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Erica G. (Echoes)

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Sono appena tornata da Valencia, mi sono divertita ma l'ho ribatezzata come vacanza sfigata perché è successo di tutto! Non fatemi sentire sola.. qual è la cosa più sfigata che vi è capitata in vacanza?

Meegara’s Profile PhotoMeg
Non mi sono capitate cose particolarmente sfortunate in vacanza, ma ricordo la terribile esperienza del gemellaggio in Spagna.
Ero in terza media, piccolina insomma, e andai a stare cinque giorni dalla mia corrispondente spagnola, per appunto un gemellaggio scolastico.
Lei abitava in un boschetto distante chilometri dalla scuola, per cui ogni giorno dovevamo alzarci le cinque per essere a scuola alle otto. Per via della distanza, mentre tutti i miei compagni uscivano al bowling, a mangiare la pizza, ect. ogni sera con i loro corrispondenti, io nada. A casa.
Marina, la corrispondente, era inoltre di un'asocialità indicibile, tanto che se ne stava per lo più in camera da sola al pc (!) mentre io giocavo con suo fratello di otto anni (!!!).
Il padre ogni mattina si svegliava alle quattro e distruggeva la cucina.
Mi avevano dato una camera per conto mio ma non mi lasciavano tenere la porta chiusa per cui di notte entrava la luce - che chissà per quale motivo tenevano accesa - del corridoio.
Mi ricordo che già il secondo giorno chiamai mia madre e le dissi che volevo tornare a casa. Ovviamente quando mi proposero di ritornare per l'estate declinai senza rimpianti l'invito.

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Liked by: Meg

Davvero ci si abitua a tutto? Ma proprio a tutto?

Questa domanda mi fa pensare a Lemony Snicket: in un volume de Una serie di sfortunati eventi fa una metafora su ciò di cui ci abituiamo nella vita e te la ripropongo a parole mie.
Se domani mattina tu ti svegli e trovi pronta per te una tazza fumante di cioccolata calda e un cornetto alla crema, sei davvero felice e inizi la giornata nel migliore dei modi. Se poi il giorno dopo, risvegliandoti, trovi un'altra tazza di cioccolata calda e un altro cornetto, sei ancora felice e positivo nella tua giornata. Al terzo giorno, sei contento ma non influisce più sul tuo umore quotidiano. Dopo una settimana è già diventata un'abitudine e non fa più alcun effetto.
Invece se ogni giorno ti capita una sfortuna o una cosa brutta, non ci si abitua. Non dopo una settimana. Non dopo un mese. Forse dopo un anno subentra una qual specie di rassegnazione, ma l'abitudine no.
Non ci si abitua mai al male.

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Ciao gente. Ho deciso di tornare per un po' qua su ask. Non state a chiedermi perché me ne sono andata o perché torno adesso, non risponderò. Voi come ve la siete passata in questi mesi? Grazie dei bei messaggi che ho ricevuto da tanti di voi, grazie di cuore :)

Non ti chiederò nulla, ma ti spedisco un grosso abbraccione perché sono contenta tu sia tornata. :)
Questi mesi sono stati bellissimi. Come la vita di un'altra persona! Ho trovato persone meravigliose nel mio cammino e ho cominciato a essere positiva nei confronti del mio futuro e della mia persona. L'università mi sta facendo scoprire un mondo fatto di gioie che non credevo, prima di oggi, che potesse esistere. O almeno non credevo esistesse anche per me! Invece sì: invece sono felice, e mi dirigo in facoltà con gioia e serenità; studio ciò che mi piace, miglioro come persona.
Vivo, finalmente!
Liked by: Hydra; Pyro

Ehm, a causa della mia assenza credo di essere stata esclusa da tutte le "liste" delle domande del giorno, e vorrei tanto riceverle di nuovo! Voi ne fate? O avete qualcuno da consigliarmi? Grassie^^

Carissima, io non faccio domande del giorno perché non riesco a essere così costante, ma per quelle che farò ovviamente sei già nella mia lista! :*

Buonasera, prendendo spunto dalla domanda di un amico, vi chiedo di pubblicare una canzone/artista/band per ogni lettera del vostro nome. Se non avete tempo/voglia cestinate pure. Alla prossima!

