@echidiechi

Erica G. (Echoes)

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Echoes ma sei tu quella??? Che carina (: quanti anni hai?

Sì, sono io. Grazie mille! Diciotto e mezzo, comunque.

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Visto che non resisto più, ti chiedo di farmi quel famoso videorisposta. Se vuoi salutami a voce oppure se non hai il microfono o non ti va mi basta un 'ciao' con la mano ahah

Liked by: Vendo lattuga;

‘La vita è come la musica: deve essere composta ad orecchio, seguendo l'istinto e le sensazioni, non le regole. Tuttavia occorre conoscere le regole, perché qualche volta servono da guida in casi dubbi - ma ciò non capita troppo spesso.’ (B. R. Samuel) – Dà le tue considerazioni al riguardo.

Credo anche io che creare la propria vita sia come comporre musica. Sai già più o meno qual è la direzione che deve assumere, l'intensità, l'emozione, il tema di cui parla o gli strumenti con cui vuoi arrangiarla.
Molto spesso prendi in mano la chitarra e cominci a provare qualche accordo, per vedere se riesci a trovare quello giusto per iniziare. La maggior parte delle volte inizi a comporre qualche giro e poi cancelli tutto, perché non va bene. Quando piano piano trovi le prime melodie che sembrano far per te, segui regole già state imposte.
Ci sono gli accordi assonanti e quelli dissonanti. Cerchi di mantenerti in equilibrio tra la teoria della musica e ciò che hai per la mente, ma spesso, contornandosi di regole, non riesci poi a dare alla tua canzone quella svolta e quelle emozioni che nella mente ti sembrano così chiare - come mai è così difficile trasferirle su sei corde?
Continui, provi e riprovi, insoddisfatto più che soddisfatto, ma non ti arrendi. Devi trovare le corde giuste per te, perché altrimenti quella canzone sarà solo lo strimpellamento di un chitarrista in mezzo alla folla, che mai si distinguerà.
E poi inizi. Inizi a non seguire più le regole. A lasciarle lontane, a fare qualche piccolo accorgimento personale che magari potrebbe non essere condiviso da tutti, ma che per te è semplicemente perfetto. Finalmente, infatti, stai producendo qualcosa di nuovo, che probabilmente nessun altro a parte te ha mai pensato - o almeno te ne rimane la presunzione.
Non esci dagli schemi esageratamente: li tieni lì, come un abbozzo da migliorare. L'istinto ti guida e cerca di farti comporre la tua musica, mentre le regole semplicemente ti tengono da contorno. Un contorno più elastico, però, di quello che vedevi all'inizio.
La vita è proprio così: dev'essere vissuta a sensazioni, con le proprie emozioni, non con paletti già infissi da altri che ci sono stati prima. Si tengono a mente, per ricordarsi più o meno dove puoi arrivare, ma devi provare anche a scavalcarli se è quello che il cuore ti suggerisce di fare.
Solo così potrai arrivare a comporre una melodia di cui sarai poi seriamente soddisfatto, anche se magari è un po' diversa da come quella che si aspettavano le persone accanto a te.

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Esistono errori irrimediabili? Se per te esistono, quali sono?

Non credo che esistano. Almeno non per me. Sono una persona molto buona e tendo a vedere la possibilità di rimediare e redimersi praticamente in tutto; anche quando ormai la fiducia per una persona non esiste più, ritengo che questa possa comunque trovare il modo per riconquistarla.
Gli errori che più difficilmente tollero, comunque, sono sicuramente i tradimenti all'interno del matrimonio o della convivenza - soprattutto se ripetuti. Sono delle situazioni che mi feriscono parecchio e credo che ci vorrebbero anni, per me, per andare oltre a episodi simili.

Ti sei mai sentita in colpa o sconfitta a causa della tua stanchezza? Ti sei chiesta come mai?

In colpa assolutamente no, sconfitta molto spesso.
Credo che spesso dovrei prendermi un po' di tempo per riposare, per mettere in stand-by moltissime cose e recuperare un po' di energie, però al momento non posso permettermi di farlo.
L'importante è non lasciarsi abbattere dalla stanchezza ma trovare sempre il modo di reagirvi.

Cosa può spingere un ragazzo di 19 anni a voler rimanere amico della propria ex che ha lasciato dopo due anni perché non la ama più? Vera e sincera affezione? Sensi di colpa per non farla soffrire finché non si metterà con un'altra? Vorrebbe 'farsela' ancora? Possibili ripensamenti?

