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Erica G. (Echoes)

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DG || http://www.rivelazioni.com/significato_numeri_nascita/ Copio-incollate sotto il vostro profilo: che giorno è? Quanto vi ci riconoscete?

ImapandaH447’s Profile Photochibimuff
Giorno 20:
"La solitudine è la cosa che teme di più, deve vivere in mezzo alla gente, si sposa presto, è ipersensibile. Ha tatto e diplomazia, mette i rapporti umani e privati avanti a tutto. D' indole artistica, ha bisogno d'intraprendere un' attività in cui possa esprimere la sua creatività e il senso di precisione. Per rendere al meglio nella professione ha bisogno di vivere in un ambiente sereno, di sapere di chi può fidarsi e del calore di una famiglia. Amichevole, simpatico, con spirito di collaborazione. L'amore, nel corso della vita sarà fonte di gioia ma anche di delusioni."
Allora. Devo dire che su alcune cose mi riconosco, su altre no. Per esempio io sì, temo la solitudine, ma non direi che devo vivere in mezzo alla gente: più che altro con una persona o due che mi vogliono veramente bene. Sono ipersensibile e per lo sposarmi presto, beh, ancora non lo so, si vedrà! :)
Per il resto ci sta tutto, sia sull'indole artistica sia sul bisogno del calore di una famiglia.
Per quanto riguarda l'amore finora ho conosciuto la parte delle delusioni, ma, chissà, magari sarà veramente fonte di gioia un giorno. :)

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Liked by: chibimuff

Nuova serie che inizierà a Maggio, se volete partecipare fatemi un fischio, sono incurabile con queste cose, pardon - - h ttp://ask.fm/randomnessUnicorn/answer/112133683388

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Ho letto tutto e sì, mi piacerebbe parteciparvi :)
Liked by: RU:

Quante domande hai in sospeso su ask? Con che criteri decidi quando e a quali rispondere?

Ho in sospeso 644 domande e penso che non riuscirò mai a rispondere a tutte, aumentano di giorno in giorno... tendenzialmente considerato anche il poco tempo che ho comunque a disposizione cerco di rispondere un po' a quelle più immediate o quelle in cui ho le idee più chiare, dove quindi non devo pensare troppo o elaborare qualcosa o comunque quelle che mi piacciono particolarmente. Devo dire che quelle più vecchie risalgono a mesi or sono e non le ricordo nemmeno più, ahimè.
Rispondo quando posso. Di solito mentre faccio i compiti (tipo ora) ho il computer aperto con la musica e ogni tanto apro Ask, vedo e rispondo a una domanda al volo prima di tornare ai miei oneri.
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Parliamo di youtubers: ne segui qualcuno? C'è qualcuno che ti piaceva, ma che di recente ti è "sceso"? Tu invece hai un canale o vorresti averne uno? Com'è/come sarebbe?

ImapandaH447’s Profile Photochibimuff
Beh seguivo willwoosh, prima, ora non più, guardo i suoi video quando mi capita che mi venga in mente, però non mi piacciono come una volta. Invece seguo @doyouknowellie (sono davvero contenta che regali sorrisi agli altri come per anni li ha dati a me e a pochi altri prima di iscriversi su yt, il mondo si merita di ridere con lei). Non ho nessun canale e non credo che ne vorrei avere uno; al massimo potrei farne uno di recensioni di libri o comunque argomenti letterari.
Liked by: chibimuff

Sogni di fare la scrittrice e il tuo idolo è la Rowling: è come voler fare il cantante e avere come idolo Justin Bieber.

