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Erica G. (Echoes)

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Vai via, lontano, chissà dove e perchè. Sola. Decisa, come nessuno. In un silenzio imbarazzante m'abbandoni ed io qui, come un'idiota, mi volto e ti cerco ancora. Con la testa tra le mani, stupita, vedo lacrime cadere accanto ai miei piedi e, vergognandomi, singhiozzo.Sei mai scappata/o? Desiderato?

Dalle situazioni non scappo, però mi ritiro leggermente. Fisicamente, invece, è accaduto.
Avevo quattordici anni. Avevo preso la mia roba, messa tutta in valigia, lasciato un bigliettino sopra alla tavola della cucina ed ero sparita. Tre giorni prima di Pasqua.
Non sono andata tanto lontana, sai? Sono andata a vivere da mia zia.
Per tre mesi, però.
Tre mesi lontana dalla mia casa, dalla mia famiglia, dalla mia vita.
A tutti gli effetti ero scappata e non ero nemmeno rintracciabile dai miei genitori; poi mia zia li informò che mi trovavo a casa sua e mi ospitò per quei tre mesi successivi.
Avrei voluto andare più lontano.
Vorrei scappare ogni giorno della mia vita.
"Scappiamo, per favore." Credo siano le parole che pronuncio più spesso.
Fuggire, andare, lontano.
Via da qui, via dal mondo, via dal passato, via da me.
Quanto lo vorrei, davvero.

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Liked by: Might Efp idk

"E se fuggissimo?"

« Non potrei essere più felice. Ma ricordati di non lasciare tracce: non voglio che il passato ci insegui. Ci costruiamo una vita lontana da qui, dove le lacrime si tramutano in sorrisi. Togli quel se e quel condizionale, ti prego; chiedimi: "Fuggiamo?" ».

Sei stata almeno una volta misteriosamente, irresistibilmente attratta dall' ultimo libro in fondo allo scaffale della libreria che aspettava soltanto te?

Sì, mi è successo recentemente.
Guardavo lo scaffale diffidente, non c'era nulla che mi ispirasse molto.
Poi notai un piccolo libricino in fondo; non riuscivo a leggere il nome, così mi avvicinai e lo presi in mano. Era "Mancarsi" di Diego De Silvia.
Per essere così piccolo costava troppo e temevo che, comprandolo, me ne sarei pentita - avevo bisogno di una lettura più ampia in quel momento. Così l'ho riposto e mi sono ripromessa che, se la prossima volta che fossi ricapitata lì l'avrei ritrovato, l'avrei comperato.
Sono tornata e mi sono fiondata subito in quel posto. All'inizio non lo vidi e ci rimani malissimo, ma poi con più attenzione notai che era semplicemente un po' più indietro rispetto agli altri della fila, ma che ancora mi aspettava.
Senza pensarci due volte l'ho comprato.
Una lettura bellissima.

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Dovunque io mi giri vedo fisici e visi perfetti. Tranne quando mi trovo davanti lo specchio. Ogni volta vedo una ragazza orribile fissarmi. Anche adesso. Non la conosco, ma posso affermare che sia inguardabile. Sarà meglio che me ne vada, che la lasci sola. Scrivi una lettera per aiutare te stessa/o

