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Erica G. (Echoes)

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Le Leggende Metropolitane sono storie che hanno avuto luogo in un posto non troppo lontano. Tu, ci credi? Te ne hanno mai raccontata una avvenuta proprio nella tua città? Se ti va, raccontala!

Io tendenzialmente credo un po' a tutte le storie, perché mi piace pensare che certe cose siano realmente accadute - perché sono tremendamente divertenti o perché non mi piace che si raccontino cose false su certe persone.
Leggenda metropolitana... uhm, sinceramente, no. So di eventi imbarazzanti/esilaranti che però sono accaduti realmente e sono anche privati, non leggende. Non saprei, mi spiace, non sono un'esperta di leggende della mia città - anche perché è un buco e nessuno fa mai niente in questo mortorio.

Risposta talmente buona, che mi verrebbe da chiederti dove trovi queste parole! Purtroppo, domande interessanti non ne ho ricevute granchè, tantomeno mi è capitato di trovare persone che valutassi veramente persone, e non bozzoli...concordo comunque, l'introspezione è tutto!

Alessio Sanna
Oh, sei gentilissimo, grazie. Le parole le trovo più o meno in un posto vicino al cuore, poi le faccio venir su fino alla bocca per farle uscire o fino alle mani per scriverle.
Mi dispiace, perché ci sono alcune persone che invece sono veramente incredibili, che ti colpiscono con i loro ragionamenti e pensieri - almeno secondo me. E anche le domande: a me ne arrivano di stupende. Non sono tanto brava a farne, secondo me, altrimenti te ne farei qualcuna io.
Sì, decisamente: è bello essere se stessi e potersi riconoscere rispondendo alle domande. Stare su Ask è come fare un'eterna intervista in cui non hai mai smesso di scoprire te stesso.
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Cosa cerchi in Ask?

Alessio Sanna
Cerco di conoscermi meglio attraverso le domande che mi fanno, che mi portano a riflettere su me stessa.
Inoltre trovo persone molto interessanti, pensieri che mi colpiscono, parole che seguo volentieri perché mi piace cibarmene.
Alla fine, credo che per me Ask sia una fonte di cibo continua, tra le parole che mangio come fossero cioccolata e i pensieri di cui mi disseto continuamente.

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'Mi piacerebbe affidarmi alla religione ad un partito, ad un capo, ad una professione come la maggioranza delle persone perché ho passato da un pezzo l'età della ribellione' (J-Ax, Dentro me). Secondo te esiste un'età della ribellione? O le persone possono essere ribelli sempre?

ValentinaL
Secondo me durante l'età della conoscenza, quando ancora non si sono fatte tutte le esperienze, è più semplice e più naturale essere ribelli, perché si vedono le ingiustizie del mondo e si vorrebbe fare di tutto per cambiarle; ribellarsi ai capi che sembrano non essere in grado di governare o a una religione che non è al passo con i tempi e si affida a precetti di mille anni fa sono i primi passi di un ribelle.
Crescendo, poi, si comincia in un certo senso a rassegnarsi. A dirsi "Ormai è così, non cambia nulla," si perde lo spirito ribelle e si accetta la situazione senza migliorarla.
C'è un'età per essere ribelle? Secondo me sì, ma vorrei anche che non ci fosse l'età per smettere di esserlo, come invece mi sembra accada sempre ad una persona.
Bisognerebbe essere ribelli per sempre, se si vuole cambiare il mondo.

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Liked by: JOHNNY-

Il mio primo animale è stato un coniglietto, poi ho avuto parecchi pesciolini rossi, uccelli e pappagallini vari, delle tararughe, e un altro coniglio, ora non ho niente. Desidererei un gatto, un cane, un chinchillà, un pappagallo parlante, un merlo indiano o uno qualsiasi dei miei altri centomila-

Wallflower ☾
- animali preferiti. Come mai non ci badi molto?"
Accidenti!
Spero per te che riuscirai ad averli tutti e centomila un giorno!
Non saprei, sai? Diciamo che gli animali non sono la mia passione; mi piacciono per i primi giorni ma poi, ahimè, ci faccio l'abitudine.

