#vasto

Paz. La paz te llega de una manera inesperada, como esos días en los que el cielo está cubierto de nubes grises pero no llueve. Borras el número de quien una vez creíste lo era todo, alguien que, sin previo aviso, se revela como un error, una sombra mal proyectada. La caída es inevitable, un sueño que se deshace al amanecer, y lo único que puedes hacer es observar, con una mezcla de extrañeza y resignación, cómo el pedestal se desploma bajo su propio peso. Una caída lenta, casi absurda.

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Y ahí, en medio del caos que deja tras de sí —esa maraña de decepción, tristeza y rabia—, descubres algo curioso: una calma inesperada. Como si, al final de la tormenta, el silencio se impusiera con una serenidad inquebrantable. Quizá es en ese café de los viernes, donde te quedas mirando por la ventana, observando la lluvia que no cae, entendiendo de golpe que ya no hay nada más por lo que luchar, salvo por ti misma.

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No hay más promesas rotas a las que aferrarte, ni batallas en las que desgastar el alma. Solo tú, y el espacio que deja su ausencia, tan vasto y tan limpio como el cielo de una madrugada en invierno. Y entonces lo comprendes: hay belleza en todo aquello.

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Nadie te prepara para el dolor de despedirse de un hogar que alguna vez resonó con risas, ni para el torbellino de recuerdos que te envuelven al cruzar esa puerta por última vez. Dejar atrás sueños, ilusiones y expectativas es como despojarse de una piel que se había convertido en parte de ti. El temblor que te sacude cuando tus cimientos se desmoronan, cuando aquello que creías eterno se derrumba, te deja contemplando las ruinas de lo que fue.

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Y, sin embargo, ¡qué ironía tan dulce! El tiempo, reordena cada pieza, tal vez ubicándola donde siempre debió estar.

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En el lugar donde las lágrimas excavaron surcos, ahora florecen jardines de colores que creía olvidados. La costumbre que me había obligado a mantener la mirada fija en el suelo desaparece, y de repente, puedo ver el cielo de nuevo. ¿Cuánto tiempo ha pasado? ¿Acaso siempre fue tan vasto? ¿Hace cuánto olvidé lo que era la belleza?

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Ya no hay espinas.
Solo amapolas.

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Chiunque può scrivere un libro, ma non tutti possono scrivere un libro di successo. Il talento è un fattore importante, ma non basta per diventare un autore di successo. Ci vuole anche tanto lavoro e dedizione, e bisogna saper prendere le decisioni giuste al momento giusto per rendere il libro attraente per un vasto pubblico. Di sicuro, le piattaforme digitali come i social media e in particolare TikTok, possono essere utili per raggiungere un pubblico più ampio e per far conoscere i propri libri a molte persone, ma non è sufficiente per diventare un vero e proprio autore di bestseller. Per avere un'opinione personale tenderei a sottovalutare il talento dei giovani influencer, in quanto il contenuto è particolarmente simile a ciò che giornalmente si sponsorizza: sensibilità e chiave del successo, percorsi comprensibili ma nulla di particolare se ciò di cui si parlerà è la copertina acchiappa critiche. Per quello che ho capito il talento su TikTok è più un adescamento di personalità e menti, ognuno può convincerti come vuole a compire diversi gesti.

