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Erica G. (Echoes)

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Se l'ha detto la pantera, DOBBIAMO obbedire. Comunque stai tranquilla, sis. Le cose strane le facciamo nel camer ERHM che giornata splendida, non trovi?

Pantera dixit!
Per cosa ringrazieresti? (Mi sembra di essere attorno alla tavola a cena, tutti che si tengono per mano e ringraziano il Signore per il pane quotidiano, spero che non sia così. '-')
Qui piove, ma magari dal vostro camerERHM si vede il sole, chessò! D:
Leggete, leggete che diventate grandi. (?)

Anche io ti stritolerò come se non ci fosse un domani <3 e.. Permetti che ci salga anche io sul palco? Perché i ringraziamenti dovrei farli anche io, ad essere sincera

Va bene, sali pure, basta che non cominci a far strane cose con Richie nel palco, eh!
Però devi aver il reggiseno fosforescente, è un requisito minimo per salire e fare ringraziamenti. (Questo me l'ha detto la pantera, io mi fiderei!)

E COMUNQUE sei tu la sorella migliore del mondo, non diciamo baggianate <3

Ma-ma-ma! Sei così dolce con me, sis!
Appena ci incontriamo ti stritolerò come se non ci fosse un domani, non vedo l'ora di vederti.
E salirò sul palco di San Siro per ringraziare i Bon Jovi per averti conosciuta.

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Credo che sia stato un bene che tu non le abbia scritto. Finché non ti contatta lei, probabilmente è meglio evitare di cercare contatti..

Mmh, sì, anche.
Tu dispensi sempre ottimi consigli, sei la sorella migliore del mondo.
Si è fatta risentire quell'altra? O è sparita di nuovo, dopo aver visto che non hai intenzione di dargliela vinta?
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e tu come stai?

Io ho mal di gola e raffreddore, me li ha attaccati Christian! A parte questo e una gran voglia di dormire continuamente, direi abbastanza bene! Oh. Per fortuna ieri mi sono trattenuta dal scriverle, credo che l'avrei insultata a morte.

A pezzi. Sono stata ad un concerto rock-blues-metal stamattina, a scuola, perché c'era autogestione, e ora mi esplode la testa '-' però mi sono divertita un sacco u.u

L'importante è che tu ti sia divertita! Dai, piuttosto di far scuola normale, è meglio ascoltare un po' di (spero buona) musica, non credi? Anche Richie sarebbe d'accordo. ;)
Liked by: Poison

Credi che esista una vera definizione che possa identificare la Felicità?

Ho due citazioni che possono rispondere a questa domanda:
« Felicità? È una parola che, di tanto in tanto, nella mia vita, ho raccolto, ho osservato – ma mai l'ho scoperta sotto le stesse sembianze ». - Doris Lessing
« Felicità è scegliersi certi fini, fare certi propositi e lottare per ottenerli e realizzarli, senza lamentarsi o deprimersi se poi non possono essere raggiunti. Si può anche dire che la felicità è avere dei valori e degli ideali e sforzarsi di seguirli ». - Albert Ellis
In altre parole: la felicità ha così tante sfaccettature che è difficile identificare un solo volto per essa, come dice Lessing. Si può raggiungere in tanti modi, scoprire sotto tanti aspetti e in molteplici situazioni; è difficile darne quindi una vera definizione!
Ma credo anche che, come scrive Ellis, inseguire i propri sogni, i propri ideali, possa sempre essere un buon modo per raggiungerla.

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Liked by: Might Efp Poison

Hai qualche fobia? Riesci a superarla / sei riuscita a combatterla? Da cosa pensi che scaturiscano le fobie, in generale?

Makiechan’s Profile PhotoMakiechan
Ho due fobie.
La prima, più razionale, è quella del fuoco. Ce l'ho da due anni, mi è venuta dopo un gravissimo incendio che ha distrutto la mia casa. Da allora ne ho il terrore, ci sto alla larga, anche solo a usare un accendino mi tremano le mani.
La seconda, irrazionale, è la paura di perdere le persone a cui tengo. Ne sono terrorizzata, a volte lo immagino e comincio a piangere e tremare, apparentemente senza un perché. Questa ce l'ho perché ogni volta che mi affeziono a qualcuno, questo mi abbandona. A volte senza motivo, senza spiegazioni. Per questo, quando comincio a voler bene a una persona, sono sempre insicura e terrorizzata all'idea che mi abbandoni.
Le fobie, in generale, secondo me sono sempre dovute a qualcosa che si ha vissuto. A volte magari sono legate a un episodio di infanzia che nemmeno ricordiamo, ma sono fermamente convinta che scaturiscano nel momento stesso in cui ti succede qualcosa.

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«“Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta” affermai.» (Carlos Ruiz Zafón) Sei d'accordo con questa frase? Oppure, delle volte, è davvero necessario fermarsi e riflettere se amiamo davvero quella persona o no?