Sinceramente non conoscendo lui non posso dare un giudizio così su due piedi.
Cercando di pensare il meglio di lui, forse semplicemente tiene ancora a lei e non vuole perderla del tutto, gli piacerebbe continuare ad avere sue notizie e a sentire come va la sua vita. L'amicizia alla fine non serve a eliminare i sensi di colpa, anzi: secondo me li accentua. Credo - spero - che sia reale affetto verso la ragazza in questione e la voglia di mantenere comunque un rapporto con lei.
Questa è la mia opinione, senza conoscere lui o lei.
Liked by: Michele D. Puciuf.

"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti" - Pirandello. Cosa pensi di questa frase? Sei d'accordo col poeta? Hai incontrato più maschere o più volti nella tua vita?

Credo di aver incontrato moltissime maschere nella mia vita e pochi volti. Allo stesso tempo, però, sono sicura di aver anche visto alcuni volti dietro a tutte quelle maschere.
Le persone cominciano ad aprirsi, a essere se stesse dopo un po' di tempo - almeno, con me accadeva così.
Credo di aver visto molte maschere e, della maggior parte di esse, anche i rispettivi volti, sebbene a volte solo per qualche sbiadito istante.

Quando sei da sola e cerchi di parlare con te stesso/a a cosa pensi? Ti fai delle domande in particolare? Credi di conoscerti bene? E gli altri ti conoscono per come sei veramente?

iDoodle’s Profile Photo★ Jade ★
Credo di conoscermi fin troppo bene.
Quando sono da sola, in realtà, cerco di parlarmi solo per farmi compagnia. Mi faccio domande di cui già so la risposta, un po' per cullarmi, un po' per rassicurarmi.
Mi prometto che presto sarò felice e che avrò un sorriso che nessuno potrà mai togliermi.
Gli altri... pochi mi conoscono per come sono veramente, secondo me. Solitamente sono una bela maschera per la maggior parte delle persone. E, forse, è meglio così.
Liked by: ★ Jade ★

"Se si potesse non morire mai, allora per cosa si vivrebbe?" Sei d'accordo? Pensi anche tu che, senza la morte, la vita non avrebbe uno scopo? E se, invece, potessi vivere per sempre, cosa vorresti fare? Spazia con la tua fantasia.

escapethereality’s Profile PhotoAlessia.
Sono d'accordo, sì.
Credo che la vita non avrebbe un vero scopo, perché non ci sarebbe mai un limite di tempo, un ostacolo da superare, un traguardo d'arrivo.
Se potessi vivere per sempre vorrei viaggiare e cambiare continuamente luogo in cui mi trovo, per poter vivere più vite e non una sola. E poi mi piacerebbe scrivere all'infinito, finché le mani risponderebbero ai miei comandi.

C'è sempre qualcosa che ci turba, nella nostra vita. E tu? Stai scappando da qualcosa?

Sto scappando dal passato, dai pianti, dalle urla, da una vita che non mi è mai appartenuta.
Sto scappando per raggiungere un futuro dove posso ridarmi un'altra occasione.
Sto scappando per poter trovare un posto dove non fuggire più.
Sto scappando per restare.
Liked by: Michele D.

"Perché il futuro deve sempre essere altrove?" Non voglio una risposta a questa domanda, cioè in verità non so cosa voglio. Ho letto questa frase 2 minuti fa e l'ho trovata terribilmente vera e attuale. Ma forse, pensandoci, ci può essere un futuro anche qua, dov'è ognuno di voi, non credete?

Meegara’s Profile PhotoMeg
Personalmente credo che il futuro della maggior parte delle persone sia nel posto dove esse si trovano. Ma sai, ci sono molti altri, invece, che si trovano in certi luoghi solo con il corpo. Il loro cuore invece risiede in un posto lontano. E il futuro è dove c'è il cuore, dove c'è il proprio amore, non il corpo fisico.
Per questo molto spesso il futuro è altrove e non si trova qui vicino a noi.
Personalmente ritengo - anzi, sono fermamente convinta! - che il mio futuro si trovi molto lontano da qui. Ha anche un nome, quel luogo, e molto presto lo raggiungerò per restare.
Il nostro futuro è sempre altrove, ma solo se abbiamo abbastanza forza e coraggio per raggiungerlo. Altrimenti è dove ci si trova, solo che non si riesce ancora a scorgerlo con chiarezza e, per questo, si tende a pensare che sia situato in un altro posto.

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Liked by: Meg Michele D. Puciuf.

“Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore!” (Il piccolo Principe). Che ne pensi ?