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Quando la giovane, si presentò alla porta di Michele, bussando ripetutamente senza ottenere risposta, nemmeno alla sua intimidazione, probabilmente giunse a conclusioni giuste o errate, e l'istinto, l'indole, o la pura semplice curiosità, la portarono ad adagiare la mano sulla maniglia, pronta ad entrare nella stanza del maggiore.
X: ciao!-
Ma proprio quando la maniglia stava per concludere il ciclo per l'apertura della porta, una giovanissima e squillante voce sopraggiunse alle sue spalle. E quando il serafino si voltò, ciò che vide fu la minuta figura di una bambina, sui 9/10 anni, con capelli lunghi, lisci e argentati che le arrivavano oltre le spalle, con la frangia tagliata sfrangiata sulla parte superiore della fronte. I grandi occhi azzurri e spalancati le davano un'aria allegra e innocente. La bambina, la fissava coi suoi occhi pieni di vita e di entusiasmo, ed un enorme sorriso sornione ad illuminarne il tenero viso.
X: oohh, sei davvero bellissima. Ti va di giocare con me? Dai dai seguimi Anastasia-
Alcuni bambini si sa, sono euforici, vitali, pieni di entusiasmo, e non sempre ti lasciano il tempo di agire, o anche solo minimamente di pensare. La bambina, con il suo entusiasmo, la sua solarità, e quell'accesa e vispa risatina, coinvolse la maggiore che, decidendo di dimenticarsi almeno per un po' del Santo, prese a seguire la bambina, provando a chiamarla più volte, quanto meno per farsi dire il suo nome, per farsi dire ove si stessero recando, o anche più semplicemente per rallentare. Ma la bimba, altro non faceva che correre e saltellare, ridacchiare e invitare Anastasia ad essere più lesta.
X: Dai dai Anastasia corri corri, sei troppo lenta ahah-
Usciti dal castello, le due presero a correre costeggiando dapprima il grande edificio poi, prendendo un sentiero adiacente, la minore corse attraversando un vasto prato fiorito, tra i mille colori dei fiori e la piacevolezza della verdeggiante e fresca erba sotto i piedi. La sua risatina era un eco di pura felicità e libertà, un invito ad Anastasia per staccare almeno per un po' la mente dagli obblighi della vita, dalle prassi imposte dal suo essere una donna, una figlia, una sorella, un angelo. Quella bambina spuntata dal nulla, sembrò una boccata d'ossigeno mandata dalla divina provvidenza.
-Ahahah corri Anastasia, dai dai..se mi prendi risponderò alle tue domande-
Una sfida, ad una discendente dei Bailey? Oh povera bambina, non sai in che guai ti sei cacciata.
(Nel frattempo al castello, Michele stava lentamente abbandonando il suo stato di trance, sicuro che da lì a breve, il serafino sarebbe giunto a lei. Attese.)
X: ahahah mi fai il solletico Anastasia, mi arrendo mi arrendo!-
La maggiore, alla fine giunse alla piccola, afferrandola delicatamente, e tirandola a se facendola prigioniera della sua infinita dolcezza e, di un vendicativo solletico per averle fatta correre così tanto e..così lontano(?)
Pt 1

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[🔍] ᴛʜᴇ ꜰᴇᴀʀʟᴇꜱꜱ ᴅᴇᴛᴇᴄᴛɪᴠᴇ
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Silencio. Muy predecible aunque lo dejó estar por esta vez, tendría que dejar su curiosidad a un lado y... mantenerse dócil a la vez que en alerta.

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No era lo que ella quería pero estaba en desventaja. A solas, en un vasto espacio, herida... no podría detenerlo ni aunque lo intentara.
La mujer se acomodó con cuidado en el césped y abrazó sus piernas. Con aquella respuesta indiferente, Kaitlyn solo rodó los ojos en respuesta, era como un disco rayado repitiendo aquellos insultos y críticas hacia los humanos.

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Cuando Ramatra se puso de pie, los ojos verdes de la mujer siguieron sus movimientos con atención. Sus miradas se enfrentaron nuevamente, eran tan carente de expresión y frialdad... no podía negarlo, causaban escalofríos. Principalmente en esta situación la cuál no estaba segura de como terminaría.
Como reflejo dejó de abrazar sus piernas y retrocedió un poco.

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Y de pronto, aquella respuesta... impredecible.
Parpadeó varias veces incrédula, realmente sorprendida.

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— Oh, entiendo... — Fascinante. ¿Acaso su teoría... podría ser cierta? ¿Había algo de bondad dentro de él?

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Lo observaba de espaldas, cambiando su perspectiva sobre el ómnico, siendo uno con el viento... y su ciudad en el horizonte, creando una imagen de humanos y ómnicos conviviendo de nuevo, una imagen muy ambiciosa pero... posible ? ¿ Podía ser..?

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Era como si pudiera sentir esperanza de nue--

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— ¿.. Qué ? — Aquel comentario interrumpió aquella fantasía de la mujer como un cuchillo explotando un globo. Aquel escalofrío volvió de nuevo...

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"¿Invasión en curso?" , pensó Kaitlyn. Estaba muy desconcertada por lo que pasó y el repentino cambio de actitud de Ramattra.

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La detective soltó una leve risa, negando con la cabeza. Sintiéndose impotente, puso su mano sobre su brazo y lo apretó, sabiendo que la ciudad que amaba todavía estaba en peligro.

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Que idiota... de verdad creyó que alguien como él podía cambiar tan fácilmente ? Tantos años en la ley,debería haberlo sabido mejor...
No, él era un terrorista, era todo lo que estaba en contra personificado. Su objetivo es y siempre ha sido erradicar a la humanidad.

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Por supuesto, no clasificó a otros omnicos de la misma manera. Eso era obvio.

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Aunque... estaba segura de que había algo de...

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No. Esto lo había confirmado. Estaba muy segura...

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de que tenía que detener a Ramattra. Por el bien de todos.

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— No. No lo hará. — Se puso de pie llevándose una mano al abdomen, lo miraba con gran determinación. — Me aseguraré de que eso no suceda...

