@echidiechi

Erica G. (Echoes)

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Oggi finalmente ho respirato un po', c'era il sole, scusa se sono andata via all'improvviso. Come stai cara?

CarotaBOH’s Profile Photodany
Non ti preoccupare, non può che farmi piacere se sei andata a respirare un po' d'aria e di luce. Ora come ti senti?

Detto sinceramente mi sembri una persona dolcissima e spero di avere l'occasione di conoscerti meglio! Inoltre amo il modo in cui scrivi.

letterstoannie’s Profile PhotoAnnie.
Oh. Io-io... sei veramente molto gentile a dire così. Puoi scrivermi quando vuoi, sai? Mi farebbe piacere, conoscerti, sul serio. Aspetterò qualche tua parola, quando vuoi.
E ti ringrazio, mi fa piacere che ti piaccia come scrivo. Non credo di meritarlo, ma grazie di cuore.
Liked by: Annie.

Quale opera artistica (quadri, monumenti, sculture ecc.) avresti voluto costruire –creare tu e perché?

L'Apollo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini.
Perché? C'è da chiederlo? Credo che sia l'apice della bellezza.
L'ho vista dal vivo l'anno scorso e ho desiderato di poterla ammirare per il resto della mia vita. Perfetta, curata nei minimi particolare, semplicemente unica, trasmette proprio l'intensità dell'amore di Apollo verso Dafne negli occhi di lui e la trasformazione di Dafne è resa benissimo, i suoi occhi sono emozionanti.
Trasmette emozioni, bellezza, classicità, amore, passione, disperazione, tutto. E nessuna foto è degna della scultura, giuro - l'avevo studiata in Storia dell'Arte e mi aveva trasmesso poco.
Amo quella statua. Uno dei miei grandi sogni è poterla rubare e tenerla con me per sempre.

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Sa le anitre che stanno in quello stagno vicino a Central Park South? Quel laghetto? Mi saprebbe dire per caso dove vanno le anitre quando il lago gela? Lo sa, per caso? (cit.)

Oh, Il giovane Holden!
Non so dove vadano. Forse semplicemente si abbandonano a se stesse. Ma spero che abbiano la forza e la speranza di cercare un altro stagno, un laghetto; un po' d'acqua per sopravvivere.

"Gente noiosa come la merda. Erano su tutto il pianeta. Che diffondeva altra gente di merda ancora più noiosa. Che spettacolo terrificante. La terra brulicava di questa gentaglia.”(Bukowski)-secondo te prima o poi il mondo diventerà migliore, abbiamo qualche speranza di ripulirci dalla “merda”?

Uhm, non saprei che dire.
Secondo me questa "merda" ci sarà sempre. Cioè, ci sarà sempre chi imbratta il paese e che fa di tutto per portare altre persone a farlo allo stesso modo se non peggio. Però la speranza mi dice che potremmo migliorare, che ci sarà un momento di ripresa, perché la vita degli uomini è fatta di costanti alti e bassi, quindi voglio poter credere che un giorno risaliremo da questo schifo e saremo migliori di come siamo adesso.
Liked by: Might Efp

Ho un astuccio pieno zeppo di matite colorate. Ogni colore si assembla e compone l'armonia. Ma c'è il bianco, solo e sperduto nel fondo dell'astuccio. Il bianco è infinito, è il bianco delle nuvole. E le nuvole non finiscono mai. Sapresti darmi un'emozione ad ogni colore? Magari partendo dal Bianco?

Al bianco io associo la morte. Lo so, pensiero macabro, ma il bianco mi ricorda gli ospedali, i camici dei dottori, la luce che ti porta via.
Al giallo associo l'odio, perché è un colore che mi trasmette l'indifferenza, la falsità.
Al rosso associo l'ossessione, la passione dolorosa. Infatti rosso è simbolo di amore e di sangue.
All'azzurro associo l'infinito, come il cielo, come il colore di cui sembra il mare guardandolo dalla riva.
Al verde associo la libertà: quella delle colline, dei prati su cui distendersi e respirare.
Al blu associo l'amore, perché secondo me è un colore caldo, che ti scalda, che ti copre con le sue braccia.
Al grigio associo la malinconia: mi vengono in mente i ricordi, le fotografie in bianco e nero che ormai non ci sono più.
Al nero, infine, associo la confusione, il sentirsi persi e soli al mondo.

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Ma tu sei importante, io non devo far sentire nessuno così. Ah; i miei ricci si stanno arrabbiando di brutto.

somekindofmadness’s Profile PhotoVendo lattuga;
Il punto è che io non credo di essere importante.
Per i ricci: er, io non vorrei che ci fossero stragi vendicative, quindi se ti faccio gli occhioni dolci credi che si calmeranno un po'?
Liked by: Vendo lattuga; Robs.