Penso che sia un'affermazione molto vera, si sa. "L'essenziale è invisibile agli occhi."
Infatti ormai l'uomo tende sempre a cercare di più di ciò che ha, senza accorgersi della meraviglia delle cose che invece lo circondano tutti i giorni. Non riesce più ad apprezzare le piccole cose e per quello a loro sembra di non trovare mai ciò che cercano, anche se in realtà è proprio lì, che li accompagna in ogni secondo.
Liked by: carpaila heroin

Oggi una mia amica mi ha posto questo quesito: "Se per caso la persona che ami dovesse andare in un paese straniero per motivi di lavoro, cosa faresti?" Ecco, tu cosa faresti? Come reagiresti e cose del genere.

SchattenMarsh’s Profile Photomaræinteriore
Io credo che, se si trattasse del mio ragazzo, cercherei di andare con lui. Ormai ho 18 anni e mi adatterei a tutto, metterei anche a rischio ogni cosa e proverei ad andarmene - anche perché comunque qui non ci voglio restare.
Altrimenti, se non potessi andare con lui, cercherei di mantenere comunque la storia a distanza, nella speranza che un giorno potremmo stare insieme di nuovo molto più spesso. Non credo infatti che la distanza possa ostacolare un sentimento, specialmente se vero.
Se invece non fosse il mio ragazzo, ovviamente ci rimarrei malissimo ma cercherei in qualche modo di accettarlo. Credo che prima della sua partenza gli direi quello che provo per lui, un ultimo tentativo disperato di acciuffarlo - faccio spesso gesti di tale stupidità. E poi lo lascerei andare, partire e portarsi con sé una parte del mio cuore.

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Quando ero più piccolo, durante il primo giorno di scuola superiore ho pensato: "Questi nuovi compagni non saranno mai come quelli di prima, rivoglio i miei amici" e dopo neanche due settimane quelli di prima neanche li ricordavo più. Ricordi il tuo primo giorno di scuola superiore? Racconta!

Me lo ricordo eccome, il primo giorno di scuola superiore!
Arrivai con notevole anticipo e pure in panico. C'era un sacco di gente fuori da quell'orrenda scuola e io cercavo in lungo e in largo una sola persona, l'unico compagno delle scuole medie che avrei avuto di nuovo in classe.
Dopo un bel po', riuscii a trovarlo. Stetti sempre di fianco a lui, perché mi sentivo completamente un pesce fuor d'acqua. Continuavo anche io a ripetermi che i compagni che avrei trovato sarebbero stati nulla confronto a quelli che avevo prima - però io avevo ragione a pensarla così, non trovai più nessuno con cui affiatarmi tanto come alle scuole medie.
Mi sedetti vicino a questo mio vecchio amico, Nicola, in prima fila, davanti alla cattedra - per spontanea volontà. Accanto a me si sedette anche un'altra ragazza, Beatrice. L'unica con cui feci realmente amicizia (e che dopo un anno se ne andò, ahah).
Facemmo solo due ore, entrambe di latino. Mi presentai solo con pochi compagni di classe comunque, poiché si erano già formati i gruppetti all'interno - metà delle persone già si conoscevano.
Non lo rivivrei per nulla al mondo. Per fortuna tra due mesi non vedrò più questa gente.

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Uuuu tesuuu anche a me piace troppiximo mileyyy c'eeeeèéë!!11!!1!1 Vuoi diventare la mia buona BFF????? Un besux hihihihì :***

Stai rischiando grosso. è.é
Liked by: Michele D.

"Passiamo così tanto tempo a cercare di rimediare a ciò che non abbiamo detto" cit. Che ne pensi di questa frase? Ti è mai successo? Pensi che l'unica causa del nostro silenzio sia la paura? Insomma esprimi ciò che pensi al riguardo

Oh, mi è successo eccome.
Accade sovente che le cose che vorremmo dire ce le teniamo per noi e cerchiamo poi tutta la vita di rincorrere un momento per poterle ridire, per avere un'altra occasione, pentendoci di non aver parlato prima, di non aver espresso sin da subito i propri pensieri o le proprie emozioni.
Mi succede continuamente: tengo per me alcune considerazioni per paura, per terrore, per timore di essere giudicata, abbandonata, rifiutata - e poi disperatamente tento di trovare un altro momento per poter rimediare al mio silenzio. E sai qual è la cosa assurda? Molte volte, dopo averlo tanto rincorso, quando lo trovo lo lascio andare nuovamente.
Credo che sia abbastanza normale e che sia un processo che ci aiuta a crescere in attesa del giorno in cui ognuno di noi riuscirà a non farsi scappare il suo momento e a dire ciò che ha per la mente.

