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Erica G. (Echoes)

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Hai visto il film "Benvenuto presidente?", cosa ne pensi? Credi che avremo bisogno di un presidente del genere? -Apo

Ehilà!
Allora, non ho visto il film, però ne ho sentito parlare e mio cugino ieri me ne ha proprio parlato spiegandomi un po' la trama e ciò che succede.
Secondo me sarebbe utile avere un presidente simile: cioè, meno esperto di politica, con un cuore più puro, con la consapevolezza di quali sono i problemi per la gente perché ha vissuto in mezzo ad essi.
Lo trovo tuttavia altresì molto utopico, però: ritengo che sia abbastanza impossibile che qualcuno del genere arrivi a governare in quel modo, con quella semplicità d'animo.
Non avendo visto il film e basandomi solo su ciò che mi hanno raccontato non riesco a dire molto di più, mi dispiace. Però lo guarderò presto, credo che sarà una visione interessante e divertente. :)
Liked by: shee ☺ Flaqui Efp

Parole molto belle.. e condivise più di quanto pensi, ma forse meno di quanto io pensi. Per essere caratterialmente "così" pensavo fossi ligure! Non ho trovato indizi su dove vivi, ma tutto sommato se fosse la terra dei sottomarini credo sarebbe più appropriato. O no?

Monomorfismo’s Profile PhotoCincillà
Ecco la tua domanda, ti rispondo anche qui.
Ti ringrazio per apprezzare le mie parole. Vivo in un paesino dimenticato da tutti, persino da chi ci abita.
Probabilmente nella terra dei sottomarini sì, mi troverei benissimo. Dopotutto, le parole che ci sono dietro ai miei occhi blu, vivono in quelle isole.
Liked by: $@r@

Ora mi sto vedendo Another, è un anime in qui vi è una persona che “non esiste”. Perciò io ti chiedo: ti sei mai sentita una persona che non esiste? Ignorato dagli altri senza motivo? Come se tu non esistessi, e che sensazioni hai provato se ti è successo? Racconta.

Ti potrei raccontare di quasi ogni giorno della mia vita, sai?
Ma decido di parlare del momento in cui non sono esistita che mi ha fatto più male in assoluto.
Iniziò il 4 maggio 2011. Una data che ho incisa nella pelle come fosse stata marchiata col ferro rovente.
Era un giorno come tanti altri, all'apparenza: il sole splendeva alto nel cielo e io avevo un sorriso in volto, quella mattina, mentre scendevo dalla corriera per dirigermi nella fermata ove aspettare l'autobus che mi portasse a scuola. Sorridevo perché entro pochi secondi avrei rivisto i suoi occhi su di me, avrei sentito la sua voce, avrei riso con lui.
Ah-ah.
Quando scesi, quel giorno, e lo salutai come ogni mattina, lui si voltò dall'altra parte.
E successe per per tutti i giorni seguenti; mi ignorò completamente. Noi, che eravamo l'uno dell'altra, che vivevamo l'uno per l'altra, stavamo svanendo come fumo sotto ai miei occhi impotenti. E anche il resto della nostra compagnia cominciò a smettere di rivolgermi la parola perché, dovendo scegliere se stare da una parte o dall'altra, decisero che la sua presenza valesse molto di più della mia. (Avrei fatto lo stesso al posto loro, lui è la perfezione.)
Non c'era motivo, sai? Quando glielo chiesi - allora come mesi dopo - mi disse che non c'era stato un perché in quel suo comportamento. Aveva agito d'istinto, voleva staccarsi un po' da me poiché si era avvicinato troppo. Così aveva deciso di annullare la mia esistenza.
Ero diventata un'ombra invisibile nella pensilina di quella via sconsolata. Nessuno mi vedeva più e io cominciavo lentamente a morire.
Questo è il momento in cui sono meno esistita in tutta la mia vita; dopo aver recuperato l'amicizia con lui sono tornata a vivere un po'. Però ogni tanto ritorno nell'ombra e non ci sono più; nessuno mi vede, nessuno mi cerca, nessuno mi vuole.
Mi capita spesso, in realtà, di sentirmi inesistente. Forse perché faccio dipendere troppo il mio essere dagli altri. Però è così: non esisto per nessuno e di conseguenza nemmeno per me stessa.
A volte riesco a sentirmi viva comunque. Ultimamente, però, sempre più di rado.

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"Vi sono molti libri con un errore di stampa: è stato un errore stamparli". Robert Lembke con un filo d'ironia vuole farci capire che parecchi libri non andrebbero neanche stampati, perché futili. Sei d'accordo? Hai mai letto un libro che non dovevi leggere, sprecando così solo tempo? Racconta!

