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Erica G. (Echoes)

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Il tuoi libro preferito di King? Perchè?

Joyland.
Perché ha delle citazioni stupende, è un libro che proprio non mi aspettavo; leggendolo mi sono innamorata subito del protagonista, Devin Jones.
Okay, non è il tipico horror che uno si aspetterebbe da King, ma, diciamocelo, il giovane King ormai non c'è più, qui c'è un altro modo di scrittura.
Niente mostri a turbare i nostri sogni o spargimenti gratuiti di sangue, ma solo poesia velata da una coltre di mistero. La cornice è perfetta: la provincia nostalgica dell’America degli anni settanta, i romanzi di Tolkien sul comodino della stanza da letto di quell’affittacamere che affaccia sul mare, la musica dei Doors e dei Pink Floyd ad accompagnare i sogni di Devin. Un mondo in cui la paura si mescola alla purezza di sentimenti quali l’altruismo, la bontà d’animo o l’onestà.
Una lettura d’evasione. Mi è bastato scorrere le prime pagine per farmi rapire dalle vicende di Dev, o per innamorarmi del piccolo Mike (il bambino costretto su una sedia a rotelle che saluta Devin ogni mattina insieme alla madre Anne Ross dalla casa sul mare). Sono rimasta per due giorni incollata alle pagine di questo che è uno di quei romanzi che vorresti non finisse mai. Un libro che diverte e fa riflettere sulla condizione dell’uomo, su ciò che siamo.
"Da ventunenne, la vita è come una cartina stradale. Solo quando arrivi ai venticinque o giù di lì, cominci a sospettare di averla guardata capovolta, per poi esserne certo intorno ai quaranta. Arrivato ai sessanta, fidatevi, capisci di esserti perso nella giungla."
(Joyland, Stephen King.)

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Se vado sulle Alpi e grido il mio nome, quante volte si propaga l'echoes?

Dipende, devi fare l'integrale delle lettere del tuo nome per l'altezza fratto la derivata seconda ricavata con il metodo dicotomico della funzione che esprime la relazione tra quando vai a tagliarti i capelli e quante volte fai la doccia in un anno.
Liked by: Michele D.

Qual è la tua materia preferia? E quella odiata?

La mia materia preferita è l'italiano, mentre odio con tutto il cuore la fisica, sigh.

Ciao bellissima, mi vuoi conoscere? Bello alto moro occhi azzurri. Ah no scusa ho appena scoperto di essere gay.

Sapevo che era troppo bello per essere vero. :(

Top three dei tuoi libri preferiti.

- Sette minuti dopo la mezzanotte, Patrick Ness & Siobhan Dowd.
- L'amico ritrovato, Fredrich Uhlman.
- Un ragazzo, Nick Hornby.

Giovedì, 16 gennaio 2014!

AlexyaII’s Profile PhotoDiario.
Oggi tutti hanno fiducia in me, in ciò che faccio, in quel che sono "destinata a diventare".
Oggi ho cercato tanto uno sguardo e una parola, inconsapevolmente, e sono stata contenta quando l'ho ottenuto.
Oggi sono serena; molto stanca - le giornate scorrono frenetiche e intense - però ho un sorriso sulle labbra che posso mostrare al mondo.
Oggi, sì, oggi.
Liked by: Michele D.

Giochino stupido del dì: http://en.textsave.org/2EN

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Che bel giochino!
Lettera B
Nome Maschile: Ben;
Nome Femminile: Beatrice;
Mi piace: Ballare;
Non mi piace: Bisticciare;
Animale che mi piace: Balena;
Città che vorrei visitare: Birmingham;
Parola preferita: Bellezza;
Canzone: Brick - Ben Folds Five;
Film: Billy Elliot;
Persona (può essere un attore, cantante, amico ecc.): Bruce Springsteen;
Personaggio: Bellatrix Black;
Parola random: Brindare.
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Sto leggendo tutte quelle domande del "cosa pensi di me", visto che non voglio essere meinstream, io vi chiedo: cosa pensate di voi? Parlate col vostro omino nel cervello, e scrivete un dialogo tra voi e voi stessi, un po' come se parlaste con lo specchio.