Se ti illumino la vita, beh, forse non hai una vita. Come posso io illuminarti la vita?

somekindofmadness’s Profile PhotoVendo lattuga;
Con le tue bellissime parole, con la tua dolcezza, con le tue braccia, con la tua musica.
Mi fai sentire come se fossi importante, come se non fossi solo un'ombra.
Liked by: Vendo lattuga;

Paolo si è arrabbiato con me e ho paura che i suoi ricci prendano vita e mi pietrifichino come solo Medusa sapeva fare. Fallo calmare tu D:

(Okay, sto ridendo come una scema, sappilo!)
Paolo! Dai, perché ti arrabbi con questa bellissima anima? Tieni a bada i tuoi ricci!
Liked by: Vendo lattuga;

'' Mi hai ingannato di nuovo, con i tuoi occhi onesti. (...) '' Raccontati attraverso questa frase, se vuoi.

timassacro’s Profile Photofreehug.
A questa frase associo i miei abbandoni. Le persone che mi hanno giurato: "Io non ti lascerò scivolare via," nonostante io dicessi di non dirlo, perché l'avrebbero fatto.
Ma per la loro insistenza, per i loro occhi onesti, io ci ho creduto. Ho creduto a tutti loro, che invece mi hanno miseramente ingannato, abbandonandomi nei più strani modi. Con un sms, una lettera, uno schiaffo, un allontanamento, un appuntamento mancato e poi il silenzio. La lista sarebbe enorme. Ma non posso nemmeno biasimarli, perché penso che in quel momento fossero davvero onesti; che pensassero veramente di non lasciarmi. Il problema, la menzogna, era nel far credere che sarebbe durata per sempre.
Ora faccio più difficoltà a vedere degli occhi onesti, ma in realtà credo ancora a quelle persone che mi promettono che non mi abbandoneranno mai, forse perché ancora sono troppo ingenua per smettere di dare fiducia. E spero che i loro nomi non si aggiungeranno a quella lunga dolorosa lista.
Raccontarmi attraverso questa frase?
"Credo agli occhi di tutti quelli che, dicendo di restare - ingannando - se ne vanno."

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E fa freddo fuori,ma non lo senti,con il gelo che c'e dentro,con il bianco che ti pervade come a velare la visibilità come ad annebbiare le sensazioni. Una caduta libera nel nulla. Nell'essenza dell'assenza di te,senza te. C'è una persona che ti ha lasciato un vuoto? Un'assenza? Racconta.

Sara.
Oh, quanto vorrei associare questo nome a presenza, a unione, a forza.
Assenza.
Quando incontri una persona, per caso e, parlandoci insieme, senti di non poter più fare a meno di lei; ti ritrovi nelle sue parole, condividi il suo stesso sogno, vivi o hai vissuto simili esperienze.
Presente, quella sensazione? Beh, è ciò che ho avuto al primo impatto con lei.
Forse non era solo un'amicizia, forse era la mia famiglia, la mia prima famiglia, la mia unica famiglia.
Riversare su di lei ogni cosa. Le lacrime, la gioia, i pensieri futili, inutili; vivere tramite le sue parole, respirare con le sue promesse.
Non c'è più, è assenza.
La sento ogni giorno in ogni parola, la vivo in ogni pensiero.
Anche se ora ogni tanto qualche frase ce la scambiamo - per lo più notizie irrilevanti, che non hanno peso - rimane assenza, vuoto.
Chi mai mi chiamerà più "baka"? Chi mai si ricorderà di me ogni cosa? Chi mai vorrà leggere i capitoli dei miei libri, farne i trailer, parlare con me dei miei personaggi?
Chi mai guarderà le stelle cantando con me? Chi mai capirà cosa provo da uno squillo nel cellulare? Dalla mia punteggiatura?
Nessuno, temo. Mi manca.
Associo a lei ogni cosa.
Assenza, un'assenza così presente.
Con cui però devo imparare a convivere. - Concludo qui, perdonami.

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Dante colloca gli ignavi nell'inferno, definendoli come coloro che non hanno saputo scegliere tra il bene e il male. Preferiresti essere una persona tendente al male (anche a livelli di corruzione, egoismo, parassitismo) o un ignavo?

letterstoannie’s Profile PhotoAnnie.
Personalmente io credo che preferirei essere una persona ignava.
Sì, forse non sarei "viva", avrei lasciato "agli altri" le scelte, le responsabilità e avrei vissuto in modo completamente apatico e inutile, ma pensare di vivere facendo del male al prossimo non mi piace proprio. Non ne sarei in grado. Preferirei essere invisibile e non avere nessun importanza utile, anche se so benissimo che è un'idea sbagliata. Però son troppo buona per scegliere il "male".
Liked by: Annie.