Cara Erica,
Ho di fianco a me una foto in bianco e nero, l'unico scatto rimasto della tua infanzia. Ci sei tu, piccolina, seduta sul pavimento della cucina con aria innocente e con i pennarelli sparsi per tutta la stanza. Mi sembra tanto contraddittoria questa foto: hai sparso colori ovunque e lo scatto è in bianco e nero. Sembra che sia esattamente come te, che elargisci amore e affetto nonostante la tua vita sia ridotta a sole gradazioni di grigio.
Ti senti così, vero, Erica? Grigia, spenta, malinconica, nostalgica, debole, fragile.
Sento le tue lacrime scorrere nelle mie guance: non piangere, dolce Erica. Io so, io conosco, io ti vivo.
E quando ti nascondi sotto al letto, sperando che quelle idee e visioni se ne vadano e ti lascino ritornare a vivere, nessuno sa dove ti trovi in quel momento, né col corpo né con la mente. Però anche in quegli istanti tremendi, in cui ti tappi le orecchie e chiudi gli occhi forte per non piangere, hai sempre tantissimo da dare agli altri. Esci, ti rialzi, con calma, respiri lentamente e torni ad ascoltare tutti come se niente fosse.
E, beh, dovresti essere ammirata per questo, lo sai - lo so.
Sei proprio come questa vecchia foto di te: nel tuo grigiore, sai hai sparso colori ovunque, con quell'aria innocente e un po' bambina. Guardati: sei bella. Non fuori, dentro.
Ammira i tuoi occhi azzurri: ne hanno viste tante, ma sanno ancora guardare gli altri - soprattutto attraverso gli altri.
E forse il tempo renderà questa vecchia foto ancora più scura, più sgualcita e meno considerata, ma nonostante ciò tu continuerai a spargere i colori, vero?
Sappiamo entrambi che sarà così. Che quando non ce la fai più con la tua vita, non smetti di colorare quella degli altri. Ignori te stessa perché sei convinta che sarà la soluzione migliore per tutti.
Non è così, tesoro. Forse dovresti liberarti della parte di te che nascondi a tutti, farla vedere a qualcuno e, soprattutto, chiedere un aiuto.
Ma ti vergogni troppo, vero? Di essere giudicata, classificata come "disturbata".
Allora, finché non ti sentirai pronta a mostrarti al mondo, continua così: distribuisci pennarelli colorati per la stanza.
Vivi in gradazioni di grigio, ma colorando il mondo esternerai quelle sfumature di cui ti sei tanto privata.
Ti abbraccio, piccola Erica. Hai degli occhi bellissimi: blu, non grigi come dicono gli altri.
Ti giuro, sono blu.
Con affetto,
Me.

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«Non c'è nessun mistero in ognuno di loro.» Ti è mai capitato di ritrovarti in un gruppo di persone che sembravano tutte uguali tra loro? Che sembrava non avessero nulla da dire? Come se fossero in uno stato di inerzia, totalmente ignare di cosa voglia dire "vivere"?

letterstoannie’s Profile PhotoAnnie.
Sinceramente finora non mi è capitato. Almeno: non un gruppo di persone. Ho trovato qualche persona che non voleva vivere, che voleva rimanere nella mera esistenza del silenzio, della passività.
Provo un po' di compassione per loro e di solito cerco di dare loro un motivo per reagire; credo che tutti dovrebbero avere qualcosa nella vita di cui parlare, per cui sognare, per cui rendersi conto cosa significa veramente "vivere".
Alcune di loro però sembrano talmente essersi abituate a questo stato di inerzia che diventa difficile far loro trovare un motivo per muoversi. Io continuo a provarci, comunque, sperando un giorno di vedere anche nei loro volti gli occhi illuminarsi di vita.

http://24.media.tumblr.com/3ecb13b110c9d477933d9e9865c05834/tumblr_mkk4l27IxU1qgvon1o1_500.jpg Cosa ne pensi di questa immagine?

iDoodle’s Profile Photo★ Jade ★
Credo che, nella sua semplicità, sia davvero bellissima.
Per me rappresenta l'interno di una persona: la sua anima. Ciò che noi crediamo scheletro - ovvero ciò che ti tiene in piedi, forte - in realtà è debole come una piuma. Come una serie di piume fragili che possono volare via con poco; basta una piccola ferita e se ne vanno, inevitabilmente.
Ritengo che quest'immagine sia simbolo di debolezza di qualcosa di estremamente sopravvalutato.
Un po' mi ci rivedo, sai. Dicono in tanti che io sia forte, ma se mi aprissero troverebbero il mio scheletro esattamente come quello dell'immagine: debole, instabile, fragile.
Liked by: ★ Jade ★ $@r@