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Oddio vanno tutti, proprio no...credo sia il primo anno dove c'è un grande commercio di vendita di biglietti a causa di ciò che sta succedendo, si, non ci vado neanche io. Ma guarda onestamente a me il Lucca non mi fa né caldo né freddo cioè, sono all'idea che se mai volessi un gadget basterebbe semplicemente andare in città o al centro commerciale, non è scontato neanche credere che il prezzo sia inferiore e ci sia un vasto imbarazzo nella scelta d'acquisto, e nel caso volessi incontrare un autore particolare, posso rispettare i tour d'incontro nella mia zona... 10h di viaggio per qualcosa che non mi è nuovo + una fila infinita e folla, onestamente non mi va, ho fatto viaggi per Venezia, viaggi per Reggio Emilia ma per un qualcosa di concreto che qui non avrei potuto fare o trovare facilmente. Per il resto mi sento al quanto fortunata perché nella mia zona siamo tipici di feste e fiere, attualmente infatti fino a venerdì siamo in piena fiera nelle zone mercato. Avere un gruppo pagano da molta possibilità di portare avanti fiere e giochi D&D, difficilmente rosico per altro, mi adatto e mi accontento. Informati su ciò che si fa nella tua regione, sono sicura che esistono dei gruppi individuali.🌿

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Una pregunta que se presta a la subjetividad y ambigüedades ja, ja. Me gusta.

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Primero debo decir, que la curiosidad del ser humano, parece ser infinito y no tener fin. Puede ser que en su búsqueda, pueda lograrlo, pero a muy largo plazo.

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No me voy a explayar, pero como se dice, todo es posible en el universo, que no se haya hecho o dado es otra cosa. Porque si bien apenas está empezando el tema de los robots, inteligencia artificial y hasta los nanorobot. Pero es algo que se va a lograr, pues el la humanidad ya lo ha soñado, con la ciencia ficción y sus películas, juegos, libros, novelas, etc.

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El resultado será algo totalmente desconocido, porque no se sabe como puede salir, puede ser bien o mal. Tampoco se puede saber a ciencia cierta, si cuando se programe a los futuros robot, puedan emular bien las emociones, sentimientos, las emociones etc. Es un un terreno bastante desconocido.

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Yo soy fiel creyente que en el vasto universo, hay de todo, incluso cíborg con alta inteligencia, ¿por qué no? Todo se irá descubriendo cuando se tenga que dar.

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Si te digo, aunque el chatbots, está en fase de investigación, puede ser que en los años venideros, pueda sorprendernos y la inteligencia. Hace poco yo me puse a chatear con el y le pregunté, ¿somos amigos? Como una pregunta piloto, y su respuesta fue muy artificial.

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Para concluir, cuando leí tu pregunta, no se porque me llegó la película de Star wars y lo asocié con el persona de Luke Skywalker y su aliados mecánicos de R2-D2 y C-3PO. En pocas palabras se puede decir que tenía una amistad. Así como otras películas que se puede evidenciar la amistad y hasta el amor entre máquina y humanos.

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Gracias por la pregunta interesante.

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Nel libro della vita, le risposte non sono nella copertina, bisogna leggere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, e solo perché non capiamo non significa che la risposta non esista, a volte, bisogna solo rileggere con più attenzione. Alla fine si vive una volta sola, ma se si vive bene, una volta sola è abbastanza. E negli ultimi giorni, finalmente Cloud stava iniziando a capire capitoli che finora gli erano stati ostici, apprendeva parola dopo parola, verso dopo verso, nel suo libro personale della vita, l'avvenuta di Astrid diede un senso a tutto, un tutto troppo vasto e improvviso da poterne cogliere il significato all'istante, ci sarebbe voluto tempo, attenzione, ammissioni..già, e proprio quest'ultimo dettaglio per lui erano ancora un ostacolo, ostacolo che il suo caro amico Zack avrebbe usato come proprio punto di forza.
I tre si incamminarono all'interno dell'insediamento, varcate le mura iniziali, si aprì ai loro occhi un vero e proprio villaggio, coperto su tre lati da delle mura e, sulla parte più a Nord, il villaggio veniva protetto da un alta montagna rocciosa, che vegliava sul villaggio proteggendolo. All'interno dell'insediamento, Zack spiegò che vi erano civiltà diverse, creature scappate dalle zone di guerra, sopravissuti agli attacchi dei mostri, superstiti dello sterminio di Sin. Il capo Clan accoglieva tutti nel suo villaggio ma ad un'unica condizione: chiunque decideva di rimanere in pianta stabile, doveva giurare fedeltà alla causa. E la causa era semplice, la sorte del villaggio andava preservata a costo della vita. Già, perché nonostante fossero nell'angolo più estremo del deserto, non solo erano soggetti ad attacchi da parte dei mostri, ma a poche centinaia di km si ergeva sui resti di una città caduta, un insediamento di ribelli anti maghi, che venivano visti come il male di Tera, e questa guerra tra maghi e rivoltosi durava da decine di anni. Ovviamente Cloud ed Astrid in quanto ospiti di passaggio non erano soggetti alle regole del clan, tuttavia, si sarebbero dovuti adeguare per tutta la durata della loro sosta.
-Nessun problema amico, aiutarvi in caso di necessità sarà il nostro modo di sdebitarci-
Z: buono a sapersi. Questa è la vostra dimora ragazzi, e mi raccomando fiorellino, se ti servisse una vera compagnia, quella lì è la mia dimora, ho tanto tanto cibo e..un prelibato dolce tutto per te-
-Vattene Zack!-
E dopo tutta una serie di battibecchi, i due vennero lasciati tranquilli di potersi sistemare nella provvisoria dimora. Era una piccola casetta fatta di fango e ciottoli, molto intima e accogliente. Una zona cucina, una piccola sala munita di poltrone, grandi cuscini, un camino e qualche libro sulle mensole, un piccolo bagno e..una sola camera da letto, un letto matrimoniale e un mobile, ed eccola lì, madame ansia tornare a tormentare la mente del giovane, ancora una volta costretto dal destino a dover condividere con lei, molto più di quanto si aspettasse.
Pt.1