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Liked by: Puciuf.

Hai mai provato una sensazione di assoluta felicità, anche solo per un attimo? Non voglio sapere cosa l'ha provocata, voglio semplicemente farti rivivere quell'emozione: descrivimela, prova a farla vivere anche a me attraverso le tue parole. Solo se ti va, ovviamente.

fedeazzurra’s Profile PhotoMaria,
Sentirmi realizzata non era cosa da tutti i giorni. In realtà non capitava mai: tendevo sempre a guardare con malinconia ogni giornata che si susseguiva uguale sotto ai miei occhi spenti. Eppure quel giorno un sogno aveva cominciato a farsi largo nella mia vita, divenendo parte della mia realtà.
Potevo conquistare il mondo, volare e nuotare. Ero diventata in grado di camminare a testa alta senza alcun pensiero per la mente. Non mi importava più delle parole che mi avevano rivolto contro, che speravano di sabotare quel sogno: ero orgogliosa poiché ero riuscita a farlo diventare mio.
Reale.
A un'età molto giovane.
Per la prima volta in vita mia mi sentii di non essere più sbagliata. Fu come se, dopo aver vagato tanto a lungo con una benda negli occhi, mi fossi ritrovata proprio davanti alla meta cui volevo giungere ma che non avevo idea di dove si trovasse. Ero contenta, felice, euforica.
Andavo in giro dicendo: "Sfidami, ora. Sfidami a piangere."
Ero convinta che nessuna lacrima avrebbe più scavato il mio volto.

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Liked by: Puciuf.

“La più grande amica e la più grande nemica dell'uomo è la fantasia.” (Arturo Graf) – quali sono i lati positivi e negativi della fantasia?

Vedo molto più spesso i lati positivi che quelli negativi della fantasia.
Infatti di positivo c'è sicuramente la possibilità di viaggiare molto più di quanto potrai mai fare nella tua vita. La possibilità di vivere e sperare in un futuro migliore, l'opportunità di essere di visioni più aperte e più semplici, senza arrendersi a una triste realtà.
Di negativo può esserci semplicemente che si tende a vivere di più in un mondo che, in realtà, non esiste realmente. Ma comunque tendo sempre a pensare che sia una cosa molto positiva, vivere di fantasia.

Domanda domenicale: Che rapporto hai con i tuoi capelli? Mi spiego: ti piacciono come sono o vorresti cambiare taglio, colore e caratteristiche varie? Se vuoi metti anche una foto. Io sono molto legata ai miei capelli, vivono con me, ogni volta che sto male anche loro sono indecenti, che dolci :)

Meegara’s Profile PhotoMeg
Ehm, chiedo perdono per l'increscioso ritardo.
A me i miei capelli piacciono, anche se li vorrei un po' più corti di come sono attualmente. L'unica cosa che non mi convince è il colore: infatti quello naturale è biondo sporco e non mi piace affatto. Per quello ormai già da un po' li tingo color mogano, con cui mi sembra di stare un po' meglio.
Liked by: Puciuf. Meg

Che crimine musicale è presente nella tua playlist? Quella canzone che cozza altamente con tutte le altre presenti, quella che ti vergogneresti di far scoprire a qualcuno..uhm..fuori gli altarini u.u

Er, ho qualche canzone di Miley Cyrus, dato che mia sorella ne è una grande fan e, a forza di sentire quei brani risuonare tra le mura di casa, alcuni non mi sono sembrati così male.
Poi - ma non lo ritengo un "crimine musicale" tutto sommato - ho un sacco di canzoni di Vasco Rossi (non degli ultimi album). Ammetto che a me, personalmente, piace.

Cos'ha sostituito lo spazio che occupava nella tua memoria? «Passò un colpo di spugna senza lacrime sul ricordo di Florentino Ariza, lo cancellò del tutto, e nello spazio che occupava nella sua memoria lasciò che fiorisse un prato di papaveri». (Gabriel García Márquez -L’amore ai tempi del colera)

Lo spazio occupato dalla memoria delle persone a cui ho voluto bene e che ho comunque "perso" è stato sostituito semplicemente dalla voglia di andare via, di rifarmi una nuova vita.
Ormai i miei pensieri vertono tutti su quell'obiettivo e non lasciano spazio per molto altro.
Ricominciare: ecco ciò che aleggia dove una volta risiedevano solo i ricordi. La speranza di poter creare nuove immagini da tenere con me in un posto lontano da qui, via da questo passato.
Liked by: Michele D.

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