E' difficile lottare per realizzare un sogno impossibile, tuttavia ci provi lo stesso e lo rendi reale con un po' di fortuna. E adesso che sei arrivata alla cima di tutte le tue aspirazioni non c'è più niente che tu possa fare. Tuttavia continui a sognare, ma stavolta il sogno è più (continua)

iDoodle’s Profile Photo★ Jade ★
--- grande. Ti fermi accettando quello che hai ottenuto precedentemente oppure cerchi in tutti i modi di realizzare tutti i tuoi sogni a poco a poco fino a morire felice? Perché?"
Io credo che sia sempre necessario continuare a inseguire i propri sogni, perché altrimenti passi il resto di quel che ti rimane da vivere chiedendoti: "E se invece quella volta ci avessi provato?"
Penso che i sogni siano fatti per essere inseguiti e per fare di tutto per realizzarli.
Dopotutto, sognando, sperando di realizzare qualcosa nella tua esistenza, ti rendi vivo, capace di emozionarti ancora, di lottare all'infinito. Credo che, rinunciandovi, perdi la speranza e l'entusiasmo necessari per vivere una vita appieno, in tutte le sfaccettature possibili.

«… A discapito di chi non vorrebbe, noi sappiamo vivere, amare, stare insieme. E questo fa di noi delle persone normali come tutti gli altri etero del mondo!» Cosa pensi?

timassacro’s Profile Photofreehug.
Penso che la frase sia molto bella e che esprime appieno il concetto di uguaglianza, a prescindere dall'orientamento sessuale di una persona.
Dopotutto sia gay che etero amano, vivono, stanno insieme. Che motivo c'è per impedirglielo?
Liked by: freehug. $@r@

http://24.media.tumblr.com/tumblr_ly23npikgc1rnyyzio2_500.jpg questo è il nostro mondo, tu puoi inventarne uno tuo adesso,seguendo i tuoi sogni, lasciando che questi descrivano il tutto;non bisogna essere scrittori per questo. Come sei libero di rispondere come e quando vuoi, sei libero di non farlo

Olly
Nasci. Conosci la musica. La tua ninna nanna è Asleep degli Smiths.
Raggiungi qualche anno più avanti. Sempre musica. Magari cominci anche a disegnare, mentre sei cullato dalle note di Echoes dei Pink Floyd.
Vai a scuola. Impari a leggere e scrivere. Ti cibi di libri come se non potessi respirare altrimenti.
Scegli tu cosa studiare. Scegli cosa ti piace nella vita e inseguilo come puoi, più che puoi.
Lasciati travolgere dalle tue passioni.
Ama, ama come se l'amore fosse l'acqua con cui dissetarti. Ama e non avere paura di amare.
Mostrati. Ridi. Vivi.
Trova un lavoro che si confà ai tuoi desideri. Non perdere mai la speranza.
Vivi sereno. Le tasse ci sono, ma ce la fai tranquillamente, non ti preoccupare. E, se non ce la fai, ti daranno una mano.
Mantieni tutte le promesse, perché gli altri le manterranno: tutte.
Non spezzare cuori, ma abbandonali con delicatezza.
I dolori: affrontali. Chiedi aiuto, nessuno ti biasimerà.
Fai una colonna sonora della tua vita. Inseriscici i Pink Floyd, ma ricordati del buon vecchio rock anni Ottanta, che ti darà la carica ogni giorno nella tua vita.
Cammina, respira: vivi.
Come piace a te, come sogni.
Trova l'amore della tua vita e sposati.
Realizza i tuoi sogni con lui o lei accanto e andate a vedere tutto il mondo, per poi scegliere il pezzettino che più è adatto a voi. Lì, stabilitevi.
Create una famiglia.
Racconta le fiabe ai tuoi bambini prima di andare a dormire e fa' loro ascoltare buona musica.
Crescili con amore.
Non avere rimpianti.
Sii felice.
Saluta la tua vita con un sorriso.
Sicuramente sono andata fuori tema, ma per vivere nel mio mondo dovresti comportarti così.

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Ask4like: "Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie se non per la mancanza di meraviglia" G.K. Chesterton. Cosa pensi di questa frase? Sei d'accordo? Amplia se vuoi.