Punto primo: ho detto che è il mio idolo, non la mia scrittrice preferita: è il mio idolo per come ha saputo affrontare certi punti difficili della sua vita non arrendendosi mai e avendo sempre la forza di andare avanti, e dato che la mia vita può essere vista simile alla sua rappresenta il modo in cui vorrei anche io reagire. La persona è il mio idolo, non il suo talento.
Punto secondo: a me piace e non devo rispondere né a te né a nessun altro. Poi se vuoi sapere chi è il mio scrittore preferito non riceverai il suo nome come risposta.
Punto terzo: facile giudicare gli altri con l'anonimo, vero? Il tuo commento non mi fa né caldo né freddo, per me non sei nessuno. :)

A te :) http://ask.fm/CescaFrancesca/answer/111056250691

1.Nome? Erica.
2.Anni? 19.
3.Fidanzato? Fortunatamente no.
4.Migliore amica? Valentina.
5.Migliore amico? Michele.
6.Hai tatuaggi? No.
7.Colore preferito? Blu.
8.Hai animali a casa? No.
9. Quali? Vedi sopra.
10.Ti sei mai pentito di aver fatto qualcosa? Solo una cosa finora.
11. Cosa vorresti fare da grande? La scrittrice.
12. Qual è il tuo sogno? Diventare una scrittrice affermata, regalare le mie parole al mondo.
13. Qual è la cosa che odi maggiormente? La commercializzazione dell'arte.
14. Film preferito? Inception.
15. Canzone preferita? Nothing else matters dei Metallica.
16. Hai un idolo? Chi? Sì, J. K. Rowling.
17. Che cellulare hai? Nokia E5-00.
18. Marca di scarpe preferita? Tutte purché siano comode.
19. Social network preferiti? Ask.fm.
20. Ultimo messaggio? Michele.
21. Ultima chiamata? Una chiamata a tre con Michele e Stefano.
22. Ti dico dei nomi e tu me ne parli.
- LUCA: Il mio animatore preferito, forse il primo con cui ho avuto coraggio di parlare della vera me.
- MARCO: Un ragazzo che non ho saputo apprezzare come dovevo, a cui auguro il meglio per la vita.
- FEDERICA: All'asilo, aveva un anno in meno, e l'adoravo: cercavo sempre una scusa per giocare con lei.
- CHIARA: Una mia vecchia compagna di classe, che ho sempre ammirato per il suo stile e il suo atteggiarsi da "non m'importa di niente".
DA 1 A 10:
Quanto ti reputi bello/a? 7/8.
Quanto ti reputi sincero/a? 9.
Quanto ti reputi montato/a? 5.
Quanto ti reputi altruista? 11.
HAI MAI: (X) Bevuto ( ) Fumato (X) Marinato la scuola ( ) Fumato erba (X) Pensato di morire (X) Tradito (X) Ricevuto critiche ( ) Fatto a botte ( ) Risposto ai professori ( ) Fantasticato (X) Sofferto per amore (X) Amato molto (X) Avuto delusioni
Ti è piaciuto questo test? Sì.
Ricambi con dei likes? Oku.
Saluto: Au revoir à tout le monde!

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Hai problemi ad aggirare dei copyright? Cosa, esattamente?

Non proprio io, @Astrid666mannaggiacristo aveva caricato su YT il video di una serie tv americana con i sottotitoli in italiano messi da lei e gliel'hanno tolta perché violava i copyright.

"A volte la paura di soffrire fa più male della sofferenza stessa." Ci avete mai pensato? Ritenete anche voi che sia così?

Credo che sia vero perché per paura di soffrire ti privi di molte cose, le quali potrebbero recarti un bene maggiore, e così finisci anche per rimanere costantemente immersa in quel vuoto di dolore che non troverà mai pace. Inoltre la paura spesso porta alla sensazione che ci sia qualcosa per cui soffrire anche se non è così, e rende reale di conseguenza un'irreale.
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Sei ipocondriaca? Se sì, in che modo lo manifesti?

Non sono ipocondriaca anche se una volta mi autodiagnosticavo disturbi della personalità - sono così soggettivi che tutti potrebbero pensare di averli, non trovi? Ora però ho deciso invece di stare bene e, al contrario, sostengo di stare bene anche quando ho quaranta di febbre e soffoco.

Quanto incide il nome di una persona sul suo modo di essere? Credi che il tuo nome abbia in qualche modo segnato il tuo destino? E come avresti voluto chiamarti altrimenti?