Io sono d'accordo su questa frase, è una delle mie citazioni preferite, aggiungerei!
La trovo giusta perché, nel momento che ti poni il dubbio di amare una persona, la ami, se ti poni il dubbio di non amarla, non la ami. Secondo me l'amore non ha dubbi e se ne crea dà automaticamente anche la risposta ad ogni domanda. Almeno secondo me. ;)
Tu invece, cosa ne pensi?

Credi nel matrimonio? Quali sono le tue opinioni a riguardo?

SakiJune’s Profile PhotoMrs. Pertwee
Credo nel matrimonio, ma non come sacramento religioso. Credo nel matrimonio come l'unione di due persone che vogliono passare la vita insieme, che si amano a tal punto da voler diventare famiglia.
Spero un giorno di sposarmi, sicuramente, e con la persona giusta, in modo da non dover pensare poi a una futura separazione/un futuro divorzio.
Lo spero, poi sarà solo il tempo a dirmi se sarò così fortunata.
In ogni caso, per me il matrimonio è importante; è un valore in cui credere, sicuramente. Sperando che non giunga a termine, però, considerato che ultimamente la maggior parte dei matrimoni giungono in fretta al capolinea.
Bisognerebbe prenderlo con serietà ed essere sicuri al cento per cento della propria scelta, non con la leggerezza che, ahimè, molte persone al giorno d'oggi si pongono al riguardo.

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Come hai conosciuto Christian? Come ti sei innamorata di lui?

Ho conosciuto Christian quando sono stata ospitata da una delle mie migliori amiche a Viterbo per cinque giorni. Era veramente un brutto periodo per me, stavo uccidendomi da sola con i miei pensieri e stare lì quei giorni mi ha completamente fatta rinascere.
Christian è un amico di questa ragazza, l'ho conosciuto così.
Me ne sono innamorata... uhm, grazie al suo sorriso, credo. Già dal secondo giorno mi teneva per mano, si interessava a me; mi piaceva come ragionava, come si esponeva, il suo modo di fare e di essere. E' stato molto dolce con me, e non potevo chiedere di meglio.
Quando sono tornata a casa abbiamo continuato a sentirci e, grazie al suo pensiero, mi sono completamente gettata alle spalle una parte della mia vita che mi aveva fatto davvero male. Sono rinata. Sentivo la sua voce per telefono e non potevo fare a meno di volerlo stringere a me, di voler risentire le sue dita intrecciate nelle mie.
Poi lui è venuto da me qualche giorno fa e appena l'ho visto scendere dal treno sono stata pervasa da un'emozione immensa, c'è poco da dire: me ne sono innamorata l'ultimo giorno che sono stata a Viterbo quando eravamo a cena insieme e l'ho preso per mano. Ha sorriso. Non posso togliere dalla mente quel momento.

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Scriveresti un piccolo raccontino inserendo come oggetto una lettera?

mightme’s Profile PhotoMight Efp
Il bicchiere di vino era rovesciato sul pavimento e il liquido cominciava a uscire e a imbrattare la moquette, già ricoperta da schegge di vetro. Una donna era seduta sulla poltrona rossa, vicino al bicchiere ormai vuoto, che ancora reggeva in mano quella lettera, scritta con l'inchiostro rosso.
"Non riesco a trovare un'altra penna," c'era scritto, nelle prime righe, per giustificare il colore delle parole. La donna, però, non riusciva a fare a meno di pensare che fosse il colore delle ultime briciole di passione dell'uomo che amava, che andavano via via sbiadendo, fino alle ultime righe, dove ormai non si leggevano più a causa delle continue lacrime che vi aveva versato.
Si alzò in piedi, lasciando la lettera sul ripiano di mogano accanto a lei. A terra il vino, le schegge, dei petali e alcune spine di rose ormai distrutte, in quella stanza all'ultimo piano.
Cominciò a dirigersi verso la finestra aperta, a piedi scalzi, lasciando che il vetro e le spine la trafiggessero come tanti piccoli spilli. Il dolore delle ferite, ogni volta che faceva un passo, aumentava ma non la colpiva. Il suo viso era vuoto, senza lacrime di ricordi o di rimpianti: era stata completamente svuotata. Ora l'unica cosa che rimaneva da fare era coprire la distanza tra lei e la finestra aperta, lasciandosi indietro il vino, i cocci, i fiori, la vita.
Non tremava, mentre si appoggiava al cornicione. Non si guardava indietro, mentre cadeva. Non urlava, mentre abbandonava quella vita che tanto l'aveva delusa. Che tanto l'aveva abbandonata, con poche semplici parole, sbavate alla fine della lettera: "Questo saluto risuona come un addio."
E, come tutti l'avevano abbandonata, lasciandole lettere, vino, schegge, petali di fiori e spine conficcate nella pelle, ora anche lei si gettava nel vuoto, pronta ad abbandonarsi a sua volta.

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