Sì, ho letto dei libri che, a primo impatto, mi sono sembrati degli errori di stampa nel significato che ha dato Lembke. Non mi metto a elencarli, ma semplicemente secondo me non sarebbero dovuti essere pubblicati.
Allo stesso tempo, però, se ci penso, presumo che una casa editrice, nel momento stesso in cui decide di dare vita a un romanzo, abbia avuto i suoi motivi e abbia scorto nella storia un potenziale che a me sembra invisibile (almeno lo spero, altrimenti significherebbe che si tratta tutto di puro e semplice commercio).
Sicuramente ho sprecato molto tempo con molti libri, però chissà; magari il mio spreco di tempo è stata una luce per qualcun altro. Non ritengo di avere la presunzione di giudicare quali siano i libri "errore" e quali no, però ce ne sono sicuramente parecchi che hanno ottenuto un successo non meritato a discapito di altri con molto più potenziale.

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Sono contenta che ti sia divertita e hai fatto benissimo a distrarti. Per quanto riguarda a me, ho passato il pomeriggio con delle amiche e la sera l'ho trascorsa in casa. Tutto sommato è stata una giornata tranquilla

Fa molto piacere anche a me che tu abbia passato una giornata tranquilla. Spero che anche oggi tu possa trascorrere bene questa domenica. Ti spedisco un grande abbraccio.

Chi è l'ultima persona con la quale hai avuto una conversazione profonda?

L'ultima mia conversazione realmente profonda (a voce, non per telefono) risale a un mese fa.
Con il mio chitarrista, Stefano, discutevo sul futuro, sui bambini, sulla possibilità di avere una nuova famiglia, sul come avrei potuto gestire certe situazioni, sul risultato di un test.
Vorrei tanto ritornare a quel giorno.

Il tuo nome è (anche) un riferimento ad Echoes dei Pink Floyd? Nel caso, quali sarebbero i versi per te più significativi?

Sì, è un riferimento ad Echoes dei Pink Floyd, una delle mie canzoni preferite.
"The echo of a distant time comes willowing across the sand."
Anche io sento gli echi del passato, i miei ricordi, arrivare a me e mettere in subbuglio tutto il mio presente, tremando e mettendomi in discussione. E non posso tapparmi le orecchie per non sentire.
"And no-one showed us to the land and no-one knows the where or whys."
Nemmeno io ho qualcuno che mi mostra al mondo e che riesce a far capire quali sono i miei dove, i posti in cui devo stare; nessuno riesce a spiegarmi il perché di certe situazioni. Sono sola, non esiste quella persona disposta a trovarmi e a spiegarmi.
"And I am you and what I see is me and do I take you by the hand and lead you through the land and help me understand the best I can."
Anche io tendo a rivedermi negli altri, a rivedere nelle sofferenze altrui parte del mio dolore e, rispecchiandomi, riesco finalmente a scorgere i miei altrimenti invisibili contorni. Così aiuto le persone che mi sono accanto, cercando di fare trovare loro la strada, perché in questo modo riesco a capire meglio anche io cosa mi succede dentro.
"And no-one calls us to move on."
Nessuno chiama me per vedere l'inizio del giorno e nemmeno per passare con me la fine della giornata e la notte.
E infine.
"And no-one sings me lullabies, and no-one makes me close my eyes, and so I throw the windows wide and call to you across the sky."
Esattamente, riprendendo il concetto di prima, nessuno conclude la sua giornata pensando a me o stando accanto a me, anche in semplici dolci sogni. Così finisco per rimanere da sola e cercare quella persona, quell'unica persona che sarebbe in grado di capirmi, attraverso il cielo. E risuona la mia eco, l'eco della mia voce che si fa largo nella notte. Ma nessuno la ascolta.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Thwwd3S9rmA#at=30echidiechi’s Video 38051063052 Thwwd3S9rmAechidiechi’s Video 38051063052 Thwwd3S9rmA
L'interpretazione naturalmente è strettamente personale.

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echidiechi’s Video 38051063052 Thwwd3S9rmAechidiechi’s Video 38051063052 Thwwd3S9rmA

"I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri." Tale strofa ti rispecchia o non ti appartiene? Amplia.

Sì, mi rispecchio.
Mi sento essere di me stessa e di nessun altro. Mentre gli altri riescono ad essere di qualcuno, a dividersi, a vivere non in completa solitudine ma con gli altri, in compagnia di persone per cui riescono a dividersi, io mi sento in grado di essere solo della mia persona.
Liked by: Wallflower ☾

Siamo pronti a difendere a spada tratta gli omosessuali,ma se dovesse venire tuo padre o tua madre a dirti di essersi innamorato/a di una persona dello stesso sesso,come reagiresti?

nikita982’s Profile PhotoAlessia 會議 اجتماع
Credo che, dopo un momento iniziale di stupore, lo accetterei. La mia famiglia non conosce l'amore per nessuno; se invece uno dei miei genitori si innamorasse per davvero, non mi importerebbe il sesso di quella persona, perché finalmente ci sarebbe un po' di affetto nei confronti di qualcuno, e questo mi basterebbe.