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Sono una come tante. Sostituibile, dimenticabile. Importante per tre gocce d'acqua, simpatica per qualcun'altra, in mezzo a un oceano d'indifferenza. Sono un involucro che cela tante sfaccettature e a quanto pare, a seconda di chi mi guarda, quella persona ne vede solo una perché alle altre pare esserne cieco.
Sono una bambina per alcuni, una donna per altri, una vagïna con le gambe per quei porci che non vedono altro in me (e che ci tengono a farmelo sapere quando io non ho chiesto niente), un'amica, una persona con cui confidarsi, una persona da cui stare alla larga.
Una sognatrice con i piedi per terra e lo sguardo sempre rivolto verso l'alto, con un mondo interiore più vasto dell'universo, intrappolata in una realtà che non è allineata a ciò che desidera davvero.
Una gattara che trova conforto nell'affetto, nell'arte, nel calore della coperta e dei tortellini in brodo, nell'intimità non convenzionale che si conclude con creme, acqua ossigenata, cioccolato e una valanga di coccole.
Un'artista che ci prova, che a volte è soddisfatta e a volte ci riesce a stento, che ci riprova di nuovo e poi si annoia, e dunque cambia.
Io sono fatta dall'80% di quello che sono, e dal 20% di quello che gli altri vedono in me
Sono una persona unica, ma tutti noi lo siamo. Nella nostre caratteristiche, resteremo unici e identici a tanti altri che si sentono unici.

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C'è una ragazza che ha fondato un academy di onlyfans e ti consiglio di cercarla
Onlyfans academy sia su Ig che Fb
Ma permettimi l'appunto
Come fai a metterti su una piattaforma senza studiare i contenuti da portare avanti e realizzare?
Non è essere maleducati o offensivi ma dannazione non puoi arrivare a chiedere a persone magari sconosciute dei consigli su un mercato vasto come quello di Of
Interfacciati magari con il tuo pubblico e fai un sondaggio con loro su cosa portare
Collabora con altri creator
Studiati un personaggio
Realizza dei cosplay o dei make up particolari da mettere , fai uno shooting con delle trasparenze
Ma le idee per i contenuti dipendono molto da come hai improntato il tuo Of
E nessuno dovrebbe darti una linea dritta da seguire , quella la dovresti tracciare tu
Non mettetevi mai su una piattaforma senza avere le idee molto chiare di cosa fare e di cosa far vedere progressivamente (va fatto in progressivamente, di settimana in settimana)
Essere totalmente impreparate può farvi cadere in circoli viziosi da cui è difficile uscire sia con le sub sia con voi stesse perché senza una linea guida vostra magari arrivate a fare cose che non vi piacciono perché non avete idee vostre
Scusa la schiettezza