Non sopporto gli ipocriti, credo d'essere allergica ai bugiardi. Aborro tutti quelli che fanno della corruzione una filosofia di vita. E non parlo soltanto d'alti prelati, di capi di governo o di politici illustri. Il fastidio maggiore me lo danno i comuni mortali. Quale caratteristica non sopporti?

Number one: i bigotti.
Oh, non li posso sopportare, sono proprio allergica a loro, vorrei prenderli a sberle ogni volta che ci parlo insieme, ma mi trattengo per fare la ragazza fine. Non sai quant'è dura, davvero, perché non ne conosco pochi.
Number two: gli ipocriti.
Sì, anche io non li sopporto.
Number three: gli impiccioni.
Ora dico: ma gli affari tuoi, mai? Ci sono persone che veramente fanno di tutto per sapere cosa fai, dove vai, con chi sei, perché mai; chiedono anche a parenti e amici di te, tutti pronti lì a conoscere anche quante volte vai al bagno per essere pronti a giudicarti.
Number four: gli egocentrici.
Quelli che, quando cominci a parlare di qualcosa che ti è successa, rivoltano il discorso per parlare di se stessi. Conosco una ragazza che mi racconta anche venti volte la stessa cosa pur di parlare di se stessa. E io sto zitta, perché sono una brava persona e tendo a buttare tutto giù.
Number five: quelli che danno giudizi e sentenze, senza conoscerti.
Sì, se fosse per me li ucciderei tutti.
Ma sono buona, che ci posso fare; devo per forza tacere e sopportare.

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Sono felice che ti piaccia! Comunque te lo ho già detto, ahah. Hai animali domestici o ne vorresti?

Wallflower ☾
... Okay, è ufficiale, sono proprio stupida. Perdonami.
Ho qualche gatto, ma non ci bado molto in realtà. Avevo due scoiattoli una volta, mi piacerebbe riaverli. Tu invece?
Liked by: JOHNNY-

Non lo so, è anche molto simile a Erica. E' uno dei primi che mi è venuto in mente. Bene di, tu? A parte la scuola?

Wallflower ☾
Beh, mi piace da morire, credo che lo terrò stretto a me.
Ti ringrazio per aver eliminato la scuola. Senza di lei, le cose sono difficili ma vanno avanti. Qualche ricordo fastidioso di troppo. Tu?

Buongiorno, Iris (è il soprannome per te che mi piace di più, dimmi se non ti piace!).

Wallflower ☾
Ohw, ma è bellissimo! Come mai Iris? Mi piace da morire, davvero.
Come stai, cara?

Ci sono dei personaggi di libri/telefilm/film/altro che sono odiati e/o ignorati dalla maggior parte del fandom ma che tu ami? E, viceversa, personaggi che tutti amano ma che tu odi?

cinnamaldehyde
Adoro Argus Gazza di Harry Potter. Lo so, è impossibile, ma invece a me come personaggio piace da morire. Poi non saprei, i miei gusti sono abbastanza consoni al normale negli altri fandom.
Invece odio Michelle e Anwar di Skins, non li posso sopportare, anche se tutti li trovano dei personaggi meravigliosi. E neppure Gale di Hunger Games è proprio tra i miei preferiti.
Liked by: cinnamaldehyde

"Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima" - Cicerone. Cosa ne pensi?

Penso che sia vero. I libri sono un valore inestimabile e dovrebbero riempire ogni stanza, sia di una casa, sia del cuore. Non dovrebbe esistere uno spazio senza parole, senza carta scritta, letta e sentita. I libri arricchiscono la vita, le stanze, la giornata.
Dovrebbe essercene ognuno ovunque, per ricordare che non si è mai soli, ma ci sono sempre quelle parole accanto a te, pronte per essere lette, pronte per dare vita a un personaggio che non aspetta altro che rimanere accanto a te, per una giornata, due o per tutta la vita.
Liked by: Giulia

c'è qualcosa sulla testata del tuo letto? qualcosa che hai messo lì perchè ti "protegga" di notte e di giorno?

