Erica G. (Echoes)

L'amore è aspettare il suo messaggio di buongiorno e fremere nel cellulare quando si vede il suo nome, sorridendo spontaneamente.
L'amore è avere il suo nome in ogni frase, voler sempre parlare di lui, raccontare di lui.
L'amore è preoccuparsi sempre per lui, anche per le piccole cose, e voler esserci. Sempre.
L'amore è sperare di sentire la sua voce ovunque vai.
L'amore è la voglia di urlare cosa provi al mondo e contemporaneamente la timidezza che ti fa tenere tutto dentro.
L'amore è fare progetti che probabilmente non si realizzeranno mai che ti prevedono assieme a lui.
L'amore è fare qualche pazzia per lui - pazzia che non saprai spiegare nemmeno a lui.
L'amore è un mendicante di dolcezza, di baci, di presenza, di sogni e speranze.
L'amore è ciò che ti permette di ballare anche sotto alla pioggia con il tuo più bel vestito.
L'amore sono le lacrime che non hanno ragione.
L'amore è il motore di tutto ciò che ci circonda.

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1. La mia estate quest'anno è stata una dura Prova. Infatti mi è servita una buona dose di forza e pazienza per ambientarmi in questa vita, dopo che il 2 luglio mi sono definitivamente trasferita a Roma. Quindi ho trascorso questi mesi cercando di trovare il modo per ambientarmi qui e di trovare le soluzioni ad alcuni problemi che erano sorti, anziché viverli come vacanza.
2. Quest'estate, a parte conoscere Roma (ovviamente), sono andata ad Alba Adriatica per tre giorni, da un amico; ho quindi visto un po' il posto, il lungomare, le gare dei migliori castelli di sabbia.
3. Ho trascorso le vacanze con Michele ad Alba Adriatica per quei tre giorni e poi sono venute le ragazze con cui suonavo quando ero a Treviso a trovarmi a Roma dal 15 al 18 agosto.
4. Un aneddoto delle mie vacanze... okay, allora. Non ho niente di divertente o interessante da raccontare, in realtà, perché son stati tutti dei giorni molto frenetici, ma ci son due episodi che ricordo con un sorriso. Il primo è stato di una signora piuttosto anziana in libreria che, dopo aver scambiato due parole, senza che io dicessi nulla, mi ha chiesto: "Da che parte del Veneto vieni?" e io, sconvolta: "Come fa a sapere che sono Veneta?" e lei mi ha sfottuta, imitando il mio accento: "Come fa a sapere che sono Veneta?" e, davvero, ho cominciato a ridere e non finivo più. Quella vecchietta ha vinto, punto.
Poi una cosa molto più dolcina è che mentre camminavo verso la stazione, dopo essere scesa dall'autobus, c'era una madre con il bambino poco dietro di me, il bambino stava guardando una cosa dietro di lui e la madre gli fa: "Prendi per mano la mamma," e lui, distratto, ha preso per mano me. Ho spontaneamente sorriso, e lui ha ricambiato il sorriso imbarazzato quando si è accorto dell'errore e ha continuato a guardarmi sorridendo finché non è sparito dalla mia visuale. Ho amato quel momento.
5. Dell'estate? Mi manca l'idea di "aver tempo". Ora che è settembre sento il tempo stringere per risolvere certe situazioni e questo mi mette a volte un po' d'ansia. Ma presto si risolverà tutto, chissà.
6. Mi ero proposta di lavorare e mettere via un po' di soldi! Ho lavorato ma non sono riuscita a ottenere l'effetto desiderato, anzi, ci ho, alla fine, rimesso. Questo mi rammarica molto. Inoltre speravo di riuscire a farmi almeno un'amicizia, invece non ho ancora conosciuto nessuno qui.
7. La mia estate è stata quest'immagine: scale in salita. Stairway to heaven. Scale per raggiungere la pace. Ho iniziato che ero nell'infernale terreno e ho piano piano cominciato a salire per raggiungere il mio paradiso; una salita lunga e faticosa. A volte mi sono fermata per strada, altre ho iniziato a correre e altre ancora mi guardavo indietro, ma alla fine non ho mai perso la determinazione che mi permetteva di andare avanti e la fiducia che, alla fine della salita, mi aspetterà un mondo migliore.

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