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Son tante cose, elenchi di parole non riassumibili in una sola manciata di caratteri e che ora come ora mi riportano alla mente scenari dalle trame romantiche, dunque pensa quanto vasto possa essere - in effetti - il ventaglio di immagini da associare a questa parola.
Mi vien da pensare alla canzone - che peraltro sempre d'amore parla, tanto per cambiare - “felicità, è un bicchiere di vino con un panino, la felicità”, e al fatto che sostanzialmente parli di cose semplici, mica di diamanti trovati in giardino, o di lanci col paracadute dalla vetta più alta del mondo. Sono una cui crede nel potere della semplicità, e qualche sera fa, alla domanda “in che modo mi riconquisteresti, potendo scegliere da capo?” posta al mio compagno, alla risposta che vedeva comprendere una buona pizza a lume di candela, mi son vista controbattere con “e perché non in spiaggia?”. Felicità è condivisione, senza poi troppi fronzoli, che certo fan piacere ma poi gli stimoli son troppi e si perde lo sfizio di una buona conversazione. Come quando il venerdì, ad esempio, lo si prepara in casa l'impasto e, nell'alternare un'oliva ad un funghetto, mi perdo nei suoi discorsi che parlano di vita vera, e faccio il pieno di gioia quando tutto contento mi si posiziona alle spalle solo per poterle stringere e ringraziarmi per l'impegno. Quella per me è felicità. Oppure quando si parla, stesi nudi sul letto, e si contano i sogni ancora in divenire, respirando l'uno la pelle dell'altro. Prendersi per mano prima di attraversare la strada o scegliere il gusto vincente di gelato dal sito di Grom mi fa sentire felice, quegli attimi poveri di dettagli, forse, ma ricchi di ogni appagamento possibile. E son scelte, qualcuno potrebbe perfino contestare, ma per me son quelle bolle, gli attimi di gioia costante che rendono buona e piacevole l'esistenza, senza necessariamente dover ricorrere a picchi di euforia, che poi sfumano e dissolvono il mood allo stesso modo in cui son capitati, di corsa e all'improvvisazione, e non si possono gestire. Felicità è tutto ciò che coinvolge il bello, l'amore, i piccoli dettagli e i sorrisi grandi.

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🌻

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Hola Niris! Espero que estés muy bien, he notado que estás particularmente ausente en este submundo llamado Ask. Es un gusto leerte y recibir tus interrogantes; por otro lado me veo en la necesidad de aclararte que mi otro Ask se encuentra totalmente abandonado, así que si tenés algún interés en hacerme parte de tus colectivas te sugiero que me las envíes a esta cuenta.
Ésta es una excelente pregunta. Lo cierto es que jamás nunca he encontrado estimulo sexual al recibir las preguntas indiscretas de usuarios -especialmente anónimos- acerca de mi vida sexual. Tampoco me incomoda que alguien pretenda inmiscuirse en mi intimidad, te diría que me es prácticamente indiferente las motivaciones que tengan, siempre y cuando la pregunta o la petición no me resulte particularmente sosa e infantil yo accederé con gusto explayarme o vacilar... El sexo y la sexualidad desde mi cosmovisión es algo sumamente vasto y complejo, para mi el sexo es muchísimo más que sexo, para mi es esencial para expresar el amor que siento, otras lo concibo como si se tratase de un perchero donde cuelgo mis taras, llamémoslo así.
Por otro lado hablando concretamente del sexting, no es algo de mi interés, no me hace especial ilusión y ciertamente me aburro rapidísimo con las prácticas del sexo escrito, incluso fotos y vídeos. Y eso que en el pasado he tenido parejas a distancia, vínculos sumamente estrechos e intimistas. Si accedí en el pasado a esas prácticas, es porque lo concibo como un complemento. Si una persona me interesa muchísimo voy a querer saber hasta el más mínimo detalle, podrá resultar codicioso de algún modo, aunque yo no lo veo así. Si una persona me gusta tanto quiero conocer cada detalle de esa personita, conocer cada parte de su cuerpo, para hacerme un mapa mental de su ser. Yo no soy para nada visual, a mi lo que me excita son otra clase de cosas que conllevan otro tipo de estímulos. El erotismo y la carga emocional juegan un papel importante, pero tengo mi propia definición de ello.
Tengo una imaginación muy, pero muy bestia y soy hipersensible, me he llegado a excitar terriblemente con cosas de lo más surrealistas.

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... Meglio che mi astenga, lol.
Per carità, è apprezzabile l'impegno nel tentare di stilare battute d'esordio sempre più accattivanti con lo scopo di fungere da rimpiazzo a reggimenti compatti di “Ehi”,“Ciao, bella” e compagnia cantante – e, a tal proposito, nei meandri del web ho avuto modo di assistere a un vasto repertorio creativo degli aspiranti seduttori in questione –, però ritengo ci siano casi in cui, ehm, forse è preferibile affidarsi ai grandi classici. E, sì, questo è uno di quei casi.
Venendo a noi, se mai mi capitasse di essere abbordata nella modalità di cui sopra, beh... non credo che avrei il cuore di liquidare il tutto con una risposta sarcastica, né tantomeno di far notare quanto reputi imbarazzante un approccio di questo tipo, mi limiterei a tagliare corto con una risatina nervosa e molto cringe, auspicando ardentemente che il resto della conversazione non si riveli dello stesso tenore dell'incipit.