Bliss.
Enter Sandman - Metallica
Rimmel - Francesco De Gregori
Impressioni di settembre - PFM
Coming back to Life - Pink Floyd
All about loving you - Bon Jovi
Liked by: Enchantée.

A me piace un sacco parlare di infanzia. La tua com'è stata? Cos'è cambiato da allora? Traumi, gioie, momenti particolari, dai racconta sono curioso! :)

Dorian Gray.
La mia infanzia è stata un piccolo idillio.
Ho iniziato a camminare molto presto, a nove mesi, mentre non ho parlato neanche una volta fino ai tre anni - cosa che aveva fatto preoccupare molto i miei genitori. (Poi da allora non ho più smesso.)
Smontavo tutto ciò che trovavo, senza preoccuparmi però di cercare di rimontare alcunché; questo comportava che non esistevano più penne che non fossero biro e che gli orologi erano da me tenuti a debita distanza.
Odiavo giocare con le Barbie, preferivo le macchinine di mio cugino, anche se nessuno lo capiva.
Ero sempre in perenne tensione con mia sorella, forse proprio perché non volevo mai fare quello che lei desiderava.
All'asilo fecero molta difficoltà a farmi andare e appena ci andai smisi praticamente di mangiare qualsiasi cosa non fosse la pasta in bianco. Ricerca di attenzioni, suppongo.
C'è una bella mia foto dell'infanzia, in bianco e nero, dove io sono seduta a terra con aria colpevole e si vedono sparsi per tutte le fughe delle piastrelle della cucina dei pennarelli colorati. Mi piace ricordarmi così: cercavo di spargere colore nel grigio di una foto.

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Che cos'é la decadenza?

Giulia.
Ogni volta che penso alla decadenza, il mio pensiero va a Roma. "Je suis l'Empire à la fin de la décadence" scriveva Paul Verlaine nel 1883 nella rivista Le chat noir. Da lì si iniziò a parlare in Francia del movimento decadentista.
E secondo me Roma rappresenta bene il concetto di "decadenza", un concetto che risulta inseparabile da quello della bellezza, dall'arte: di un grande impero che una volta regnava ed era insuperabile per magnificenza e splendore si arriva a vederne solo un ricordo sbiadito, superato dalla mondanità. Cade lentamente, mentre il mondo gli passa di fianco e nemmeno se ne accorge. Nemmeno lo guarda sbiadire i suoi colori e imbrunirsi come al far della sera.
Roma è decadenza. Più la guardo più ne sono convinta: sta lentamente spegnendo le luci della sua gloria e noi siamo talmente ormai abituati a vedere e camminare anche nel buio che non ci accorgiamo che la sua luminosità viene meno ogni giorno di più.

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"Ed a volte ti vedi unico, una nave in una foresta. Altre volte ti senti intrepido, come un fiore in una tempesta. Ed a volte ti vedi stupido, una lacrima ad una festa. Altre volte ti credi libero, un cavallo sopra una giostra." Come ti senti oggi?

Misceladilettere
Studio: amoris remedia.
"Non desidero
che ti affliggi, fanciullo, nel vedermi;
dove mi condannasti me ne vado,
dove, a quanto si dice, c'è il rimedio
comune a quanti sono innamorati,
là dove si dimentica."
Idillio XXIII, attribuito a Teocrito.

Se tu fossi uno strumento musicale, quale saresti e perché? (Aspetto il coglione che dica il triangolo, o la tromba o simili, sappi che sei simpatico come una ceretta col lanciafiamme)

Dorian Gray.
Spontaneamente direi la Batteria, perché è stato uno strumento che ho suonato per sette anni e a cui ho dato tutta me stessa, ma mi vedrei bene anche come un'Arpa, dolce e malinconica come lo sono io.
Liked by: Dorian Gray.

Qual è il libro che avete letto più volte?

Meegara’s Profile PhotoMeg
Ho letto più volte tutti i libri della saga di Harry Potter, quando ero piccola leggevo spesso Regina di cuori di Chloë Rayban e ho letto diverse volte sia il mio libro preferito, Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness, sia uno dei miei preferiti, Storia catastrofica di te e di me di Jess Rothenberg.
Liked by: Meg

Ciao a tutti! Colgo l'occasione per dare il benvenuto ai numerosi nuovi arrivati e per salutare chi ha superato la tagliola (complimenti!). Nessuna domanda particolare oggi, solo una foto: vostra o di ciò che vi piace. Buona giornata!