Sono d'accordo.
Ormai le persone non si sorprendono più per le piccole cose. Ed è proprio quella meraviglia che ci terrebbe vivi, sinceri, che ci permetterebbe di esistere e di far andare avanti il mondo: l'apprezzare le piccole cose. Ma ormai tutti sono caduti in una sorte di abitudine e noia che non permette a nessuno di provare ancora emozioni per tutto ciò che di bello c'è. (Non permette nemmeno di vederlo, a essere sinceri.)
Le meraviglie del mondo ci sono e sono innumerevoli. Possono essere il sorriso di un bambino, un semplice bacio sulla guancia, una carezza nascosta, degli occhi ridenti, il canto di qualche uccello, il profumo della primavera, l'acqua cristallina di un fiume. Queste semplici cose renderebbero il mondo un posto migliore, se fossero visibili a tutti.
Purtroppo non è così e, per questo, stiamo tutti un po' lentamente morendo.

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Ma ciao bellissima. Come stai? Come stai davvero davvero però.

Ciao a te.
Mi sento come una pallina da biliardo: sbattuta da tutte le parti contro le pareti di un tavolo nel tentativo di essere imbucata, invano.
Tu invece, cara? Anche tu, chiaramente, sii sincera con me.
Liked by: Flaqui Efp

Ascoltando Uomini soli dei Pooh, m'è saltata in mente una domanda. Perché, secondo te, si sceglie o ci si trova ad accettare il restare soli? Si può davvero scegliere la solitudine permanente, assoluta? Non parlo di momenti di solitudine, ma di una vita vuota di ogni affetto. Si è mai davvero soli?

Io credo che vivere completamente in solitudine sia molto difficile. L'essere umano ha bisogno di relazionarsi con gli altri, di vivere affidandosi alle parole di qualcun altro, di confrontarsi con chi è diverso da lui.
Ci sono molte volte però in cui una persona decide o accetta di rimanere da sola. Molto spesso è perché ha subito già molti abbandoni e molte delusioni e vuole evitare di soffrire ancora; perché sì: molto spesso avere una compagnia significa anche mettersi apertamente a rischio ferite.
Tuttavia ritengo che sia impossibile scegliere una solitudine assoluta. Parlo un po' anche di me stessa e non in generale: c'è stato un periodo in cui volevo isolarmi completamente dal mondo e rifiutare il resto della compagnia, della società; mi sarebbe piaciuto creare un muro tra me e tutti gli altri, in modo da vivere senza problemi, pensieri, o affetti graffianti che avrebbero potuto togliermi l'anima.
Così mi sono rifugiata online. Però inevitabilmente mi sono affezionata a persone che mi contattavano, che mi scrivevano, che mi leggevano; erano amicizie a distanza, ma c'erano e, anche se fisicamente continuavo ad essere sola, avevo una compagnia comunque. E mi cibavo di lei.
Questo per spiegare che, secondo me, alla fine si cerca sempre il rifugio in qualcuno. Non si può accettare mai veramente la condizione di solitudine ma si tenterà continuamente, anche inconsapevolmente, di trovare qualcuno simile a se stessi, da cui trarre un po' di conforto e confronto.
Inoltre la compagnia, secondo me, non è fatta solo di persone. Credo che anche una vita di passioni, di musica, libri o arte, sia fonte di compagnia. Non si può mai essere soli, perché se si esiste ci sono per forza delle presenze attorno a te che ti permettono di vivere in compagnia di qualcuno o qualcosa, anche di una semplice idea.
Io la penso così.

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"Sono convinto che la vita umana è piena di tanti puri,felici,sereni esempi di insincerità,veramente splendidi nel loro genere,persone che ingannano l'un l'altro senza che nessuna  ferita sia inflitta,di persone che sembrano perfino ignorare che si stanno ingannando l'uno con  l'altro" che ne pensi?