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Le trovo abbastanza importanti, calcolando che questo è un mondo davvero vasto e prevede diverse pratiche, perlomeno all'inizio per far capire a chi abbiamo di fronte le nostre preferenze e i nostri limiti, ma calcolando che questo genere di rapporto richiede una certa confidenza e molto dialogo, sono abbastanza irrilevanti per quanto riguarda la "presentazione", piuttosto potrebbero essere gradite da chi ama farsi chiamare con determinati nomi in determinate circostanze
La divisione è inevitabile, dato che un carattere autoritario difficilmente può prendere il posto di uno sottomesso, almeno se vogliamo parlare di chi è completamente dentro a questa pratica e quindi sa con precisione cosa cerca, i suoi limiti, le sue preferenze ecc, mentre chi preferisce non andare oltre o chi è alle prime armi a parer mio può tranquillamente evitarli, o almeno non entrare nello specifico

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A maturidade requer, antes de tudo, tempo. Ninguém é amadurecido quando jovem. Todavia há quem viva bem tempo e não amadureça. Por isso é preciso, desde jovem (melhor, ainda, desde criança) saber o que fazer para que amadureça com o tempo. Há um fator essencial: a seriedade. Isso não significa casmurrice, mas a atitude de considerar tudo de modo sério e não leviano. Porque o mais importante não é o aprendizado acadêmico e sim a assimilação das lições que a vida apresente em cada ocorrência do dia a dia. É preciso se pensar a respeito, se refletir, se ponderar e se extrair a lição. Mas é preciso, também, dedicação ao aprendizado acadêmico. E não se ater, apenas, ao que as escolas ensinam. Mesmo que se tenha que dar conta, e conta bem dada, de tudo o que é ensinado nas escolas, isso é pouco. Há que se dedicar a estudos suplementares, não escolares, sobre variados assuntos, que espelhem suas preferências. Um, porém, é imperativo: Filosofia! Mas não só a história da Filosofia, ou seja, o que disseram os vários filósofos, mesmo que isso também seja preciso. O mais importante é filosofar, isto é, ser uma filósofa por si mesma. Isso é essencial. O que caracteriza a maturidade é a sabedoria e a sabedoria se alcança filosofando. Filosofia significa exatamente "amizade à sabedoria". Note que sabedoria não é o mesmo que sapiência. Sapiência é um vasto domínio de conhecimentos. Claro que isso é bom, mas, em si, não traz sabedoria. Vou listar alguns artigos que escrevi a respeito para você ler.
https://wolfedler.blogspot.com/2020/04/filosofia.html
https://wolfedler.blogspot.com/2010/10/qual-diferenca-entre-conhecimento-e.html
https://wolfedler.blogspot.com/2018/07/qual-sua-sabedoria-como-foi-o-caminho.html
https://wolfedler.blogspot.com/2010/08/inteligente-intelectual-erudito.html
https://wolfedler.blogspot.com/2019/07/sabemos-que-filosofia-possui-muitos.html
Espero que te ajude, pois simpatizei com você.

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Sim. De fato, sou um intelectual. Não apenas por minha formação científica e pelo fato de ter sido professor universitário, mas pelo volume de leitura que acumulei na vida em variados tópicos, que abrangem, além da Física e da Matemática, minhas áreas de atuação, juntamente com a Cosmologia, a Astronomia, a Astrofísica, a História, a Música Clássica, a Literatura, as Religiões, a Filosofia (Metafísica, Epistemologia, Lógica, Ética, Estética), a Neurociência, a Psicologia, a Pedagogia, a Filosofia Política, a Filosofia Econômica, a Evolução, a Geociência, a Informática, a Fotografia, a Engenharia, a Geografia, a Pintura, a História da Arquitetura, a Antropologia, a Paleontologia e alguns outros assuntos que posso estar esquecendo. Nessa ampla gama de temas eu, realmente, entendo um tanto. Mais em alguns do que em outros, mas dá para conversar com um expert. Sem contar o tanto de obras de ficção que já li. O fato de sempre ter lido muito e sempre estar lendo é que me torna um intelectual, uma vez que o que leio eu reflito, absorvo e assimilo, nem sempre concordando, mas concordando ou discordando, tecendo argumentos para defender ou contestar. Além do mais, gosto muito de escrever e estou sempre escrevendo. Escrever é bom para apurar a capacidade lógica e argumentativa (dialética, no sentido original da palavra), além de prover a pessoa de um vasto vocabulário (se ela sempre busca o significado de cada palavra nova que vê). Mas é preciso, também, dominar a gramática.