Mi sarei voluta chiamare Eleonora, ma mi chiamo Erica.
Sì, credo che in qualche modo il nome mi abbia influenzata. Non mi è mai particolarmente piaciuto e cercavo sempre di indurre gli altri a trovarmi un soprannome, a volte persino arrabbiandomi se mi chiamavano con il mio nome! Cercavo insomma di non essere mai Erica, di essere qualcun altro. Credo sia ormai da poco che ho cominciato ad accettare il mio nome, però senza dubbio esso ha influito su di me per molto tempo.

Oggi vorrei sapere perché mi seguite (se non mi seguite cancellate la domanda). Boh, sapere i motivi, così, tanto per curiosità, che poi mi sto annoiando a morte, ma è un altro discorso xD

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Io ti seguo perché mi piacciono le risposte che dai, perché sei comunque sempre simpatica e perché alleghi delle immagini/gif fantastiche. u.u
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Oh, scusate lo spam ma mi devo fare pubblicità. Se non v'interessa cancellate e non insultatemi, è -quasi- il mio compleanno. https://www.youtube.com/watch?v=PoS0fqPxePA

Non ero a conoscenza dell'esistenza di questa serie ma mi ha incuriosita parecchio, quindi ti ringrazio per averla tradotta e avermi mandato il link, sicuramente la seguirò mano a mano che la tradurrai! Brava, cara. :) Ho guardato solo un pezzo ora perché sono veramente stanca, ma provvederò a guardare tutto. Un abbraccio grande. ♡
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Augurette de Pasquette - h ttp://oi60.tinypic.com/2mzk07l.jpg

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Ahah, io avrei voluto trovare un biglietto per girare il mondo, una vacanza.
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Quanto influiscono sulla tua autostima i complimenti che ricevi?

Abbastanza, direi, mi infondono un po' di fiducia in me stessa, cosa sempre positiva per persone come me che tendono sempre a svalorizzarsi.
Liked by: Non Pervenuto

Mi sono iscritta su Twitter cinque giorni fa e mi sono ricordata solamente adesso, quindi lo condivido con voi ( https://twitter.com/LauritasNoby ), se volete seguirmi. E vi chiedo anche: Che pensate di questo SN? Lo trovate utile? E a che serve? Io per esempio non ho ancora capito l'utilità °_°

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Mi sono cancellata da Twitter ormai da un po' proprio perché non ne vedevo una grande utilità. Sinceramente scrivere cosa penso in 180 caratteri è un po' limitante, quindi non sono riuscita ad amarlo molto nel tempo in cui ce l'avevo. Spero invece che a te piaccia e che tu riesca a capirne le funzionalità meglio di me. :)

Non so che libri prendere.. potresti consigliarmene un po'? Va bene tutto tranne libri horror o storici :)

