@echidiechi

Erica G. (Echoes)

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Salve, dato che ho deciso di cancellarmi da ask, vi lascio con un'ultima domanda. Dicono che ciò che non uccide fortifica, la mia domanda: è mai esistito qualcosa che invece di fortificarvi, vi abbia ucciso e basta? Cosa pensi che non fortificherà mai?

Sì, c'è stato qualcosa che mi ha semplicemente ucciso; alcune fortificazioni non avverranno mai, poiché certi dolori rimangono a ferirti e ti rendono solo una persona cicatrizzata.
A me è accaduto con vari episodi collegati alla mia vita, alcuni molto personali. Probabilmente far in modo che il dolore si tramuti in forza richiede anche molta forza di volontà, quindi se non ti fortifica ma ti distrugge è in particolare responsabilità tua.
Credo che la violenza non fortifichi mai, di alcun genere. Quella rimane lì e i lividi ti ricordano ogni giorno di ciò che è stato; difficilmente smetterà di fare male.

Tutto un mondo fatto di vetro. Sarebbe tutto così più leggero. Anche le parole, e gli orrori, e perfino morire. Una vita trasparente. (Alessandro Baricco) Se dovessi scegliere un materiale che rappresenti il mondo quale sceglieresti? Puoi scegliere anche il vetro, se lo ritieni esatto.

timassacro’s Profile Photofreehug.
Il mondo secondo me dovrebbe essere fatto di carta. Vuota, riciclata, scritta, stropicciata. La carta è un foglio bianco che tu puoi riempire a piacimento: farlo diventare unico e meraviglioso con qualche opera d'arte, con un origami o con un disegno o un racconto o una semplice scritta, oppure puoi distruggerlo, sporcandolo, spezzandolo, riducendolo coriandoli.
Il mondo è fatto così: interamente nelle nostre mani, che, spesso, non riescono a dargli l'importanza che si merita e preferiscono distruggerlo anziché farlo diventare ancora più bello di quanto non sia.
Liked by: freehug.

Forse la riterrete una domanda strana, ma io davvero sono curiosa: quando pensate, la "voce" nella vostra testa è vostra o è completamente differente?

Ho la mia voce, ma leggermente più acuta di com'è nella realtà - sinceramente, più bella di come è nella realtà.

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Ero in cerca di domande complicate, poi mi sono resa conto che la regina di queste domande è il "come stai?". Rispondetemi sinceramente, evitando il classico bene. Sfogatevi, se vi va. Ma per una volta, non mentite.

SchattenMarsh’s Profile Photomaræinteriore
Non mentirò.
In questo momento io credo di essere particolarmente rilassata. Ero impegnata in un sogno ad occhi aperti che mi vedeva una famosa scrittrice, piena di possibilità e dotata di un sorriso indelebile nel volto.
E sto bene, perché so che non è una fantasia irraggiungibile, perché sono cosciente di stare lottando con tutta me stessa per poterla in qualche modo raggiungere.
In questo momento ci sono delle responsabilità e delle questione che dovrei, ahimè, risolvere e che un po' premono su questo mio "stare bene", mettendomi quindi qualche preoccupazione non proprio utile al mio umore. Eppure, devo dire che mi sento più vicina alla felicità ora di quanto io mi sia mai sentita prima.

Buongiorno... :) Vi pongo un quesito "partorito" dalla testolina di mio figlio or ora intento al cambio giornaliero... Perché si dice un paio di mutande se è un pezzo solo?... Ok... adesso preparo il pranzetto... :) ;)

QuellacozzadiPandora’s Profile PhotoPandy Pandy Madeficient
Oddio, quant'è carino tuo figlio! Sono domande esistenziali, eh, ora non mi darò pace finché non ne scoprirò il motivo. U.U

Quando ti invitano ad una festa di 18 anni, preferisci vestirti in modo elegante come fanno tutti o non ti senti a tuo agio e ti vesti come meglio capita?

Ai diciottesimi dei miei amici mi sono sempre vestita in maniera elegante, perché amo i vestiti e li indosserei continuamente (non ho vie di mezzo: o vestiti o felpe. Sì, lo so, non sono normale).

http://ask.fm/Altrochelamerica/answer/57615125213 domandina. :)

Il mio rapporto con il mio corpo è... strano. Personalmente a me non piace come sono, poiché mi ritengo troppo magra; mangio moltissimo, eppure non riesco a ingrassare. La gente mi guarda e suppone che io non mangi a sufficienza, anche se in realtà non è così (anzi, mi do proprio da fare!), e questo mi ha sempre un po' portata a detestare il mio corpo, che crea giudizi affrettati in chi non mi conosce.
Però non è, il mio, un odio radicale che mi porta a stare male. Il pensiero c'è ogni tanto, ma svanisce così come viene perché ho imparato a conviverci; oltretutto, io sono sicura e so per certo di mangiare e non poco, quindi non vedo perché preoccuparmi più del dovuto.
Sono riuscita ad accettarmi grazie a me stessa, principalmente; piano piano mi sono rimboccata le maniche e ho deciso che dovevo smettere di non apprezzarmi per qualcosa che non posso cambiare - il mio metabolismo, è quello che è. E ora mi voglio bene e ci scherzo su come posso. :)
Per quanto riguarda invece la "pornografia dei sentimenti" (adoro quest'espressione, complimenti!), ritengo che, sì, sia questione d'attenzione. Mi spiego meglio: una volta una persona autolesionista non avrebbe mai pensato di rivelare al mondo intero il suo problema, figurarsi sbandierarlo e/o fotografarlo! Invece ultimamente sono nati proprio dei fenomeni con i quali la gente che ha questo tipo di problemi viene messa in mostra più di altra, riceve più attenzioni e compassione.
Io, se fossi autolesionista, non lo direi mai a nessuno, perché sarei terrorizzata dalla cosa. Chi invece lo mostra così apertamente, secondo me ha bisogno di qualcuno che lo guardi e lo stia a sentire; magari non tutti, ma a parer mio, per la maggior parte di loro, sì, è così.