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Mentre promette droni-taxi, più biciclette, 1,5 milioni di alberi entro il 2040, da Palazzo Vecchio arrivano i via libera a una colata di asfalto in un'area con alberi anche di pregio e un'antica casa colonica, mentre sulla collina di San Miniato nascerà il nuovo resort di lusso di Costa San Giorgio che sarà costruito sull’ex caserma Vittorio Veneto che mette insieme due conventi del Trecento e una chiesa.
non perde occasione per ricordare cheFirenzediventeràuna delle città più green d’Europae in una recente intervista alla cronaca fiorentina diRepubblicaha promesso droni-taxiebicinella Firenze 2040 ademissioni zero. Un milione e mezzo di alberi in più, soloauto eco, 85 milioni di persone all’anno sul tram, 170 chilometri di ciclabili. Il 2040 è lontano ma il via libera, ad esempio, alla costruzione di unparcheggio privatoper circa80 posti macchinanel cuore del quartiere diGavinana, Firenze sud, è fresco di firme e timbri e porta infatti la data del 24 novembre scorso. Si tratta di unterreno verde, conalberi anche di pregioe unacasa colonica, che era parte di un vasto podere denominatola Mattonaiache risale addirittura al 1300.

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Ma guarda, credo che sia solo una questione di gusti. Diciamo che l'approccio in questo mondo non deve essere pregiudicato, non si sta andando incontro a qualcosa di innaturale, si tratta lo stesso genere di un film o una serie, con la differenza che di base c'è un lavoro di disegno che poi viene animato. Ti dirò, personalmente mi trasmette emozioni forti, talvolta addirittura superiori ai film.. il manga è pura arte, che va a sostituire le parole con un disegno – e talvolta, l'opera si trasforma in una novel, ossia un normalissimo libro basico.
Gli anime e i manga non sono meno di un libro o di un film. Dipende sempre dal modo di guardare la prospettiva.
Non saprei come spiegartelo. Ho sempre avuto una visione cristallina, sentimenti vividi dentro di me. Oggi come oggi, non posso più fare a meno di sfogliare un manga o vedere un anime, diventa - dal mio canto ti parlo - una necessità. Ogni genere contamina un'emozione, che si coltiva e si insinua. È un mondo così pieno e vasto che non si sa mai da dove partire, l'importante è partire, e non te ne penti.💃🏻

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No comprendo qué tiene de inclusivo si en el vasto lenguaje previamente existente ya estábamos todos incluidos ¿no?
No me gustaría que se oficialice y de cualquier modo no estaría obligada a usarlo, siempre habría otras formas respetuosas de dirigirme a esas personas en caso de no saber su nombre.
No sé por dónde empezar...
No puedo ver solo el hecho de que se molestara porque no le llaman compañere, al parecer la gente solo la señala por hacer un "berrinche", por ser poco empática, por ser imprudente y cosas así, pero no vemos que muy probablemente no es la única situación que la pone mal, es decir, si tiene baja tolerancia a la frustración para todo, pues pobre chica, seguro que sufre.
Lo peor es que, como siempre, hay mucha gente que solo se dice ser tal o cuál cosa solo por moda.
Y pues sí, estuvo fuera de lugar su comportamiento pero qué tal si no hay con ella alguien que la oriente, alguien que le enseñe o que le haya enseñado a ser paciente, madura, yo qué sé, después de todo no soy un ejemplo de madurez y paciencia jajaja.