Esistono molte feste, alcune anche inutili e senza senso. Se dovessi inventare una nuova festa: come si chiamerebbe? Cosa tratterebbe? Che data sarebbe? E cosa si festeggerebbe? Inventa!

Si chiamerebbe "ukiday" e sarebbe la festa dell'ukulele!
La istituirei il 20 luglio; non c'è un perché particolare, voglio che sia d'estate e che tutti i suonatori e strimpellatori di ukulele si riuniscano in piazza a suonare con una collana di fiori hawaiiana.
Potranno essere accompagnati dai suonatori di ocarina o di armonica, sìssì.
Ovviamente non ha benché il minimo senso, ma se avessi un ukulele anche tu vorresti che fosse istituita una festa in suo onore, te l'assicuro. u.u
Liked by: Guglielmo Zazza

Ti piacciono le lettere o pensi sia una cosa ormai antiquata? Di recente, hai ricevuto o spedito una lettera? Ti piacerebbe riceverne? Se sì, da chi? E invece delle mail cosa pensi? Ti piacciono? Ne scrivi molte? Ne ricevi? Io ad esempio adoro entrambe :3 E delle cartoline cosa pensi?

Ellis91’s Profile PhotoPoison
Yeah, che domanda!
Io amo le lettere, ne scriverei a migliaia. Di quelle con l'inchiostro che si sbava sotto alla pioggia, ovviamente, non nei tasti fermi di un computer. Di quelle in cui le parole sono pesate dieci volte, di quelle che, a volte, devi riscrivere continuamente per renderle sensate e leggibili.
Di recente non ho ricevuto né spedito lettere, purtroppo, ma ne ho scritte molte, che po ho conservato in un cassetto del mio comodino.
Mi piacerebbe riceverne da chiunque; da un'amica lontana, da qualcuno qui vicino, da lui. Adorerei poterne scrivere con qualcuno che non abita qui vicino a me e di tenere una corrispondenza.
Amo anche le mail, anche se meno. Ne spedisco molte a lui, raccontandogli la mia vita; risponde poco, ma so che è perché non ha molto tempo. Quest'estate infatti ce ne spedivamo almeno una al giorno, e di quelle mi cibavo.
Anche le cartoline sono carine, le conservo tutte. Sono un pezzo di mondo che ti arriva in una piccola foto. Ormai è molto tempo che non ne ricevo una, però le apprezzo sempre.

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Liked by: Poison Non Pervenuto

Domanda sciocca per avere consigli da girare a un amico: ipotizziamo che riesci a prendere coraggio e scrivere un SMS alla persona che ti piace, ma questa non prova interesse per te. Preferiresti saperlo subito, cercare di costruire comunque un'amicizia o non sentire più sue notizie? Grazie :)

Io credo che vorrei comunque continuare a coltivare l'amicizia. Tendenzialmente quando mi piace qualcuno non mi importa molto se sono ricambiata, perché l'unica cosa di cui mi interessa è potergli stare accanto in qualsiasi modo sia possibile.
Quindi cercherei comunque di creare un rapporto tale che non mi precluda la possibilità di poter stare vicino a questo qualcuno e volergli bene, anche se da lontano e in modo diverso da quello sperato.

È sabato, c'è il sole e sono felice. Che programmi hai per oggi?

Ho suonato! Dato che c'era il sole siamo rimasti anche fuori.
Batteria e ukulele a palla per tutto il giorno, cercare di non pensare più a niente e nessuno, solo musica, suoni, canzoni, note, accordi, assolo.
Ora ho un mal di testa tremendo, ma è stato utilissimo a dimenticare tutto il resto.
Tu? Spero abbia passato una bella giornata, con quel bellissimo sole.
Liked by: Poison

Dovresti solo fare ciò che ti senti. L' importante è di non pentirsi delle decisioni prese

L'importante, ora, è che il mio cuore smetta di sgretolarsi.
Buonanotte, cara.
Liked by: Delp. $@r@ Poison

Vuoi parlarne?

Non c'è molto da dire: sono enormemente delusa dalle persone a cui volevo più bene.
Dovrei smettere di fidarmi e smettere di credere in loro.
Liked by: Poison

Parlando di adolescenti si finisce spesso per parlare di delinquenza.chi è per te è un delinquente?e per quale motivo alcuni adolescenti non riescono a impedirsi di rubare?p.s.ricambi con una domanda?grazie!