Olly
Mi torna in mente una delle mie frasi preferite di Stephen King: "Inganniamo noi stessi così spesso che potremmo farne la nostra professione quotidiana."
Credo infatti che siamo in costante inganno, tutti quanti, continuamente. La maggior parte delle volte non è fatto con cattive intenzioni, ma semplicemente si vogliono evitare dispiaceri o imbarazzi di alcun genere, allora ci si nasconde dietro questo inganno "buono", nel tentativo di lasciar andare le cose, nella speranza che nessuno scopra la verità e che di conseguenza non ci sia alcuna sofferenza né ferita.
Sarebbe bello se ci fosse molta più sincerità al mondo, ma questi tipi di inganni cercano solo di rendere più sopportabile - più accettabile - la vita. Penso che sia inevitabile quindi subire questo tipo di inganno.
Si dovrebbe stare attenti, però: una bugia ne crea un'altra, che a sua volta ne genera una ulteriore, fino a quando si rimane intrappolati in questa ragnatela di menzogne da cui è difficile tornare in superficie.
La maggior parte delle volte è sempre meglio la sincerità.

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Liked by: Olly cinnamaldehyde

"Ragionare con maggiore cinismo porta a soluzioni concrete. Se, invece, si ragiona essendo trasportati da emozioni troppo forti, si rischia spesso di non fare la cosa giusta" (Agosto 2011). Cosa ne pensi? In base a quale criterio fai una scelta? Amplia.

Ragionando razionalmente condivido questa frase in toto. Le soluzioni più giuste sono quelle che si trovano lasciando da parte le proprie emozioni e sensazioni, perché non sono influenzate da niente di troppo personale, ma frutto di un ragionamento logico.
Purtroppo però io non sono molto brava in questo. La maggior parte delle volte in cui sono posta davanti a una scelta, mi lascio trasportare dalle emozioni, anche se mi rendo conto che potrebbero essere solo momentanee e svanire da un momento all'altro. Credo ancora nel detto: "Va' dove ti porta il cuore," così tendo a collezionare una serie infinita di errori, uno dopo l'altro.
Devo anche dire però che le scelte fatte seguendo il cuore sono quelle che mi hanno dato più felicità. Magari solo per poco tempo - poi ne conseguiva sempre una sofferenza e un rimorso - però almeno in quell'istante mi sentivo più realizzata, più contenta, più sollevata. Forse è anche proprio perché voglio tenere strette quelle sensazioni che trovo molto più difficile ragionare razionalmente.

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Il brillar dei miei occhi mi sorprende ad ogni forte emozione. Sa cogliermi di sorpresa e mettermi in soggezione. Sarà sensibilità o sarà un po' di debolezza. A volte mi basta una frase, a volte una carezza. Mi capita spesso al sol sentire nomi. Quando i tuoi occhi brillano? Perché? Amplia se vuoi.

I miei occhi brillano quando c'è la pasta al salmone per cena e io ho una gran fame.
Brillano di fronte a un cd che amo: in particolare quelli dei Toto, dei Bon Jovi, dei Pink Floyd.
Brillano davanti a qualsiasi cosa riguardante Harry Potter; brillano se sto parlando di Harry Potter, ansiosi di sfoggiare tutto il loro sapere a tal proposito.
Brillano quando mi fanno suonare un assolo di batteria, brillano quando mi lasciano strimpellare l'ukulele.
Brillano se sono dentro a un negozio di strumenti musicali, di cd, di libri o dentro a un bar particolare.
Brillano di fronte alle collane con piccoli pendagli blu o quelle con gli orologi: ne ho sempre desiderata una.
Brillano quando vedono una penna blu davanti a loro, dimenticata dai più: sono ansiosi di prenderla in mano e portarsela a casa.
Brillano quando mi viene fatto un complimento per ciò che scrivo, per ciò che sono.
Brillano quando ricevo un abbraccio. Questo non si vede, perché tendenzialmente chiudo le palpebre mentre stringo quella persona, ma dovete fidarvi di me: sono pieni di luce in quel momento.
Brillano, infine e soprattutto, quando ho lui davanti. Ma non solo: quando c'è, quando non c'è, quando mi scrive, quando sono al telefono con lui, quando stringo il suo pupazzo, quando mi cibo di un suo ricordo, quando mi stringe, quando mi prende per mano, quando ride, quando so dov'è anche se non me lo dice, quando aspetto la sua buonanotte impazientemente. Brillano in funzione di lui, perché li accende con la sua luminosa perfezione.