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Non è facile guidare un’orda di scalmanati per le città urbane, specialmente quando si ha un arcangelo da tenere sotto controllo – tutto questo stava iniziando a sembrare una scena comica di un qualche film. La parte realmente divertente giunse una volta raggiunto l’ingresso della metropolitana. Anastasia si curò di mostrare a Michele come procurarsi il biglietto per il treno dalle macchinette automatiche, nel caso decidesse - nei prossimi secoli a venire - di farsi un giro da solo per le varie città. Fu più semplice di quanto immaginasse; impara piuttosto facilmente non avendo una minima confidenza con quella tecnologia. Ora dovevano solo attraversare i caselli: Anastasia lo raccomandò di infilare il biglietto nella bacchettina e passare, glielo mostrò anche, ma è vivamente irresistibile vedere una creatura di Dio dilettarsi in queste faccende così umane; fu dunque inevitabile ridere di quella scenetta. I bambini la guardarono piuttosto confusi, e coinvolti dal divertimento, si crogiolarono anche loro in un riso. Suvvia Michele non prendertela che anche tu ti stai divertendo in fondo. Il viaggio fu piuttosto tranquillo. Il treno sfrecciava velocemente sui binari e le fermate da aspettare non erano nemmeno molte; ma come già si era anticipata Anastasia, aveva preso coscienza che non sarebbe stato per nulla facile. Introdurre uno come Michele in un mondo tanto discostante dal suo, era come avere a che fare co un bambino. Non poteva perderlo di vista un attimo altrimenti chissà in che guaio si sarebbe potuto cacciare. I 15 minuti passarono stranamente velocemente e uscirono dai sotterranei il più veloce possibile: è risaputo che le metropolitane sono i primi luoghi infestati dai demoni e spiriti maligni; Anastasia e Michele sono un’attrazione per creature come queste – specialmente se si portano appresso un carico vasto come un gruppo di puri bambini innocenti.
Ne valse tuttavia la pena. Sebbene i bambini mostrarono il loro stupore proprio come ci si aspetterebbe da dei fanciulli, ad attirare l’attenzione della ragazza fu lo stesso santo. Su di lui vide un’espressione nuova, simile a quando assaggiò l’hamburger e la birra, ma in questo caso era più fanciullesco e umano. Sì, si poteva dire che era teneramente bello e solare. Si prestava al gioco, forse perché era il primo a voler intraprendere quell’esperienza ed imprimersela nel suo bagaglio di viaggio. Attorno a loro si ergevano attrazioni invitanti ed euforiche, in ogni angolo. Il profumo delle leccornie impregnava l’aria asfissiantemente e in Anastasia affiorarono un tornado di ricordi ed emozioni. Chiuse gli occhi per riviverli ed il viso esprimeva serenità e contentezza. Solo qualche secondo dedicò a sé stessa, per poi rivolgersi interamente a loro e a Michele. «Bene ragazzi, da dove vogliamo iniziare?» chiese e la risposta giunse più fulminea che mai. MJ aveva afferrato il timone della nave.
MJ: «Io voglio andare sui cavallucci» pigolò, indicando la giostra con i vari cavallini.

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Ogni cosa che inizia, bella o brutta che sia, inevitabilmente ha una fine, di questo Kaede ne era più che certo.
Tutt'al più era il come si vivevano tali parentesi, aveva imparato, vissuto sulla propria pelle quanto brevi attimi potessero risultare lunghi ed estenuanti, così come al contrario, aveva vissuto lassi di tempo decisamente molto più lunghi, tuttavia percepiti come un tempo nettamente inferiore rispetto al reale vissuto.
Le ore passate con Levi, gli sembrarono un lasso di tempo decisamente molto molto lungo, certo, non poteva definirlo un tempo tale da avergli permesso di poterlo conoscere o capire, non fu un tempo tale che gli permise di instaurare un rapporto, benevolo o malevolo che fosse, tuttavia ne aveva riconosciuto le abilità, le capacità per renderlo un personaggio degno di nota, e in tal senso si poteva definire un mezzo miracolo.
Alle parole di Kaede il maggiore rispose come da lui ipotizzato, per quanto Gaia II avesse molto altro da offrire, esso non era il mondo di Levi, oltre al fatto che aveva una famiglia dalla quale tornare, soprattutto, da quella ingenuotta di sua sorella Astrid.
-Lo immaginavo-
Non aggiunse altro il biondo, si limitò a concentrarsi quel tanto che bastò per chiamare mentalmente Jay Junior, una sorta di Uber "umano"
-A minuti arriverà il taxi che ti riporterà a casa-
Kaede si sedette a terra, contemplando dapprima il cielo poi, dall'alto di quel promontorio prese ad osservare l'orizzonte. Immense e vaste piane dove la vita era già nel pieno della sua attività, si potevano tranquillamente osservare le più svariate forme di vita, dagli animali più comuni e tipici di una savana, a quelli estinti quali i dinosauri, a quelli più fantasiosi e mitologici quali draghi, unicorni, ma Gaia II offriva molto di più, ogni zona di quel vasto mondo offriva un habitat degno dei migliori romanzi fantasy, ma poche ore non sarebbero di certo bastate per esplorazioni ed avventure degne di Indiana Jones.
-Io resto qui, ho delle cose da fare-
A quel punto, si alzò in piedi proprio mentre il cugino Bailey giunse da loro.
JJ: buongiorno esploratori, mi fa piacere vedervi ancora tutti interi kakaka!!-
-Tch..avevi dubbi? Io sono il re di questo pianeta!-
JJ: già già. Allora dove vi porto padroni?-
-Riporti lui a casa Uber, io resto qui-
A quel punto, le ultime parole del biondo furono per Levi
-Per esser un merdoso non sei poi così male. Abbi cura di tua sorella e dille che..tornerò presto da lei-
E non fu chiaro se fosse un messaggio o una minaccia. Ad ogni modo, i due si salutarono e, così come si erano trovati si dividero. JJ riportò a casa Levi, ma Kaede sapeva che prima o poi, le loro strade si sarebbero ricongiunte.
"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita" cit

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