio volentieri, segnandomi sul cellulare tutte le citazioni più belle del libro in questione;
6. Prendo spesso il computer e vago tra siti online cercando informazioni che mi possono tornare utili per un motivo o per l'altro;
7. Non sopporto che suonino il campanello, che mi chiamino o che mi disturbino in qualsiasi altro modo: se mi sto rilassando, non rispondo a nessuno e faccio finta di non essere in casa;
8. Vorrei addormentarmi, allora cerco di rannicchiarmi sul divano, chiudo gli occhi, ma non ci riesco;
9. Passo anche il tempo semplicemente distesa immobile a fantasticare sul futuro, su qualche occasione che potrei prendere, su un sogno che vorrei raggiungere;
10. Spesso finisco col chiedermi se tutto quel tempo speso a rilassarmi magari avrei potuto utilizzarlo in altro modo ed esserne più soddisfatta.

View more

In ognuno di noi esiste una terra. Guardando dentro di te, sapresti spiegare - e se vuoi, soprattutto - com'è fatta questa tua terra personale?

La mia terra è molto grande. Per tutti questi anni è rimasta arida: piccole piante cercavano di crescere sperando di potersi vedere rigogliose e ammirate, ma invano.
In realtà è quasi un deserto, se vista da lontano: ci sono delle piccole piantine che stanno nascendo or ora, ma ancora sono piccole e potrebbero apparire invisibili se non si ha un occhio attento.
Però ci sono. Quei piccoli fiori, quelle foglioline timide che finalmente riescono a farsi largo, pronte a ricoprire tutta la terra che per anni è rimasta vuota e desolata. Sono certa che, tra qualche mese, questa terra che è stata esule e dimenticata da tutti per così tanti anni diventerà un piccolo paradiso, con fiori sgargianti e profumi intensi: ora infatti, finalmente, mi sto preoccupando di coltivarla al meglio e sono fiduciosa.

View more

Liked by: Michele D.

Eutanasia: in Italia non è ancora stata resa legale, mentre in altri paesi d'Europa sì. Tu cosa ne pensi? Saresti d'accordo alla sua legalizzazione? Esprimi opinioni a riguardo, se le ritieni opportune.

Sì, io sono a favore dell'eutanasia.
Ritengo infatti che non sia per niente corretto costringere una persona alla sopravvivenza attraverso l'uso di macchinari vari, quando ormai non può più camminare, parlare, mangiare e relazionarsi con altri.
Se una persona poi lascia scritto in un testamento - o dice - che vorrebbe che gli "staccassero la spina" in caso si riduca in uno stato simile, perché non accontentare le sue volontà?
Chi siamo noi per costringere una persona a soffrire inutilmente, senza che lei possa mai realmente sorridere in quelle condizioni? Si tratta solo di prolungare una già lunga e cruenta tortura. Ritengo personalmente che sia molto più corretto "lasciare andare" la persona, permetterle di veder finire le sofferenze e di concludere la sua vita nella maniera più naturale possibile, anziché di costringerlo in un'esistenza artificiale.

View more

Liked by: Michele D.

Next

Language: English