Varie cose!
C'è la mia collezione di penne blu, un pupazzotto di Simba, una collana con un cuore spezzato a metà, un angioletto di ceramica, una pietra blu levigata e una vecchia fotografia. Non mi portano fortuna, ma sono cose che mi piace vedere subito appena mi sveglio.
Il mio portafortuna dorme direttamente con me sotto le coperte, un peluche a forma di cuore.
Liked by: Giulia

Cos'e' il destino? Te lo sei mai chiesto? Alcuni sostengono che il destino esiste e che e' tutto scritto, altri sostengono che il destino non esiste perché non c'e' nessuno che detta ciò. Secondo me sul foglio della vita il destino esiste, ma sta a noi fare le giuste correzioni. Tu, cosa ne pensi?

Cito Epicuro: « Occorre ricordare che il futuro non è né del tutto nostro né del tutto fuori dalla nostra portata e di conseguenza non aspettarci che si avveri del tutto né disperare che possa avverarsi ».
Io amo la concezione del destino, l'ho studiato molto e ho approfondito per quel che ho potuto, perché lo trovo sempre un argomento molto interessante.
Tendo ad essere stoica: avere quindi l'idea che sia tutto già scritto. Però sono convinta che un minimo di cambiamento possa esistere, una piccola deviazione del corso. Credo che sia scritto "a grandi linee" e che tocca a noi riempire gli spazi che mancano; seguendo sempre la sua scia, certo, ma apportando i nostri cambiamenti. La frase di Epicuro riporta abbastanza bene il mio pensiero.
Liked by: Alessia Riva Giulia

Tutta l'arte è bella, solo che alcune arti sono scambiate per orrori perché non capite e messe da parte; questo è il mio pensiero. Sei d'accordo? L'arte deve per forza andare di pari passo col progresso? Perché? Amplia, se vuoi.

Vendo lattuga;
Io non sono d'accordo!
Per me ci sono cose che non sono arte, ma vengono scambiate come tali. Parliamo della pittura: come possiamo chiamare un quadro un'opera d'arte quando ha solo un cerchio nero all'interno su uno sfondo bianco? Cioè, lo so fare anche io con Paint, per dire.
Ma prima dobbiamo chiederci: cos'è l'arte?
Riprendo la spiegazione del pensiero di Schopenhauer relativo all'arte dal mio libro di filosofia, perché la condivido appieno: "L'arte è infatti una forma di conoscenza. [...] Schopenhauer le riconosce un valore metafisico: essa sa esprimere e rendere intuitivo l'aspetto vero delle cose, in quanto manifestazioni della volontà, oltre il semplice fenomeno. Nelle sue diverse espressioni l'arte non fa che tradurre in forme diverse un identico contenuto: la volontà, dai gradi inferiori di oggettivazione nella materia, fino a quelli più elevati nell'uomo e nella coscienza. Che tipo di risultato consegue l'arte? Un atteggiamento puramente contemplativo, in cui il soggetto diventa « puro soggetto conoscente e limpido occhio del mondo », emancipandosi dalle forme del principio di ragione sufficiente e dal servizio consueto della volontà."
L'arte per me è quindi rappresentazione della volontà, il principio di tutto.
Quindi, se una persona costruisce la propria arte in pari passo col progresso - utilizzando quindi degli accorgimenti nuovi - non sta dando libero sfogo alla propria arte - e volontà - ma sfrutta l'arte - e volontà - di un altro. Il progresso quindi per me è la morte dell'arte, che dovrebbe rimanere più pura e limpida possibile, propria, senza influenze esterne di alcun genere.
Parlando della musica, ad esempio - che sia per me sia per Schopenhauer è il grado massimo dell'arte -, come può essere vera arte qualcosa costruito con il computer? Non è espressione di se stessi, ma espressione del progresso, di una volontà che quindi non ti appartiene.
Io la penso così, ma forse fare filosofia mi fa tanto male e quindi può darsi che mi sbaglio.

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what do you like learning about?

Olly
Er, rispondo in italiano, sono troppo pigra u_u
Mi piace italiano e filosofia; latino ma solo la letteratura, non la traduzione. Basta, il mio piacere termina lì.
Se ci fosse una materia di editoria e scrittura o della musica degli anni 70/80 mi piacerebbe anche quella.

Non devi però, magari se ti apri a qualcuno la cosa passa più in fretta.

яι¢ку
Alcune cose semplicemente non passano.
Ora vado, ho poche ore di sonno. Dolce notte, Riccardo, grazie di tutto.
Quando vuoi mi trovi qui, un grandissimo abbraccio, mio caro.

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