Prendi la tua carta d'identità. Guarda tutte quelle informazioni secondarie. Mettile da parte. Dimmi che voci/informazioni ci dovrebbero essere scritte là sopra per far conoscere la tua vera identità a chi la legge. Parlami della carta della tua identità.
Nome: Decidete voi come chiamarmi.
Compleanno: Ogni anno spero che ci sia la neve, in quel giorno.
Professione: Sognatrice a tempo pieno.
Occhi: Bellissimi, blu e malinconici: hanno il colore che vorrebbe vedere ovunque.
Capelli: In cerca di un taglio che le stia bene, con una frangetta rigorosamente underground.
Residenza: Sopra a una nuvola fragile, cerca di stare in equilibrio e non cadere.
Segni particolari:
Nelle sue vene scorre l'inchiostro blu con il quale scrive le sue storie. Aspira a diventare una grande scrittrice e mentre lotta per questo sogno si culla con la musica underground, perché le piace ascoltare cose che nessun altro conosce - è tremendamente gelosa delle sue canzoni.
Il suo cuore anziché battere per lo più trema, le insicurezze la chiamano a gran voce, come le fantasie che si figura davanti agli occhi.
Ricorda le date di tutto ciò che le è successo nella sua vita, ha una memoria enorme, sembra un archivio infinito di informazioni e di parole che le hanno detto.
Sogna e cammina sempre con la testa per aria, sembra solo una bambina troppo cresciuta, un'adulta nel corpo di una diciottenne.
Si ciba di abbracci e promesse indelebili.
Compleanno: Ogni anno spero che ci sia la neve, in quel giorno.
Professione: Sognatrice a tempo pieno.
Occhi: Bellissimi, blu e malinconici: hanno il colore che vorrebbe vedere ovunque.
Capelli: In cerca di un taglio che le stia bene, con una frangetta rigorosamente underground.
Residenza: Sopra a una nuvola fragile, cerca di stare in equilibrio e non cadere.
Segni particolari:
Nelle sue vene scorre l'inchiostro blu con il quale scrive le sue storie. Aspira a diventare una grande scrittrice e mentre lotta per questo sogno si culla con la musica underground, perché le piace ascoltare cose che nessun altro conosce - è tremendamente gelosa delle sue canzoni.
Il suo cuore anziché battere per lo più trema, le insicurezze la chiamano a gran voce, come le fantasie che si figura davanti agli occhi.
Ricorda le date di tutto ciò che le è successo nella sua vita, ha una memoria enorme, sembra un archivio infinito di informazioni e di parole che le hanno detto.
Sogna e cammina sempre con la testa per aria, sembra solo una bambina troppo cresciuta, un'adulta nel corpo di una diciottenne.
Si ciba di abbracci e promesse indelebili.
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Giovanni Viglino
happy? ecstatic.