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Sono appena tornata dall'America, e riesco finalmente a dedicarmi un po' ad Ask. E oggi vi chiedo? Cosa pensate dell'America, ci vivreste mai? E inoltre, il posto dei vostri sogni? Un saluto a tutti ♡

SchattenMarsh’s Profile Photomaræinteriore
Oh, ciao! Spero vivamente che l'America ti sia piaciuta, dev'essere stata un'esperienza unica e indimenticabile. :)
Io credo che l'America sia sicuramente un bel posto da visitare e prima o poi mi piacerebbe poterlo vedere, sicuramente - poi io vorrei andare in special modo in Canada e in Florida, ecco - però non credo che ci vivrei mai, sono troppo legata ancora alla mentalità italiana e l'America mi sembra qualcosa di "troppo grande" per me. Poi ho paura che la sua bellezza sia effimera e che si possa apprezzare veramente solo se la vedi ogni tanto, non vivendoci ogni giorno - magari, lo spero!, mi sbaglio, chissà.
Il posto dei miei sogni, per vivere, è quello in cui sono ora: Roma. Ho sempre desiderato viverci e ora che ci sono non credo di poter desiderare un luogo migliore. Mi piace tutta, in ogni angolo, adoro persino i suoi innumerevoli difetti!
Invece un posto da sogno per una vacanza per me è Londra o la Scozia, come Edimburgo. Uno dei miei più grandi obiettivi è andare lì e passare giorni e giorni di full immersion in quei luoghi, davvero. Li amerei come poco amo nella vita, ne sono assolutamente certa.

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Liked by: maræinteriore

Domanda a chi seguo: La domanda di oggi è una questione che amo porre ma a cui odio rispondere. Sei felice? Amplia il più possibile.

Felice...
Purtroppo sono una di quelle persone che ha la presunzione di discernere bene la spensieratezza dalla contentezza dalla felicità. In questo momento io non sono spensierata né sono felice; però sono contenta.
Diciamo che ci sono dei vuoti che devo piano piano colmare: vuoti derivati da un cambiamento improvviso, mancanze inaspettate, amicizie che non ho più a un passo da casa e un po' di responsabilità di troppo, ecco. Sto cercando un equilibrio su queste cose e appena lo raggiungerò - perché so che presto accadrà, sì - potrò sicuramente dirmi felice.
In questo istante però sono contenta perché mi trovo in un posto che amo, so che esistono persone che mi vogliono veramente bene e che me lo dimostrano ogni giorno; per di più posso lottare per i miei sogni molto più di quanto facessi prima e sono convinta di esservi molto più vicina di quanto anche solo potessi sperare.
Sì, sono contenta. Mi manca quello scalino per raggiungere la felicità, ma è alle porte, me lo sento.

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Liked by: Michele D.

non siamo mai in grado di descriverci direttamente, ma ho pensato, se tu fossi un paesaggio, quale e come saresti?

Se io fossi un paesaggio... sarei il mare d'inverno.
Il cielo scuro, le nuvole che coprono il sole, la brezza fresca che circonda tutti. Un paesaggio molto bello, acclamato ma solo d'estate; io lo sarei d'inverno.
Apprezzato da pochi. Eppure così pieno d'amore, di speranze e di sogni cullati tra dolci onde. Sarei un mare d'inverno, freddo, con l'acqua burrascosa, eppure così pieno di bellezza da offrire, se solo qualcuno si fermasse a osservare.
Sarei proprio così, credo.

"I hate myself" "You shouldn't: if someone loves you... it means you're lovely". Per te, è vero? E' necessario essere amabili per essere amati?

Io credo che non ci sia una condizione "necessaria" per essere amati, uhm.
Non si può definire se una persona sia amabile oppure no, perché è un giudizio soggettivo. Ciò che per me, magari, non è amabile, può esserlo per qualcun altro e viceversa.
Credo che poi ci sia sempre qualcuno al mondo che ci possa amare e che ci consideri quindi amabili; credo altresì, quindi, che ognuno di noi sia - o è stato o sarà - amabile, proprio per questo.
Liked by: Michele D.

Parenti. Quanto vai d'accordo con loro?

Non vado d'accordo, se non con mio fratello, con nessuno di loro, ahimè.
Mi dispiace, avrei sempre voluto una famiglia unita, come quelle da libro o da film, ma la mia purtroppo è reale, e io al suo interno sono un pesce fuor d'acqua.
Liked by: Poison

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