- Sette minuti dopo la mezzanotte, Patrick Ness - Siobhan Dowd. Non importa quanti anni hai, è un libro per tutti e per nessuno. Un libro che ti insegna ad affrontare le tue paure.
- L'effetto secondario dei sogni, Delphine de Vigan. Nolwenn è una ragazza di strada e questa è una delle letture che più mi ha segnato.
- Storia catastrofica di te e di me, Jess Rothenberg. Qui nasce tutto con un cuore spezzato. Letteralmente. Spaccato in due.
- L'Idiota, Fedor Dostoevskij. Perché al mondo non c'è spazio per le persone con un animo buono e gentile, tutti ti considerano un idiota, esattamente com'è accaduto al Principe Myskin.
- Le notti bianche, Fedor Dostoevskij. Poche pagine in cui un sognatore non può che innamorarsi di Nasten'ka, una donna bellissima, unica come tutte le donne di Dostoevskij.
- L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera. Hai mai avuto paura dell'eterno ritorno? O dei sentimenti che tu stesso provi? Qui si intrecciano vicende e filosofia, trovando risposte a molte domande.
- Un ragazzo, Nick Hornby. Perché ogni uomo è un isola e questo libro ti insegna ad accettare te stesso e il mondo che ti circonda.
- Le Beatrici, Stefano Benni. Otto monologhi di donne che si spogliano davanti a te, mettendo a nudo la propria anima, con quell'ironia e umorismo caratteristico dello scrittore che ti fa divertire.
- Di tutte le ricchezze, Stefano Benni. Un amore platonico tra un uomo ormai di una certa età e una donna ancora piena di vita, che gli fa ricordare la bellezza della giovinezza. Il tutto ornato da poesie e ricordi oltre che a dialoghi brillanti.
- L'enigma di Epsilon, Christine Morton-Shaw. Un bellissimo libro d'azione, fantasy, con un personaggio misterioso e ambiguo, codici da svelare, segreti da conoscere e una madre da salvare.
- Uno, nessuno, centomila. Perché ogni uomo è una maschera e non è se stesso e l'unico modo che ha per sfuggire da questa condizione di non-essere è quello d'abbracciare la follia.
- La coscienza di Zeno, Italo Svevo. Un classico, un must: la visione distorta della vita di Zeno e i momenti salienti della sua vita in una continua autoanalisi ti portano a chiederti se tu sia a tua volta malato, inetto.
- Il cavaliere di inverno, Paulina Simons. Una pietra miliare nella letteratura romance e storica, ambientato a Leningrado nel 1941. Uno dei capolavori moderni.
- The Help, Kathryn Stockett. Ambientato nel 1962, l'autrice riesce a trattare con un po' di ironia sempre elegante un tema pesante come quello della segregazione razziale.
- Tutto per una ragazza, Nick Hornby. Un figlio in un'età troppo giovane, argomento trattato con ironia e umorismo, ti tiene ancorato fino alla fine. E poi il protagonista parla con un poster, cioè, l'amore.
- Novecento, Alessandro Baricco. Perché ognuno di noi alla fine è un po' come Novecento, incapace di scendere dalla propria nave.
Se ne vuoi altri dimmi, magari specificando meglio il genere.
Se ti interessano anche le saghe dimmi che ti posso fare un elenco. :)

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“E poi mi ha abbracciato. Mi ha stretta tra le sue braccia ed io ho pensato che il paradiso dev'essere proprio così.” Ed il vostro Paradiso qual è? Quando vi sembra tutto così perfetto da voler bloccare il tempo? -cancellate tranquillamente se non vi piace/è personale. Scusate se arriva due volte.-

Il mio Paradiso è Roma, con i suoi monumenti, le sue ricchezze, la sua decadenza romantica, le sue leggende e la sua storia. Quando vi passeggio mi sembra di essere in un mondo parallelo, in cui c'è solo luce e non esistono i brutti pensieri, il passato da dimenticare, il futuro irraggiungibile... non esistono più, ci sono solo io e una gioia inspiegabile nell'animo. Roma è un Paradiso in tutti i sensi, per me.
Sarebbe ancor più perfetta, poi, se potessi attraversarla camminando mano nella mano con qualcuno accanto a me.

Domanda perché mi annoio- h ttp://oi57.tinypic.com/2yycpp1.jpg

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Allora, io sono quel tipo di persona che non guarda la tv. Ho la televisione in camera ed è perennemente spenta, mi fa quasi da ornamento. L'ho accesa solo una volta in vita mia.
Ora io sono considerata da tutti quella strana perché non guarda la televisione, e devo dire che questo un po' mi urta - perché dovrei guardarla se non mi interessa nulla di ciò che vi trasmettono? Proprio perché a me dà fastidio questo tipo di atteggiamento nei miei confronti evito di giudicare gli altri, che non mi sembrano stupidi se vogliono guardarsi una televisione, hanno solo dei gusti differenti dai miei: de gustibus non disputandum.
Per me la televisione purtroppo è diventata troppo commerciale e banalizzata o almeno ai miei occhi appare così: uno strumento che potrebbe essere utilizzato in modi assai migliori è diventato solo l'ennesimo modo per rappresentare la decadenza della nostra società. Ciò però non vuol dire che chi la guarda rappresenta il degrado: chi la guarda è qualcuno che ne trova soddisfazione. Io purtroppo no. Ciò non vuol dire che io sia superiore o inferiore a qualcuno, abbiamo solo due modi differenti di guardare alla stessa cosa, come è non solo per la televisione ma per ogni cosa esistente.