Otto mesi fa io e il mio cervello abbiamo parlato in questo modo: http://ask.fm/echidiechi/answer/43996301580
Oggi invece ci diremmo qualcosa di simile.
Cervello: Ciao, Erica.
Io: Ehi, da quanto tempo! Pensavo non ti saresti fatto più sentire.
Cervello: Ho voluto darti un po' di spazio, tanto alla fine sono sempre qui.
Io: Oh, grazie. Come stai?
Cervello: Bene. Insomma, è bello, ora hai ricominciato a studiare, ultimamente mi sfrutti, è piacevole ritornare utile. Tu invece? Orgogliosa di ciò che hai fatto? Che pensi dei cambiamenti che volevi tanto avvenissero nella tua vita? Soddisfatta?
Io: Devo dire che sono stati dei mesi un po' difficili, ma mi pare che piano piano tutto stia diventando un po' più chiaro, non credi? So che sarà ancora dura nei tempi che verranno, ma ho grandi speranze. Sono serena. E poi, insomma, ho conosciuto delle belle persone! Ho quasi una vita sociale, ci credi?
Cervello: Devo dire che un po' di difficoltà a crederci ce l'ho, ormai mi ero abituata alla solitudine tra me e te. Sono contenta di ciò che hai fatto. Alla fine sei molto più forte di quel che credevi...
Io: Graz-
Cervello: Ma...
Io: Lo sapevo che c'era un ma! Mai contento, sei. Avanti, spara.
Cervello: ... ci sono ancora delle cose che devi sistemare, lo sai. Nonostante tu sia riuscita a fare degli enormi passi avanti, nei quali non avevo benché la minima fiducia e lo sai, c'è ancora da rimboccarti le maniche. Devi iniziare a essere meno insicura, meno tua e più del mondo.
Io: Ma... Lo sai, il mondo non mi ha trattato bene fino ad ora.
Cervello: Il mondo del passato, cara Erica, non è più quello in cui vivi ora. Devi rendertene conto una volta per tutte. Ora ci sei tu e c'è tutto un universo nuovo da scoprire, da amare, ma devi fidarti. Devi smettere di vivere nelle tue paure. Devi lasciare andare ciò che ti fa soffrire. Devi dimenticare quel passato.
Io: Ci sto provando.
Cervello: Lo so e, fidati, non sono mai stato più orgoglioso di te, Erica.
Io: Grazie. Ti giuro, ce la farò.
Cervello: Ne sono convinta. Ehi, non ti dà più fastidio che ti chiamo per nome?
Io: Credo di no, non mi dispiace più essere me stessa.
Cervello: Credo sia la cosa più bella che tu abbia mai detto in tutta la tua vita.

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"Ma la domanda giusta è: che fine avrei fatto se quel giorno non avessi visto te?" Come sarebbe la vostra vita, adesso, se non aveste preso una determinata decisione o se non vi fosse successa una certa cosa?

Probabilmente se non fossi partita ora mi ritroverei in quel paesino dove sono nata, ancora, sempre nella stessa situazione di prima. Avrei sicuramente più amicizie, sai, quelle che avevo una volta, quelle di sempre, quelle che forse vorrebbero anche che io ritornassi; quindi una maggiore vita sociale, la possibilità di suonare ancora, di non preoccuparmi di nulla che non fosse la scuola. Ah, sì, sarei a scuola e odierei quel mondo come l'ho odiato prima e non vedrei l'ora di uscirne, arrancherei continuamente, annaspando per conquistare un po' di respiro in una classe con la quale non avrei alcun tipo di rapporto. Sarei sicuramente più giù di morale, magari ancora persa per quella persona lì che mi ha tanto spezzato il cuore, avrei con me il peso di cento vite e il rimpianto di non essermene andata quando potevo.
Per fortuna, sai, quel giorno, quel 2 luglio, quel treno, l'ho preso. La mia vita è completamente stravolta, ma il prezzo del mio sorriso è troppo alto per guardarmi indietro.
"Per me fu un giorno memorabile, perché mi cambiò molto.
Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente il corso della vita. Fermati, lettore, e rifletti a lungo sulla lunga catena di vil metallo o oro, spine o fiori, che non ti avrebbe mai legato, se non fosse stato per la formazione di quel primo anello in quel giorno memorabile."
(Charles Dickens, Grandi speranze.)

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« Mi chiedo se ho raggiunto il tuo cuore…» continuate la frase a piacimento, come volete.

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
... o se è stata solo una banale illusione. Mi chiedo se ho raggiunto il tuo cuore, oppure se l'ho solo sfiorato e ho sbagliato strada o, peggio ancora, se l'ho raggiunto e anche oltrepassato.
Mi chiedo se ho raggiunto il tuo cuore e allora magari potrei chiederti di uscire, io e te, di poter parlare, sempre io e te, di poterti stringere, a me.
Mi chiedo se ho raggiunto il tuo cuore, nonostante io sappia che non sia così, però sorrido; magari non ora, ma un giorno sì.
Mi chiedo se ho raggiunto il tuo cuore o se hai già vinto tu raggiungendo prima il mio.
Liked by: Rick Skull

Ispirata dalla serie dei 10 fatti, vi chiedo 10 fatti delle epoche passate che vorreste avere. Anche periodi recenti, come gli anni '60 e '70 del Novecento, non per forza remoti. Se non vi va cancellate la domanda e basta.

1. Vorrei avere Gianlorenzo Bernini, è possibile? Insomma, che mi costruisca una statua, giusto per.
2. Vorrei vivere il pieno della corrente Romantica dell'inizio dell'Ottocento, i pensieri e gli ideali, così simili ai miei, ohw.
3. Vorrei pure avere Petrarca se possibile, magari incontra me anziché Laura e mi dedica il Canzoniere.
4. Vorrei avere Giulio Cesare e assaporare le sue conquiste.
5. Woodstock. E ho detto tutto.
Non riesco al momento a trovare altre cose che vorrei avere delle epoche passate, mi basterebbero queste cinque qua. :)

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