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Liked by: Might Efp

Il mio mondo sembra grigio, cupo, triste e solitario. Avrei bisogno di una pioggia di colori, o forse, me ne basterebbe solo uno per dipingere la mia strada, il mio futuro. Che colori attribuiresti alla tua vita? Perché?

Adecammi’s Profile PhotoAdelina.
Io credo che la mia vita sia tutta in gradazioni di grigio.
Mi sento come se avessero preso la mia strada e le avessero tolto i colori, lasciandone una scia sbiadita, come di malinconia e di pensieri.
Credo che il grigio rappresenti benissimo questa sensazione, nelle sue sfumature. Dà l'aria di qualcosa di vissuto e ormai andato, di passato: infatti io tendenzialmente rivivo il mio passato ogni giorno, mettendo stupidamente da parte il mio presente.
Piacerebbe anche a me una pioggia di colori, ma credo che per il momento mi accontenterei di un po' di blu e azzurro, giusto per colorare l'infinità del cielo. Mi darebbe un po' di speranza, in tutto questo grigio malinconico, e forse la forza per prendere io stessa la tavoletta e ridipingere il mio futuro.
Al momento, però, sono immersa in sfumature grigie e nostalgiche.

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Liked by: Adelina.

"I vecchi sono due volte bambini" - Aristofane. http://oi47.tinypic.com/lxp93.jpg come interpreti quest'immagine? :)

Condivido questa frase, perché una persona che ormai è arrivata ai suoi ultimi anni di vita riprende un po' di serenità e ingenuità che caratterizza tipicamente i bambini: la sua vita è quasi conclusa, ha vissuto tutto ciò che poteva vivere e, guardandosi indietro, non può fare a meno di ritrovare i ricordi belli della sua esistenza e si riscopre ad apprezzare le piccole cose, esattamente come fanno i bambini.
Almeno, questo è ciò che vedo nei miei nonni, ad esempio.
Secondo me quell'immagine evidenzia che dentro ad una persona anziana c'è sempre una grande passione per la vita, per ciò che ha vissuto e che vive di giorno in giorno. La vitalità non muore e, anche se è difficile per noi scorgerla o per lei mostrarla, rimane dentro di sé e nessuno gliela può portare via.

Hai dei ricordi particolarmente "vividi" della tua infanzia? (o del tuo passato in generale)

Ne ho qualcuno, ma non sono molto allegri.
Tralasciando il mio primissimo ricordo, che è orrendo e non mi va di condividere, un momento che ancora è vivido è stato uno dei miei primi carnevali. Ero vestita da strega, mia sorella da fata turchina. Ci siamo sedute in un angolo della strada dopo aver visto i carri mascherati e abbiamo comprato un gelato. Mi sono sporcata tutto il volto di cioccolata e avevamo fatto una foto che avevamo incorniciato: quando capita di rivedere una piccola streghetta impastricciata di cioccolato?
Ho anche in mente una serata a suonare con mio padre, devo aver avuto sei o sette anni, ed era bellissimo vederlo suonare e canticchiare con lui. Rappresenta il mio approccio alla musica, quindi sono molto legata anche a questo ricordo.
Ho dei momenti ben impressi in cui mi sono fatta male o delle visite in ospedale o degli incidenti con i relativi punti di sutura, ma di questi non mi va di parlare.
Tendenzialmente ricordo infatti le cose più tristi. Forse è anche per questo che sono così legata all'immagine del mio piccolo volto ricoperto di cioccolata ovunque.

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Liked by: Poison

Oggi, sono esattamente 19 anni dalla morte di un mito, almeno per me, : Kurt Cobain. Comunque, in generale cosa ne pensate delle scomparse premature di qualche artista famoso? Qualcuna vi è rimasta impressa?