Liked by: Clo Martina Godoli

Come stai? V.

Stanca ma felice! Non permetto che il mondo rubi pezzi del mio sorriso.
Tu, V., come stai?
Liked by: Clo

http://ask.fm/emmepunto2014/answer/124749915610 a te che seguo! (1)

Io ho degli ideali molto ferrei e decisi, purtroppo non condivisi da tutte le persone che conosco. Amo confrontarmi in realtà, però cerco di evitarlo in ambienti che conosco essere ostili al mio ideale: se ad esempio so o capisco che il mio interlocutore ha idee opposte sulla politica, di certo non mi metto a discutere in proposito. Perché lo trovo un argomento delicato, di cui riesco a discorrere tranquillamente solo con chi la pensa uguale a me o con chi non ha ancora le idee ben chiare.
Invece su altri temi mi impongo spesso e volentieri, senza tirarmi indietro: è il caso dell'omosessualità e dei loro diritti, della pena di morte, di valori etici e morali che difendo a spada tratta e continuerò a farlo sempre.

Per conoscersi meglio: per ogni lettera dell'alfabeto sapresti trovarmi qualcosa che è o è stata importante per te?

Dorian Gray.
Anna Maria: era la mia migliore amica fino a un paio di anni fa.
Batteria: ho suonato la batteria per sette anni ed era una parte importantissima della mia vita - da quando ho smesso di suonarla non è più lo stesso.
Canzoniere di Petrarca: il mio sogno è che l'uomo della mia vita me lo regali.
Daniela: la mia prima amica dell'università.
Enrico: mio fratello, l'unica persona della mia famiglia biologica che io abbia mai amato.
Fred Weasley: mio marito, ovviamente.
Gramsci: bc of reason.
Harry Potter: mi ha salvata.
Iscrizione di Commodilla: "non dicere illa secrita abboce" è diventato uno stile di vita.
Leggere: la lettura mi ha fatta crescere, scappare, sognare, credere.
Michele: il mio migliore amico, a cui devo tutto ciò che ho.
Nothing else matters dei Metallica: la mia canzone preferita che continua a fare da colonna sonora alla mia vita da ormai otto anni.
Ok ok ok: usavo spesso dire con il mio migliore amico "ok ok ok" ed è una cosa che ancora oggi mi fa sempre sorridere.
Pink Floyd: in un momento davvero brutto della mia vita, grazie a loro "I knew the moment had arrived for killing the past and coming back to Life."
Queneau: l'autore del libro "Esercizi di Stile", mi fece innamorare ancor di più della linguistica.
Roma: la Mia città, il mio sogno, la mia salvezza. Il suo impero è di una bellezza decadente che mi conquista ancora ogni giorno.
Scrivere: è il mio sogno e la mia ragione di vita da quando avevo 8 anni.
Toto: il mio gruppo preferito sin da quando ero bambina, mi ha sempre tenuta compagnia e mi ha fatto amare la musica come nessun altro gruppo mai.
Università: la mia realtà attuale, dove ho trovato me stessa e delle persone con cui sto davvero bene e che mi vogliono bene. Il mio angolo di paradiso, insomma.
Valentina: la mia unica amica rimasta veramente tale dopo il mio trasferimento.
Zeno: ho avuto un ragazzo che si chiamava così, di cui ero davvero innamorata, nonostante sia durato poco. Scrissi una storia sulla nostra relazione e pubblicandola online ebbi i miei primi successi, conoscendo molte persone che si erano innamorate del mio modo di scrivere.

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Che tipo di intimo sexy consiglieresti a una ragazza che normalmente non è per niente trasgressiva e maiala?

Per quale motivo credi che io mi intenda di intimi sexy?
Liked by: Michele D.

se potessi come cambieresti la tua vita?

Cambierei il mio passato pungente, probabilmente, e ora cambierei la mia sensibilità.
Cambierei alcune distanze, alcune mie lacune, cambierei verso il mio ideale di perfezione.
Ma a quel punto non sarei più io e, dopo tutto il tempo che ho impiegato per scoprire chi sono e per non aver paura di mostrarmi al mondo, credo che non cambierei niente della mia vita per poter proseguire con la persona che sono.
Mi concentro sul mio futuro: ho capito che è inutile rimpiangere il passato.

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