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Liked by: Black Panther RU:

#chefilmhaivistoultimamente - parla dell'ultimo film che hai visto in sala, oppure in streaming se non vai al cinema. Non parlare della trama, ma delle tue impressioni. Rigira la domanda a chi segui se vuoi.

randomnessUnicorn’s Profile PhotoRU:
Ho visto come ultimo film Divergent. Devo dire che sono andata a vederlo perché il libro mi era piaciuto molto ed ero incuriosita dalla trasposizione cinematografica. Che posso dire, la mia impressione è che hanno reso la storia ancora più simile ad Hunger Games di quanto non lo fosse già a tratti. Alcuni pezzi del film sembrano davvero la copia sputata di quelli della saga scritta da Suzanne Collins.
La fedeltà al libro è a tratti molto buona, a tratti assai carente; il finale non è esattamente come quello del libro, ma ormai ci ho fatto l'abitudine alle libertà che si concedono i registi. Gli attori sono stati abbastanza bravi, mi è piaciuto soprattutto lui.
Effetti speciali buoni, tuttavia il film rimane un po' mediocre proprio perché mi ha dato l'aria di essere qualcosa di già visto. I libri di Veronica Roth invece meritano, a parer mio, quindi li consiglio magari a chi ha visto il film e si era interessato a quel mondo.

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Se dovessi abbinare un suono, un odore e un colore alle emozioni che stai vivendo, quale sceglieresti e perché.

AlessandraChiclets213’s Profile Photo15 burro asino grossa lampada
Sceglierei lo stridio del gesso contro la lavagna, perché sono emozioni fastidiose.
Sceglierei l'odore delle torte glassate, perché sono emozioni appetitose eppure non le posso mangiare.
Sceglierei il grigio, perché sono emozioni di ricordi nelle fotografie, sorrisi amari.

#chelibrostaileggendo - parla in breve del libro che stai leggendo adesso, poi rigira la domanda alle persone che segui. [Se hai già ricevuto questa domanda, ignorala... a meno che tu non stia leggendo un altro libro!]

Sto rileggendo L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera. Credo sia uno dei libri che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.
Si tratta di un libro che alterna riflessioni filosofiche alla narrazione e, personalmente, ritengo che sia proprio in questo elemento che risiede il fascino dell'opera di Kundera. La narrazione è irregolare, all'apparenza un pò caotica e, stupefacentemente, l'autore decide di raccontare il finale della storia a metà opera. Sembra quasi lo faccia per attirare l'attenzione del lettore non tanto sulla trama, bensì sui significati che essa vuole esprimere (questa è, comunque, una mia personale impressione). Si racconta, in maniera parallela, la storia di quattro vite: quella di Tomas, Tereza, Sabina e Franz. Spesso, i soliti avvenimenti, sono raccontati dai punti di vista dei vari personaggi. Personaggi che, personalmente, ritengo siano così reali, così veri, quasi vivi.
Kundera ci accompagna costantemente nella storia, ricordandoci che i suoi personaggi sono inventati, intervenendo con dei commenti personali su ciò che sta narrando o esponendo delle sue personali riflessioni. Sembra quasi di assistere ad una lezione universitaria: noi lettori, gli studenti e Kundera, il professore il quale ci mostra un video che racconta la storia di questi personaggi, cercando di trarre da essi uno spunto per proporci delle riflessioni filosofiche. L'autore riflette sulla guerra, sull'invasione comunista, sull'oppressione e la censura. Sicuramente, però, la tematica principale del libro è quella del titolo: l'insostenibile leggerezza dell'essere. Un'esistenza leggera, irrilevante, che si trova a confrontarsi con il forte bisogno dell'uomo di dare un significato a tutto, in special modo alla sua vita: sorge così, nell'uomo, una grande sofferenza, una sofferenza insostenibile. Kundera ritaglia momenti precisi nel romanzo per spiegare questa sua idea e, alla fine, il significato stesso del titolo lo si può cogliere con una sempre più grande precisione man mano che si continua a leggere la storia. Si tratta di un libro che richiede, indubbiamente, attenzione, riflessione e, quindi, non di facile lettura. Ma chiunque decide di approcciarsi ad una lettura come questa, ne trae sicuramente un grande insegnamento.

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