Io adoro le tue risposte.

Oh, io-io... Mi fa davvero tanto piacere che ti piacciano, sei molto gentile. Grazie mille!

Secondo te si diventa o si nasce assassino? Cesare Lombroso – un criminologo- diceva che il cranio dei criminali ha una forma diversa rispetto a quello di una persona normale, quindi esisterebbe il “gene del seria killer”. Sei d’accordo? cosa spinge una persona ad uccidere?

Secondo me si diventa, assassini. Sapevo di questo "gene del serial killer", ma credo che non sia un fattore puramente genetico. Magari alcune persone sono più "predisposte di altre" a diventarlo, ma è solo una conseguenza di fattori vissuti che portano una persona a uccidere ripetutamente e, probabilmente, a provarne anche il piacere.
Una volta mi ero informata a proposito e so che esiste la Triade di MacDonald, che identifica degli atteggiamenti che si manifestano nei bambini che possono portare alla nascita di un serial killer - piromania e furto, violenze/abusi sugli animali, enuresi - però sono fermamente convinta che comunque questi elementi da soli non bastano, ma devono esserci anche dei traumi psicologici personali che fanno diventare una persona così incline all'omicidio.

*Averti u.u Ovvio, sarebbe una vetrina da tasca, così ti porterei ovunque. Anche a mangiare altri muffin in compagnia u.u

escapethereality’s Profile PhotoAlessia.
Poi faremo le campagne per la sensibilizzazione dei giovani d'oggi incitando a mangiare muffin! (Non me, però.)

In questi lunghi anni di crimini, omicidi e criminali, qual è stato il serial killer che ti ha interessato di più? Il tuo serial killer preferito e perché?

Ohw, da quanto aspettavo una domanda così! Sono un'appassionata di Serial Killer!
Il mio preferito è indiscutibilmente Jeffrey Dahmer, meglio conosciuto come "Il cannibale di Milwaukee".
Allora, brevemente la sua storia: cresciuto in una famiglia benestante, con la madre alcolizzata e "pasticcomane", subì delle violenze sessuali da parte del suo vicino. A 13 anni capì di essere omosessuale e, come tutti i bambini di quell'età, amava gli animali - solo che il suo passatempo preferito era scioglierli nell'acido. Uccise 17 persone - e probabilmente altre tre di cui però non gli fu mai addebitata la responsabilità.
Jeffrey abbordava giovani maschi omosessuali, li conquistava, li conduceva a casa spacciandosi per un fotografo, interessato a foto di nudo maschile. Una volta entrati in casa i malcapitati venivano drogati con dei cocktail a base di Halcion. Mattanze, cannibalismo, necrofilia, ma soprattutto un un tentativo di creare degli zombie, degno del peggior film horror di serie B. Ecco, questo è ciò che mi affascina di Jeffrey Dahmer: ad alcune delle vittime, mentre erano ancora vive, praticava infatti un foro al centro del cranio e attraverso questo iniettava dell'acido cloridrico, o dell'acqua bollente. Però i suoi zombie morivano tutti nel giro di qualche ora o dopo qualche giorno.
Nonostante l'apparenza, Jeffrey "amava" le sue vittime: le uccisioni, a suo dire, erano sempre realizzate nel modo meno doloroso e sofferente possibile. E le "amava" anche dopo la morte. Quei corpi freddi e putridi sono infatti assoggettati alle sue voglie: li sodomizza, ci si masturba sopra, tutto come nelle sue fantasie adolescenziali. Un sogno divenuto realtà. Poi, alcuni pezzi dei loro corpi li cucinava e mangiava. Dahmer ha confessato che, una volta cotti, diventavano teneri e saporiti come il miglior filetto, ma anche che il suo vero scopo era fare in modo che le vittime diventassero parte di sé.
Citando la sua biografia: "Chi era dunque Jeffrey Dahmer? Un pazzo omicida senza nessuna pietà o un essere umano così profondamente sensibile da aver varcato la sottile linea che separa amore e odio, confondendoli e sfociando nella più assurda follia?"
Questo, mi attira: il fatto che, sebbene nel modo più macabro esistente al mondo, Jeffrey Dahmer cercasse di far vivere le sue vittime anche dopo la morte, nel suo corpo. Che, a modo suo, le amasse. Un pensiero folle, completamente assurdo, ma per me assolutamente affascinante.
... Ecco, ora che ho messo a nudo questa mia passione per i serial killer tutti mi staranno alla larga, lol.

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