Federichinaina’s Profile PhotoLa neo diciottenne.
Allora, secondo me un delinquente è colui che commette atti ritenuti reati dalla legge. Si riflette con una condotta quindi illegale, contro persone, beni e proprietà altrui.
Secondo me i giovani cercano sempre nuovi mezzi per ostacolare le regole e quindi le leggi. A volte vogliono solo provare un "brivido", l'adrenalina che scorre nelle vene. E non ci sono molti modi per sentirla, se non creare delle situazioni ideali; rubare è una di quelle.
Poi diventa un vizio. Un po' come la droga, il fumo, l'alcool; ci si fa l'abitudine, si fa per sfizio. Purtroppo la società odierna non sa rispettare né le leggi né il prossimo, quindi il fenomeno tende ad aumentare sempre di più - soprattutto nei giovani per "ribellione" o per attirare l'attenzione.
(Ho già ricambiato. Grazie a te per la domanda.)

Vicino a lui la città mi sembrava diversa, come se la vedessi con occhi nuovi. Scoprivo la meraviglia delle piccole piazze con le torri gentilizie, l’intrico di certi passaggi nascosti tra vicoli e cortili, la bellezza composta dei giardini. L'amore cambia gli occhi con cui vediamo le cose?

Ti racconterò la storia di una ragazza senza più speranze per il futuro.
Era sfiduciata: la sua famiglia stava cadendo in pezzi, le sue amicizie andavano sgretolandosi e riducendosi cenere, i suoi sogni erano ostacolati da mille insormontabili barriere, il mondo la isolava completamente riempiendosi di buio e crudeltà.
Questa ragazza ormai aveva perso le speranze. Non distingueva più un sorriso da una smorfia, la finzione dalla realtà. Fino a quando iniziò a conoscere lui.
Già sapeva chi fosse: impossibile non notarlo con la sua voce dal timbro squillante, con la sua risata sguaiata e con le sue pessime barzellette raccontate nella fermata dell'autobus, eppure prima di allora non se n'era curata molto. Anzi: lo aveva sempre considerato insopportabilmente noioso.
Fu il caso a farli parlare e a far sì che lui le confidasse i suoi più reconditi sogni, le sue paure più nascoste e i ricordi che aveva cercato di seppellire nell'oblio del passato. Lei, da brava ragazza, lo ascoltò e si cibò dei suoi desideri, conoscendo una parte di questo ragazzo invisibile agli occhi degli altri.
Trovò un po' di coraggio dentro di sé e si decise a ricambiare quella fiducia che lui le aveva riposto, raccontandogli anche il più oscuro dei suoi ricordi, il lato di se stessa che non aveva mai avuto coraggio di svelare a nessuno, privandosi così del muro in cui si era nascosta per tanto tempo.
Uscendo allo scoperto con così tanta facilità, si innamorò di lui, delle sue parole, dei suoi "ti voglio bene", della sua dolcezza che per nessun'altra aveva mai portato. Si innamorò di lui, del suo volto, del suo tocco, del suo profumo, del modo in cui mancava sempre anche quando c'era, del modo in cui la sua presenza era l'unica assenza che riusciva a sopportare.
I colori arrivarono, mentre viveva accanto alla sua anima. Quel mondo, che era stato così grigio e nefasto, cominciava ad acquisire i colori di una vita, come se un pittore avesse deciso di ridare tonalità e sfumature ad un vecchio quadro in bianco e nero. La musica non era più uno sfogo: era una culla ove rifugiarsi e pensare a lui. Scrivere non era più solo un impegno, per questa ragazza: era diventata la via per averlo sempre vicino, riportandolo in ogni frase, parola, virgola, punto, spazio.
La speranza tornò, insieme ai colori e alla vita.
La storia di questa ragazza insegna come l'amore renda tutto più bello e sopportabile. Come gli occhi di ognuno possano illuminarsi di un po' di fiducia quando il cuore gli batte nel petto e non rimane più fermo.
Questa ragazza, che sta digitando queste parole, sorride se c'è lui, piange se lui manca. Vive un po' in funzione della sua presente assenza. Snocciola ricordi e date che li riguardano come se li avesse tatuati nel cuore ed è assolutamente certa che se non avesse quest'amore nel petto, il mondo le sembrerebbe insostenibile, invivibile; un luogo oscuro dal cui stare alla larga.
Ma, fortunatamente, lo ama. E finché lo amerà potrà covare speranza.

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Buongiorno! Dici mai le parolacce? Quando te ne vengono fuori di più? Fanno parte del tuo vocabolario abituale?

nikita982’s Profile PhotoAlessia 會議 اجتماع
Non dico spesso parolacce, se non come intercalari quando sono nervosissima o davvero arrabbiata. Al momento, per esempio, le userei ogni due parole.
In altri momenti però non le utilizzo: non mi piacciono particolarmente e cerco di evitarle.

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