SchattenMarsh’s Profile Photomaræinteriore
MI dispiace rispondere in ritardo dall'anniversario della morte.
Questa domanda mi fa venire in mente Heroes die young dei Waysted:
http://www.youtube.com/watch?v=A6pyhrZiDsQechidiechi’s Video 37670398988 A6pyhrZiDsQechidiechi’s Video 37670398988 A6pyhrZiDsQ
Ce ne sono molte che mi sono rimaste impresse. Freddie Mercury per primo, ma anche Jimi Hendrix, Jim Morrison, Jeff Buckley, John Bonham, Janis Joplin, Amy Winehouse...
Molti di loro, mi verrebbe da dire, "se la sono cercata". Eppure mi rimane sempre un nodo alla gola ripensandoci: sono dei grandissimi artisti, avevano talento e tantissimo da regalare alla musica. Avevano appena iniziato e già hanno dovuto finire.
Un vero peccato, però bisogna anche dire che non moriranno mai finché ci sarà ancora qualcuno disposto a sentire la loro musica.
Liked by: maræinteriore

Dietro quel seno, quelle labbra da baciare al sapore di pesca, si chiudeva a chiave e si portava dentro una piccola dispettosa bambina di cinque anni, lei che non voleva crescere. Riesci ad immedesimarti in queste parole? Perchè, secondo te, spesso si desidera tornare bambini? Amplia.

nemonagu’s Profile PhotoUna barca nel bosco
Attualmente non mi ci rivedo molto.
Non sento da tanto la bambina che c'era in me, quella con la voglia di conoscere il mondo ed esplorarlo in ogni confine. Forse ho perso un po' di quell'entusiasmo nelle emozioni e sensazioni che provo ora, poiché nascoste da un senso di inadeguatezza, di perdita, di mancanza di sorrisi.
Normalmente, sì, vorrei tornare bambina.
Perché quando si è bambini si hanno mille sogni da coronare e la certezza che ci sarà abbastanza tempo e abbastanza forza di volontà per realizzarli tutti, uno dopo l'altro. C'è quella ingenuità che ti fa credere che il mondo sia profumato, colorato e dolce come il più bello dei fiori; c'è quella gioia che persiste nonostante tutto, nell'impazienza di trovare in ogni giorno qualcosa di nuovo di cui cibarsi e scoprire.
Credo che essenzialmente sia per questo motivo che si vuole ritornare ad essere bambini: lì si stava bene, lì si era in qualche modo persi nella convinzione di onnipotenza e di serenità, di fiducia e di speranza. L'ingenuità, la poca esperienza e la voglia di crescere e scoprire ti permettevano di guardare al futuro con un sorriso sincero, nonostante tutto.

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http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1215407/Salvate-le-adolescenti-da-Bieber-e-gli-One-Direction--e-dalla-Parodi-.html Questo è un articolo scritto da Selvaggia Lucarelli. Se avete tempo e voglia leggetelo, e sempre se volete scrivete un vostro commento :)

Meegara’s Profile PhotoMeg
Ho letto l'articolo e mi sono trovata in parte d'accordo, in parte basita perché, da come è stato scritto, sembra che sia un problema di importanza mastodontica.
Credo che ciò che dice sia abbastanza vero, però non ne farei una questione così tragica: sono ben tanti altri i problemi di cui preoccuparsi al giorno d'oggi e da risolvere, molto più urgenti degli idoli odierni di chi ha 14 anni.
Liked by: Dada Meg Flaqui Efp

“Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti. “ -Richard Bach - hai mai superato qualche confine che consideravi insuperabile? Quale è il tuo concetto di “confine” ? Amplia

Non credo di aver mai superato alcun confine.
Sebbene mi piacerebbe essere un gabbiano senza limiti nei cieli, non sono in grado di spingermi oltre a quei limiti che mi vengono imposti o che mi impongo da sola. Per paura, codardia, per terrore di cosa potrei trovarvi "oltre".
Il mio concetto di confine è una linea che non puoi attraversare, se vuoi mantenere un certo equilibrio.
Non ritengo che sia una cosa bella da imporre nella vita della gente, ma a volte è comunque inevitabile.
Mi piacerebbe un mondo senza confini, ma allo stesso tempo non ritengo che sia possibile.
Sono un piccolo gabbiano che, temendo di schiantarsi al suolo, deve ancora trovare il coraggio di saltare quel burrone per imparare a volare.

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